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Roma

Albano Laziale, aumento Tari: il PD spiega e per Silvestroni (FDI-AN) è tutta fuffa

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Tempo di lettura 4 minuti Silvestroni: "Non c'entra la disgrazia dell’incendio di Roncigliano, non c’entra la causa per forza maggiore, ma l’inadeguatezza e l’improvvisazione che va avanti da 6 anni"

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Red. Politica

ALBANO LAZIALE (RM) – Ad Albano Laziale, dopo che il Consiglio comunale ha approvato l'aumento della Tari per coprire le spese extra derivanti dai maggiori costi per sversare i rifiuti indifferenziati in siti alternativi a Roncigliano. Costi quindi risultati più cari rispetto a quello della discarica chiusa dopo l'incendio dello scorso 30 giugno. Il locale partito Democratico ha ritenuto d'intervenire sul tema, spiegando, attraverso una nota, le motivazioni che hanno portato ad aumentare la tassa sui rifiuti solidi urbani. "Purtroppo, quando si amministra, ci si deve assumere delle responsabilità e si devono prendere delle decisioni, a volte impopolari". Così inizia la nota del PD rivolta alla cittadinanza di Albano Laziale che entra poi nel merito della decisione di aumentare la Tari "Ecco come sono andate le cose: – prosegue la nota del PD di Albano Laziale – ad aprile 2016, in fase di votazione del bilancio di previsione, avevamo informato la cittadinanza sull'ultimo aumento della TARI (+6%) utile all'estensione, completamento e copertura del 100% del servizio di raccolta differenziata 'porta a porta' ad Albano, Cecchina e Pavona. Bisogna sapere che, nei primi tre anni il servizio 'porta a porta' costa di più e solo progressivamente diminuisce. Contestualmente, informavamo che nell'anno 2017 si sarebbe stabilizzata la tassazione senza alcuna variazione e poi, nel corso del 2018, a fronte dei benefici ottenuti dalla raccolta differenziata, si sarebbe proceduto ad una diminuzione progressiva. Tutto questo è confermato. È sopraggiunto però un fatto non previsto ed urgente: l'incendio dell'impianto TMB di Roncigliano il 30 giugno 2016 che ha portato alla chiusura della discarica. Questo evento, oggi al vaglio dell'autorità giudiziaria, oltre ad arrecare un ulteriore e potenziale danno ambientale al nostro territorio, causa un danno alle nostre tasche! Infatti il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, passa da un costo annuo di 7.963.500,00€ a 8.729.000,00€, con un extra costo di 766.000€ dovuto al trasporto e smaltimento in altro sito di discarica. Oltre ad un mancato introito per le casse comunali di un ristoro ambientale stimato a 400.000€ (semestre luglio/dicembre 2016) L'aumento quindi non previsto è pari al 9,58% al quale si aggiungono i tagli alla spesa corrente equivalenti al mancato incasso del ristoro. L'aumento percentuale però, non equivale, come qualcuno dice ad un aumento matematico sulla bolletta nella parte variabile; infatti il calcolo si basa su di un ragionamento ponderale che non incide allo stesso modo su ogni singolo nucleo famigliare. Questo aumento purtroppo non era previsto e non poteva essere evitato… ogni discorso è buono per attaccare, e se fossimo stati all'opposizione, forse anche noi, avremmo usato questi elementi per sacrificare l'agnello… ma non c'erano altre soluzioni nell'immediato. Se ieri, non avessimo fatto questa operazione, si sarebbe usciti fuori patto di stabilità e avremmo visto bloccare tutti i servizi del comune. Molti hanno chiesto perchè non si siano tagliate le spese per feste ed eventi al posto di aumentare la tassa e lo si è detto chiaramente: non si puo' per legge; la variazione di una tassa la si può fare solo aumentando o diminuendo la stessa tassa, senza attingere fondi da altri capitoli. I tagli richiesti li abbiamo fatti: nei 400 mila€ di mancato ristoro ambientale, l'assessorato alla Cultura e gli Organi Istituzionali hanno visto una drastica diminuzione di 125.000,00€, così come in modalità lineare tutti gli altri servizi. Se da una parte questa vicenda ci fa ben sperare nella chiusura della discarica, e noi porteremo avanti questa battaglia fino alla fine, di certo incide negativamente nell’immediato sulle casse del nostro comune e quindi di tutti noi cittadini che vi abitiamo".

Silvestroni (FDI-AN): Il sindaco e il pd parlano di adeguamento ma in realtà l'ultima  delibera  salassa solo i piccoli commercianti e le famiglie, salva come è prassi per il pd solo banche e lobby.  Non ci sta alla spiegazione del Pd il Coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia e Consigliere comunale ad Albano Laziale Marco Silvestroni che accusa: "il PD parla di adeguamento, ne parla dal 2012 giustificando il tutto con una raccolta differenziata gestita in modo pessimo. Non parlo di percentuali delle quali non importa a nessuno, ma di cassonetti sparsi davanti ogni portone di buste e bustarelle accanto ad ogni secchietto, di immondizia disseminata su tutto il territorio, che rendendo indecorosa  la città. Dall’anno 2012 al 2013 aumentarono di 0,30 centesimi a metro quadro, il costo della tassa sui rifiuti e fu un salasso per cittadini e commercianti,  portando i costi  complessivi nell’anno 2013 a  € 5.787.940,00 e questo con delibera comunale N. 30 DEL 07.11.2013, dopo vari adeguamenti,  come li chiamano loro,  arriviamo ai giorni nostri con un altro aumento di un 9% nel 2015  e   per riaumentarla del 6% nel 2016  con delibera n. 13 del 26/4/2016 e riadeguarla con aumento del 10%  lunedì 25 luglio, e arrivare ad un costo complessivo nel 2017 stimato di  8.729.000,00€. Ai cittadini questa grande differenziata e una gestione dei rifiuti visionaria in soli 3 anni è costata  3 milioni di euro. Non centra la disgrazia dell’incendio di Roncigliano, non c’entra la causa per forza maggiore, ma l’inadeguatezza e l’improvvisazione che va avanti da 6 anni. La cosa grave, che avendone le possibilità e la discrezionalità, il PD ha deciso di far pagare di più  chi già da anni non arriva a fine mese. Vi proveranno a spiegare che le tariffe le dispone il ministero, non è vero!, il ministero da sempre  dispone dei massimi e dei minimi sulle tariffe in base alla tipologia di attività commerciale e numero di occupanti di una casa , molto flessibili e addirittura nel 2016 per legge   la discrezionalità tra i massimi e minimi può essere del 50%, che decide il consiglio comunale o meglio la maggioranza. Il fallimento della gestione dei rifiuti ad Albano è un fatto".

 

Castelli Romani

Banca Popolare del Lazio, il 4 maggio c’è l’assemblea a Castel Gandolfo

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Il prossimo sabato 4 maggio 2024, alle ore 10 presso il Centro Mariapoli Internazionale, Via
S. Giovanni Battista de la Salle a Castel Gandolfo si terrà l’assemblea dei soci della Banca Popolare del Lazio per deliberare su argomenti molto importanti.

Nello stesso giorno a Velletri si tiene la Festa della Madonna delle Grazie e processione dei Ceri nel pomeriggio. Ma sicuramente i soci interessati alle attività e assemblea della Banca troveranno comunque il modo di partecipare.

L’Articolo 6 del regolamento assembleare Bpl dice chiaramente che “gli aventi diritto possono intervenire su ciascuno degli argomenti posti in discussione una sola volta, facendo osservazioni, chiedendo informazioni e formulando eventuali proposte. La richiesta può essere avanzata fino a quando il Presidente non abbia dichiarato chiusa la discussione sull’argomento oggetto della stessa. Coloro che intervengono hanno altresì diritto di replica”.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono, tra gli altri:

Presentazione del Bilancio di esercizio al 31.12.2023, proposta di ripartizione dell’utile e di
determinazione del valore di rimborso delle azioni per i casi di scioglimento del rapporto sociale; proposta di determinazione dell’ammontare complessivo da destinare a scopi di beneficenza, assistenza e di pubblico interesse, proposta di determinazione del compenso degli amministratori, acquisto e disposizione di azioni proprie, nomina di 3 Sindaci effettivi e 2 Sindaci supplenti e designazione del Presidente del Collegio Sindacale, fissazione degli emolumenti dei membri del Collegio Sindacale, nomina di 5 Probiviri effettivi e 2 Probiviri supplenti.

Dopo un lungo periodo dove le assemblee ancora si continuavano a tenere in remoto per via del Covid, e succedeva fino a poco tempo fa, oggi si svolgono di persona e sarà dunque un’occasione di confronto e partecipazione democratica.

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Castelli Romani

Frascati, ospedale: intervento chirurgico con tecnica all’avanguardia

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Asportato tumore allo stomaco a un’anziana senza anestesia generale
 
Straordinario intervento chirurgico all’Ospedale San Sebastiano di Frascati dove è stato possibile evitare gravi complicanze post operatorie per Bice, una signora di 85 anni di Monte Compatri che è stata operata con anestesia spinale anziché generale per l’asportazione di un tumore esteso allo stomaco.
 
Non c’è stata necessità di ricovero in terapia intensiva e nella degenza post operatoria non si sono resi necessari farmaci analgesici.
 
La signora attualmente, a meno di una settimana dall’intervento, ha avuto una precoce ripresa ed è in buona salute, presto sarà dimessa per ricongiungersi ai suoi cari.
 
Grande soddisfazione, in merito alla tecnica anestesiologica, è stata espressa sia dalla paziente che dal chirurgo operatore, il dr. Massimiliano Boccuzzi Direttore della UOC di Chirurgia Generale e dai suoi aiuti Dr. Francesco Boccaccini e Dr.Angelo Torcasio coadiuvati dalla preziosa collaborazione del servizio di endoscopia digestiva del San Sebastiano (Dr.Fabrizio Travaglini).
 
Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli e il Direttore Sanitario dottor Vincenzo Carlo La Regina si sono complimentati per questo straordinario risultato: “Questo significa salvare vite – hanno detto – siamo di fronte a un intervento che segna un passo fondamentale per la presa in carico dei pazienti complessi e in età avanzata che sempre più spesso sono costretti a subire le gravi complicanze post operatorie o addirittura a non potersi sottoporre agli interventi chirurgici perché eccessivamente rischiosi. Le persone per le persone, questa è un’altra grande testimonianza del percorso di umanizzazione della salute che abbiamo intenzione di portare avanti insieme”.
 
Tecnicamente si è trattato di un intervento chirurgico di gastrectomia subtotale per una voluminosa neoplasia gastrica a un’anziana con un quadro clinico complesso perché già operata alcuni anni fa per una neoplasia del colon e venti giorni fa sottoposta a intervento per una frattura di femore post traumatica, sempre presso il San Sebastiano.
 
In considerazione dell’età avanzata e delle varie comorbidità, in accordo con la paziente, l’equipe della UOSD di Anestesia e Rianimazione del San Sebastiano con il Responsabile Dott. Benedetto Alfonsi, afferente al Dipartimento di Emergenza diretto dalla Dott.ssa Carla Giancotti, ha deciso di non eseguire l’intervento in anestesia generale, bensì in anestesia locoregionale, che è stata effettuata dal Dr. Benedetto Alfonsi in collaborazione con il Prof.Fabrizio Fattorini.  
 
All’anestesia spinale, necessaria per l’intervento chirurgico, è stato associato l’ESP Block bilaterale, un blocco di fascia ecoguidato della parete posteriore del torace.
 
Il blocco di fascia è stato effettuato per garantire l’analgesia post operatoria senza la necessità di oppiacei. I blocchi di fascia rappresentano attualmente un ulteriore passo avanti nel controllo del dolore post operatorio. Per migliorare il comfort operatorio, durante l’intervento la paziente è stata lievemente sedata. Ora sta bene e l’intervento è riuscito.
 
Tale testimonianza è importante anche dal punto di vista scientifico alla luce del continuo incremento di pazienti over 80 con molteplici comorbilità che sempre più spesso si rivolgono all’Ospedale di Frascati, essendo collocato in un’area demograficamente ricca di case di riposo per anziani e di pazienti geriatrici.
 
“Da vari anni – dichiara il  dottor Massimiliano Boccuzzi, direttore UOC di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Frascati – sono in aumento gli anziani sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore che prima erano uno scoglio difficile da superare per alcune tipologie di pazienti e da anni chirurghi ed anestesisti sono impegnati nell’affinamento di tecniche anestesiologiche e chirurgiche mininvasive, che ci possano condurre ad una sensibile riduzione dei rischi anestesiologici e delle complicanze chirurgiche, in tali tecnologie la Asl Roma 6 si sta dimostrando un importante punto di riferimento permettendo agli operatori di poter crescere e perfezionare nuove tecniche a basso impatto di complicanze post operatorie”.

 



Privo di virus.www.avast.com

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Cronaca

Roma, al Quarticciolo baby spacciatori per evitare imputazioni

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ROMA – Proseguono i controlli antidroga in zona Quarticciolo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma che, dopo gli 11 arresti eseguiti qualche giorno fa che hanno portato alla luce anche numerosi nascondigli utilizzati per occultare lo stupefacente – cassonetti dei rifiuti, aiuole, fori nei muri e addirittura una trappola per topi – hanno arrestato in flagranza di reato un 16enne romano gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In compagnia del 16enne c’era anche un 13enne, non imputabile, che è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma.
Più nel dettaglio, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste, impegnati in un servizio perlustrativo finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti nel quartiere Quarticciolo, hanno sorpreso i due minori cedere dello stupefacente ad alcuni acquirenti in strada, prelevandolo da un nascondiglio di fortuna costituito da un arbusto.
I Carabinieri hanno fermato i due ragazzini e li hanno trovati in possesso di oltre 400 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita, rinvenendo 12 dosi di crack occultate tra gli arbusti.
Su disposizione della Procura per i Minorenni, il 16enne è stato accompagnato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli e, su richiesta del Pubblico Ministero, il G.I.P. ha applicato la misura cautelare delle prescrizioni con ordinanza del 30/03/2024, mentre il 13enne è stato affidato ai rispettivi genitori.



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