AIRBUS GERMANWINGS: TROVATA LA SCATOLA NERA

Redazione

La verità sul disastro aereo nelle Alpi francesi potrà arrivare solo dalle scatole nere, una delle quali è stata trovata tra i rottami e i corpi senza vita del volo 4U9525. Purtroppo però, la scatola nera rinvenuta risulta danneggiata anche se forse, come sostiene il ministro francese dell'Interno Bernard Cazeneuve, qualcosa si potrà recuperare delle conversazioni all'interno della cabina di pilotaggio dell'aero. Il ministro ha aggiunto che gli investigatori sono già al lavoro per recuperare le informazioni. Le cause che hanno provocato il disastro aereo sono ancora da determinare, Cazaneuve ha detto che la "ipotesi di un attacco terroristico non è quella privilegiata". Il ministro francese ha poi precisato che "è in corso un'inchiesta e non escludiamo nessuna ipotesi". La stessa linea è stata seguita da Segolene Royal, ministro dell'Ecologia e dell'Energia, che ha anche competenza sui Trasporti: "Tutte le ipotesi sono prese in considerazione, ma il terrorismo non è privilegiato". Dunque di certezze ce ne sono poche come pure di speranze di trovare qualcuno in vita delle 150 persone che si trovavano a bordo del volo Airbus A320 della compagnia Germanwings. Il volo era decollato alle 10.01 di ieri martedì 24 marzo, con 26 minuti di ritardo, da Barcellona alla volta di Dusseldorf, un tratto di volo relativamente breve. A un certo punto, qualcosa non ha funzionato: l'aereo è disceso improvvisamente per almeno 8 minuti a una quota di 6.000 piedi (1.800 metri) piedi. Il contatto con la torre di controllo si è interrotto alle 10.53. Un segnale di "distress" (soccorso) era stato lanciato da un centro di controllo dopo che erano stati persi i contatti radio con l'Airbus ma dalla compagnia aerea non arrivano conferme su questo particolare: la Germanwings ha fatto sapere che dalla torre di controllo sono arrivate informazioni "contraddittorie" a questo proposito. I computer di bordo "erano stati sostituiti", sull'Airbus c'era "l'ultimissima versione" e l'ultimo controllo capillare "era stato effettuato nell'estate del 2013. L'A320 in questione aveva 24 anni, una fusoliera lunga 37 metri e un'apertura alare di 34 metri.

Sono riprese le ricerche. Soccorritori e forze dell'ordine sono impegnate ora nel difficile recupero di indizi che possano far luce sulle cause della tragedia. Hanno ripreso a decollare dal campo base di Seyne-Les-Alpes, in Alta Provenza, gli elicotteri impegnati nelle ricerche delle vittime e nelle operazioni di recupero dell'Airbus. Alle 8 ora locale i velivoli erano già operativi, visto che la zona è inaccessibile ai mezzi da terra. Nella notte nell'area ha nevicato e per la mattinata sono possibili precipitazioni piovose e vento. Si spera che le condizioni meteo possano migliorare nel pomeriggio. Intanto le autorità francesi hanno organizzato a Seyne-les-Alpes l'accoglienza per i famigliari delle vittime che desiderano raggiungere il luogo dello schianto. È stata allestita anche una camera ardente. Per raggiungere la zona dello schianto, sul massiccio dei Trois-Eveches, sono necessari circa 10 minuti di volo. "La zona è impervia e le operazioni sono complesse", spiega un gendarme. "Stiamo portando in quota tutto il materiale necessario per effettuare le varie attività e per completarne il trasferimento saranno necessari ancora parecchi voli". Sulla zona il cielo è grigio, ma al momento non sono presenti precipitazioni. In giornata è atteso l'arrivo al campo base di Syene-Les-Alpes del presidente francese Francois Hollande, che accoglierà la cancelliera tedesca Angela Merkel e il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy.
 

Non ci sono sopravvissuti. I primi soccorsi sono arrivati sul posto, la zona è impervia e in serata le condizioni meteo da pieno inverno in montagna hanno costretto gli elicotteri a non sorvolare l'area. "Non vi sono sopravvissuti", ha detto il premier francese, Manuel Valls, spegnendo la speranza suscitata dal capo dei soccorsi, David Galtier, secondo cui sarebbe stato avvistato "un corpo che si muove". I soccorritori potrebbero impegare giorni per recuperare i corpi.
 Nessuna rotta anomala. Il sito che monitora il traffico aereo AirlLive.net ha accertato che lo stesso volo ieri aveva percorso esattamente la stessa rotta, smentendo quindi notizie secondo le quali l'aereo aveva percorso una rotta anomala. Il relitto è stato localizzato sul massiccio dell'Estrop, nella regione di Digne, a un'altitudine di 2.700 metri Nella lista dei passeggeri c'erano 45 cognomi spagnoli.

I passeggeri a bordo. Il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha riferito che i cittadini tedeschi a bordi erano 67, tra cui 16 ragazzi di una scolaresca assieme a due insegnanti che tornavano da Llinars de Valles, dove gli studenti avevano trascorso una settimana per uno scambio culturale. Tra le vittime ci sarebbero 39 turchi, un olandese, un belga mentre e a bordo c'erano anche due neonati. Il governo israeliano sta verificando la presenza di un proprio connazionale a bordo. Tra le vittime anche il basso-baritono di origine kazaka Oleg Bryjak, il quale stava tornando a Dusseldorf dopo aver interpretato il personaggio di Alberich in una edizione del "Sigfrido" ("Siegfried") di Richard Wagner al Gran Teatre del Liceu di Barcellona. C'è una decina di grandi rottami e il resto è sparpagliato in una zona di un ettaro. Angela Merkel, Mariano Rajoy e Francois Hollande, che oggi saranno sul luogo del disastro, si sono detti "sconvolti": il cancelliere tedesco ha annullato tutti gli impegni, il premier spagnolo ha assicurato collaborazione nelle indagini. I reali spagnoli hanno deciso di interrompere una visita di Stato che stavano compiendo proprio in Francia. Il sindacato francese dei controllori di volo (Sncta) ha revocato lo sciopero di tre giorni indetto da oggi a venerdì. La Spagna ha proclamato tre giorni di lutto.

Il dramma della scolaresca. Ragazzi di circa sedici anni, della decima classe. Tornavano a casa dopo una settimana in Spagna, per un progetto di scambio interculturale. Sull'aereo della Germanwings precipitato ieri nelle Alpi francesi viaggiava anche una scolaresca di 16 alunni e due insegnanti del Ginnasio di Haltern am See, cittadina tedesca del Nordreno-Westfalia. All'aeroporto di Barcellona, gli studenti erano stati accompagnati stamattina dalle famiglie che li avevano ospitati per una settimana. Un inconsapevole addio. A confermare che, per tornare a casa, avessero preso proprio quel volo, è stato il direttore della scuola catalana gemellata col Joseph-Koenig Gymnasium, e quando è giunta la notizia, nell'istituto tedesco, le lezioni sono state improvvisamente sospese. La missione immediata che si è data la scuola era un'unità di crisi, per sostenere i genitori delle giovanissime vittime e i loro compagni. E oggi la scuola non si ferma: "Ma non si terranno lezioni normali ovviamente – ha detto il sindaco – si cercherà di affrontare con i ragazzi questa terribile esperienza".

Nel 1953 un'altra tragedia aerea nello stesso punto. Il luogo in cui oggi nel sud della Francia si è schiantato l'Airbus di Germanwings, nel 1953 fu teatro di un altro disastro aereo. Il giornale locale La Provence ricorda che il primo settembre di quell'anno un Lockheed Constellation della compagnia Air France, che stava per fare scalo a Nizza sulla rotta tra Parigi e Saigon, si schiantò sul Mont Cimet a 3.020 metri di altitudine, intorno alle 23.30. Il luogo si trova a pochi chilometri da Trois-Evêchés, i monti su cui stamane verso le 11 è caduto l'aereo della compagnia low-cost tedesca. Allora morirono 39 passeggeri, tra cui il violinista Jacques Thibaud, e nove membri della flotta. Oggi, mentre si teme che non ci siano sopravvissuti al disastro, si stima che siamo morti 144 passeggeri e sei membri del personale di bordo.