AL VOTO!

Chiara Rai

Non sarò certo io a fare propaganda a poche ore dal voto. Tanto da lunedì sera niente sarà più come adesso. Il popolo italiano esprimerà la propria preferenza e nelle urne ci saranno delle schede da compilare e la nostra coscienza ad illuminarle. Niente più reminiscenze di chi esorta il voto utile, nessuna raccomandazione, liberi di tenere spenti i nostri apparecchi e riaccenderli l’indomani delle elezioni quando i giochi sono fatti e indietro non si torna.

La condotta è il comportamento che una persona ha all'interno della società, delle istituzioni. Adesso è arrivato il momento per noi di mettere i voti: chi ha osservato una buona condotta? Che siamo in crisi è noto a tutti, ma la decadenza, il crollo più grave che finora ci è stato inflitto è quello dei valori, dei principi morali che fondano la nostra Costituzione. Solo quando questi torneranno ad essere osservati, conservati e promossi potremo risalire la china senza più zavorre, ancore ossidate che peggio delle spugne hanno preso e preso.

Adesso non vi rimane più nulla, il piatto è vuoto ma il menù questa volta lo decidiamo noi. “Come sempre avviene in simili crisi, quando una comunità perde il senso della propria missione e il controllo del proprio destino, gli egoismi d'individuo e di gruppo si scatenarono.

Il vocabolario di Atene si arricchì di tre nuove parole: pleonexia, che significa smania del superfluo; crematistike, che vuol dire febbre dell'oro; e neoplutoi, che corrisponde al nostro ‘pescicani’”. Questo l’ha detto Indro Montanelli. Addirittura abbiamo la facoltà di arricchire il vocabolario o riciclare termini persi come uguaglianza e libertà. Mi piacerebbe respirare immediatamente il cambiamento che avverrà, apro le finestre e lascio uscire tutti i consigli dei presunti amici. Al voto!