Addio a Marta Marzotto, regina della moda e dei salotti
Red. Cronaca
MILANO – E' morta Marta Marzotto, all'età di 85 anni. Icona dello stile italiano la Marzotto, nata Vacondio, era nata a Reggio Emilia nel 1931. Stilista ed ex modella, ha lasciato un segno profondo nella vita culturale del Paese. L'annuncio della morte, avvenuta a Milano, è stato dato in un tweet dalla nipote Beatrice Borromeo: "Ciao nonita mia", scrive, postando anche la foto di una giovane Marta. Marta Marzotto è morta dopo una breve malattia vissuta nella massima riservatezza circondata dall'affetto di tutti i suoi figli e nipoti. "Abbiamo raccolto il suo insegnamento – hanno detto i figli – è stata una madre e una nonna molto affettuosa".
Ciao nonita mia ❤️ pic.twitter.com/d2T8EvTaZx
— Beatrice Borromeo (@BorromeoBea) 29 luglio 2016
Marta Vacondio, meglio nota come Marta Marzotto, nasce a Reggio Emilia il 24 febbraio del 1931. Stilista italiana affermata, animatrice culturale, opinionista televisiva, è stata anche apprezzata costumista e disegnatrice di gioielli, occupazione intrapresa negli ultimi anni della sua carriera artistica. Vive i primi anni della sua vita a Mortara, in Lomellina, e inizia a lavorare giovanissima, dapprima come mondina, poi come apprendista sarta e in seguito come modella presso la sartoria delle sorelle Aguzzi, di Milano. Proprio nell'ambiente della moda, all'inizio degli anni cinquanta, conosce il conte Umberto Marzotto, vicentino di Valdagno, comproprietario con altri fratelli dell'omonima industria tessile.Entra nel mondo della moda lavorando giovanissima come apprendista sarta nella sartoria delle sorelle Aguzzi di Milano. La futura stilista sposa il Conte Marzotto il 18 dicembre del 1954, a Milano. Dalla loro unione nascono 5 figli. Nel 1960 Marta Marzotto conosce il pittore Renato Guttuso e dalla fine degli anni '60 diventa la figura femminile dominante dell'opera del grande pittore che la rappresenta in molte opere, come ad esempio nella serie delle Cartoline, che raccoglie un insieme di 37 disegni e tecniche miste. Nel 1973 Marta Marzotto si stabilisce a Roma, dove tiene un salotto, sede di letterati, uomini dell'alta moda, artisti. È autrice di due libri: "Il successo dell'eccesso" e "Finestra su Piazza di Spagna". Anche dopo il divorzio, la contessa Marta Marzotto continuerà a usare il cognome del marito. Animatrice di salotti, stilista e disegnatrice di gioielli, il 21 marzo 2006 Marta Marzotto viene condannata in primo grado dal Tribunale di Varese a otto mesi di carcere col beneficio della condizionale e ad 800 euro di multa, perché responsabile di aver riprodotto nel 2000, senza averne titolo, alcune opere in suo possesso, tra cui diversi quadri che la ritraggono, oltre a 700 serigrafie del pittore Renato Guttuso, i cui diritti legalmente sarebbero spettati al figlio. Nel 2011 i giudici hanno dato ragione alla Marzotto e allo stampatore, Paolo Paoli, perché il fatto non costituisce reato. Nel 2000 viene nominata cittadina onoraria in segno di lotta alla camorra a Trentola Ducenta, Villa Literno, Santa Maria La Fossa, Lusciano, San Cipriano, Casal di Principe, Casapesenna, San Marcellino, Grazzanise, Castelvolturno, San Tammaro, Frignano, Casaluce, Villa di Briano e Casapulla. I suoi grandi amori: il Conte Marzotto, il pittore Guttuso e Lucio Magri. "Essere nonna è molto piu' divertente, ai miei nipoti insegno la liberta'" aveva dichiarato in una recente intervista. "Io alla vita ho sempre sorriso, lei a me non sempre", ripensando alla morte della figlia Annalisa per una malattia. E sulla sua età, sul tempo che passava tagliava corto: "Io no ho età, sono immortale. Bloccatemi se siete capaci". Se ne èandata nella riservatezza dopo una breve malattia circondata da tutta la bella e numerosa famiglia.