Connect with us

Redazione Lazio

ACEA DIFFIDA I COMUNI ATO2 A CEDERE IMPIANTI IDRICI: CHE NE PENSA L'ASSESSORE REGIONALE FABIO REFRIGERI?

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti I comitati per l'acqua a fianco dei comuni che hanno ricevuto la diffida a cedere gli impianti idrici ad Acea

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Regione Lazio / Acea – I comitati e i comuni promotori della legge n°5/2014 "Tutela, governo e gestione pubblica delle acque" esprimono profonda preoccupazione e contrarietà rispetto alle lettere di diffida che alcuni comuni dell'Ato2 stanno ricevendo, nelle quali si minaccia il commissariamento se non verranno cedute ad Acea Ato2, entro trenta giorni, le infrastrutture idriche di proprietà comunale.

Un atto amministrativo che sembra completamente scollato dalla realtà politica, legislativa, ma anche aziendale della gestione del servizio idrico, e che si chiede pertanto di sospendere immediatamente.

Nella Regione Lazio è infatti in corso la definizione dei nuovi ambiti idrici regionali, così come previsto dalla Legge 5/2014, con una proposta di legge depositata in consiglio regionale a firma di consiglieri della maggioranza e dell'opposizione, già allo studio dell'assessorato competente.

Proprio l'Assessore Fabio Refrigeri, nel corso di un incontro con il Coordinamento Regionale Acqua Pubblica tenutosi il 12 marzo, ha infatti assicurato il proprio sostegno alla completa applicazione della legge n. 5, impegnandosi a completare l'iter legislativo per la individuazione dei nuovi ABI entro il mese di aprile, e a dare comunicazione in tal senso anche ai Comuni e agli organi competenti in materia di servizio idrico.

Il Coordinamento Nazionale "Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e la Gestione Pubblica del Servizio Idrico" pone degli importanti interrogativi a riguardo:

"La prima domanda è: cos'è successo nella notte tra il 12 e il 13 marzo, dato che le lettere in oggetto sono partite proprio il giorno successivo all'incontro?

Ma l'elenco delle domande è lungo: dopo anni di contenziosi amministrativi e giuridici in merito alla posizione di alcuni comuni dell'Ato2, proprio adesso gli si chiede di aderire ad un Ato sopravvissuto in proroga dal 2012, che tra pochi mesi sarà sostituito da un nuovo Ente d'ambito. Che senso avrebbe un doppio passaggio di questo tipo? Non solo, a questi comuni si chiede di cedere le reti ad un gestore (Acea Ato2), il cui assetto azionario è oggetto di un profondo stravolgimento: il Comune di Roma, attualemente azionista diretto con il 3,54%, intende infatti vendere le proprie quote ad Acea SpA., ipotizzando anche un cambio della Statuto. I comuni dell'Ato2 sono informati di questo? Lo stesso affidamento originario del servizio idrico ad Acea presenta profili di dubbia legittimità, non essendo mai stata effettuata la gara a doppio oggetto per la scelta del socio privato, così come previsto dalla normativa europea. In ultimo, sempre in ambìto di legalità, si ricorda che una recente inchiesta ha messo in luce i collegamenti di Acea SpA con aziende legate alla 'ndrangheta, proprio per una serie di appalti nel territorio di Ato2.

Ma la domanda forse più allarmante è un'altra: perchè, se la normativa di riferimento è addirittura nazionale, nel Lazio solo i Comuni dell'Ato2 la stanno ricevendo?

Non vogliamo pensare che questo possa dipendere dagli interessi della più grande multinazionale dell'acqua di Italia, perlaltro pronta, con la benedizione di Renzi, a conquistare tutto il Centro Italia, estromettendo i Comuni da ogni decisione concreta sulla loro acqua.

Si chiede pertanto all'Assessorato competente di sospendere l'efficacia di tali lettere, proseguendo nel percorso di applicazione della Legge 5/2014, così come si è più volte impegnato a fare". Concludono dal Coordinamento Nazionale "Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e la Gestione Pubblica del Servizio Idrico"
 

Castelli Romani

Montecompatri, neonato morto dopo circoncisione: in manette due donne accusate di omicidio preterintenzionale

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuti
image_pdfimage_print

Indagata anche la mamma del piccolo
 
MONTECOMPATRI (RM) – Sono state fermate dai Carabinieri della sezione Operativa della Compagnia di Frascati e della Stazione di Colonna, su decreto di fermo del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Velletri, per i reati di omicidio preterintenzionale aggravato ed esercizio abusivo di una professione, due donne nigeriane gravemente indiziate di avere operato l’intervento di circoncisione sul bambino nigeriano morto la mattina del 24 marzo scorso.
 
Anche la madre del bambino è indagata in stato di libertà, gravemente indiziata per concorso in omicidio preterintenzionale. L’autopsia accerterà le cause della morte del bimbo. L’ininterrotta attività di indagine svolta dai Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri, dal momento in cui il bambino era deceduto, ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine al fatto che la madre del neonato avesse richiesto per il tramite di una delle due donne l’intervento della seconda al fine di praticare la circoncisione al figlio presso la propria abitazione di Montecompatri; che la seconda donna avesse effettuato l’intervento con l’aiuto della prima. La mattina del 24 marzo scorso la mamma disperata, dopo il malore del bambino, ha chiamato il 112 e ha chiesto aiuto a una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Colonna che stava eseguendo un posto di controllo in via Casilina, all’altezza del capolinea della metro C; inutile la corsa in ospedale dell’ambulanza scortata dai Carabinieri. Sono stati sequestrati i cellulari di tutti i coinvolti nella vicenda e, presso l’abitazione della seconda donna, la somma di euro 4.240, ritenuta provento dell’esercizio abusivo della professione, numerose siringhe e medicinali vari. Entrambe le donne fermate sono state tradotte presso la casa circondariale di Roma Rebibbia-Femminile in attesa della convalida.
 

Continua a leggere

Cronaca

Roma, borseggi e furti nel centro storico: 19 persone arrestate nel fine settimana

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuti
image_pdfimage_print

In manette anche due giovani sorpresi a derubare una mamma distratta mentre accudiva il suo bambino
 
 
ROMA – Nell’ambito dei servizi mirati alla prevenzione e al contrasto dei furti nei luoghi di maggiore interesse e affluenza del centro storico, i Carabinieri della Compagnia Roma Centro, nel corso del fine settimana, hanno arrestato 19 persone gravemente indiziate del reato di furto.
 
Nel particolare, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno bloccato due 22enni romeni, senza fissa dimora, che, in piazza dell’Esquilino, approfittando della distrazione di una mamma che stava accudendo il suo bambino, le hanno sfilato la borsa lasciata appesa alle maniglie del passeggino. I due sono stati arrestati e la refurtiva recuperata.
 
I Carabinieri hanno poi arrestato 8 cittadini stranieri – tre di etnia rom e due sudamericani – sorpresi a derubare i passeggeri a bordo della metropolitana linea “A”, in particolare tra le fermate “Barberini” e “Colosseo”, e altri 4 – un cittadino italiano e tre sudamericani – sorpresi a derubare turisti intenti a cenare ai tavoli esterni dei locali del centro storico, sfilando portafogli e telefoni cellulari da borse e zaini appoggiati sulle sedie.
 
Infine, altre 5 persone, tutte senza fissa dimora e con precedenti, sono state arrestate dai Carabinieri del Nucleo Scalo Termini dopo essere stati sorpresi a rubare all’interno dei negozi della Galleria Forum Termini.
 
Le vittime dei furti hanno tutte presentato regolare denuncia e nel corso delle udienze tenutesi presso le aule di piazzale Clodio, gli arresti sono stati convalidati.
 

Continua a leggere

Cronaca

Amatrice, la Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato ospite d’onore al Palio dei Somari Sindaci

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuti
image_pdfimage_print

AMATRICE (RI) – La Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato è stata l’ospite d’onore alla nota manifestazione culturale del “Palio dei Somari Sindaci” che si è svolta, nel week end appena trascorso, ad Amatrice, davanti ad una folta presenza di spettatori.
 
A margine del “Palio dei Somari” vero e proprio, tenutosi nel “somarodromo”, nei pressi del “Ponte della Rinascita”, ad Amatrice, nella mattinata del 26 marzo 2023, si è tenuta, presso il monumento i Caduti del terremoto del 24 agosto 2016, all’interno del Parco Don Minozzi, una breve cerimonia di raccoglimento alla quale era presente un Picchetto d’Onore della Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato.
 
Nel pomeriggio della stessa giornata, poi, a conclusione della manifestazione, la Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato si è esibita, eseguendo brani del proprio vasto repertorio musicale che spazia dalla musica contemporanea alla musica classica, davanti a numerosi entusiasti spettatori.
 
 

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

SEGUI SU Twitter

I più letti