AEREO RUSSO SI SCHIANTA NEL SINAI, NESSUN SOPRAVVISUTO. L'ISIS RIVENDICA L'ATTENTATO

Redazione

Egitto – Una tragedia. Non ci sono sopravvissuti  nel disastro dell'aereo russo precipitato nel Sinai centrale, in Egitto: lo affermano funzionari egiziani. Erano almeno 27, e non 17, i bambini e i ragazzini sull'aereo russo precipitato nel Sinai. Lo ha detto ai giornalisti Aleksandr Pzhanenkov, capo del comitato per le politiche sociali del Comune di San Pietroburgo. Lo riferisce l'agenzia Tass. Il ministro degli Esteri di Kiev, Pavlo Klimkin, sostiene che sull'aereo c'erano quattro ucraini.

L'Isis ha rivendicato con un comunicato e un video il presunto abbattimento dell'aereo russo in Sinai centrale. Ma fonti della sicurezza egiziana smentiscono con forza l'autenticità della rivendicazione e affermano che il velivolo volava a un'altitudine tale da non poter essere abbattuto dai jihadisti.

Il ministro dei Trasporti russo Maksim Sokolov smentisce categoricamente e bolla come "non attendibile" l'ipotesi che l'aereo russo schiantatosi oggi sia stato abbattuto "da terroristi", riportano le agenzie russe. "Ora – ha detto Sokolov – diversi mass media pubblicano informazioni variegate secondo cui l'aereo sarebbe stato abbattuto da un missile antiaereo lanciato dai terroristi. Questa informazione – ha dichiarato il ministro – non puo' essere considerata attendibile". 

 

Come è andata Un aereo civile russo con a bordo 224 persone, tra cui 17 bambini, si è schiantato nel centro della penisola egiziana del Sinai. Secondo alcuni media il velivolo sarebbe completamente distrutto.

L'aereo, un Airbus A-321 della piccola compagnia siberiana Kogalymavia, era decollato in mattinata da Sharm el-Sheikh per San Pietroburgo. Stando al Telegraph, è precipitato in una zona in cui l'esercito egiziano sta combattendo i jihadisti dell'Isis, ma comunque, secondo fonti della sicurezza egiziana sentite dall'ANSA, all'origine del disastro c'è "un guasto tecnico" ed è quindi da escludere "un atto terroristico". Poco dopo le prime notizie sullo schianto, alcuni media avevano annunciato che l'aereo aveva "contattato i controllori del traffico aereo turco".

Ma la tragedia è stata confermata dal premier egiziano Sherif Ismail proprio mentre l'ente aeronautico russo Rosaviatsia ammetteva che si erano perse le tracce dell'aereo sulla penisola del Sinai e che 23 minuti dopo il decollo, avvenuto "alle 6.51 ora di Mosca" da Sharm el-Sheikh, meta turistica molto in voga tra i russi, l'Airbus non aveva "contattato Larnaca (Cipro)" come previsto ed era "scomparso dai radar". Poco prima, sostiene una fonte dell'aeroporto internazionale del Cairo sentita dalla Tass, il comandante aveva chiesto un atterraggio di emergenza. Secondo l'ambasciata russa in Egitto, tutti i 217 passeggeri e i 7 membri dell'equipaggio sono russi. Putin ha ordinato di indagare sulla tragedia, mentre il Comitato investigativo russo ha aperto un'inchiesta per "violazione delle norme di sicurezza dei voli"