AGGUATO IN BANGLADESH A PRETE ITALIANO DA PARTE DI UN COMMANDO DELL'ISIS

di Angelo Barraco
 
Bangladesh – Oggi nel Bangladesh un prete italiano è rimasto ferito gravemente in un agguato. L’agguato è avvenuto alla stazione degli autobus di Dinajpur a 350 km di Dacca dove tre uomini armati, a bordo di una moto, hanno aperto il fuoco e lo hanno colpito gravemente al collo con una pallottola, facendogli perdere molto sangue. Non è il primo attacco contro stranieri e secondo la polizia locale la matrice di questi attacchi sarebbe da ricondurre agli estremisti islamici. Il sacerdote si chiama Piero Parolari e svolge da anni la missione di medico in Bangladesh. Il 28 settembre scorso un altro italiano è stato ucciso un altro italiano, Cesare Tavella a Dacca. Tavella stava facendo jogging nel quartiere diplomatico quando improvvisamene è stato ucciso da un commando a bordo di una moto. L’azione è stata poco dopo rivendicata da una cellula dell’Isis. L’omicidio avvenne una settimana dopo quello di un agricoltore giapponese. Anche questo omicidio venne rivendicato dall’Isis che dopo qualche giorno fecero esplodere una bomba vicino ad un tempio della minoranza sciita di Dacca causando la morte di una persona. Ad ottobre il ministro dell’Interno Asaduzzaman Khan aveva riferito, nel corso di una conferenza stampa, che gli omicidi dei due cooperatori stranieri “hanno la stessa origine” ma che non riguarda lo Stato Islamico poichè l'Isis -secondo sua dichiarazione- non c'è in Bangladesh. Sono state arrestate quattro persone dalla polizia del Bangladesh sospettate di aver ucciso il cooperatore italiano Cesare Tavella, 51 anni, veterinario, morto in un agguato il 28 settembre scorso a Dacca. A riferire la notizia è Bdnews24. I loro nomi sono: Chakti Russell, Kala Russell, Shooter Rubel e Sharif.  In merito all’arresto, l’ispettore Monirul Islam ha riferito che tre dei quattro arrestati “sono direttamente coinvolti nell’omicidio” mentre il quarto sarebbe accusato di favoreggiamento per aver fornito la moto usata per l’omicidio. Il fermo dei sospettati dell’omicidio è avvenuto ieri nella capitale, in aree distinte.  E’ stata posta sotto sequestro dagli inquirenti anche una motocicletta che sarebbe stata usata per l’azione delittuosa.