Castelli Romani
Albano Laziale, Ferrarini chiama Borrelli al confronto pubblico: “Ci vediamo a Officina Stampa?”
Published
4 settimane faon
Il consigliere di Fratelli d’Italia lancia il guanto di sfida all’ex sindaco dopo la mozione di sfiducia. Giovedì 23 ottobre il possibile faccia a faccia davanti alle telecamere di Chiara Rai
Albano Laziale torna al centro della scena politica. Dopo la mozione di sfiducia che ha messo fine all’amministrazione guidata da Massimiliano Borrelli, la discussione si sposta ora davanti alle telecamere. Protagonista è Massimo Ferrarini, presidente del gruppo Fratelli d’Italia in Città Metropolitana di Roma Capitale e consigliere comunale ad Albano Laziale, che è stato ospite della puntata di ieri 16 ottobre del programma giornalistico “Officina Stampa”, condotto da Chiara Rai.
Nel corso della trasmissione Ferrarini ha spiegato le ragioni che hanno portato tredici consiglieri comunali, tra cui lui stesso, a firmare la mozione di sfiducia nei confronti dell’ex sindaco Borrelli.
Ferrarini ha aperto il suo intervento con un tono polemico ma deciso, dichiarando che “viene da sorridere” quando sente alcune ricostruzioni dell’ex primo cittadino. Ha ricordato che Borrelli aveva già prolungato il suo mandato oltre i termini naturali, grazie alla proroga dovuta all’emergenza Covid, e ha sottolineato che in quella fase, per rispetto della democrazia, non si sarebbero dovuti adottare nuovi atti amministrativi. Secondo Ferrarini, tuttavia, il vero problema non è stato quello formale, bensì l’incapacità amministrativa che avrebbe progressivamente paralizzato la macchina comunale, portando alla perdita della maggioranza e all’impossibilità di approvare provvedimenti fondamentali per l’ente.
Il consigliere ha ricordato in particolare il ritardo nell’approvazione del bilancio consolidato, che doveva essere discusso entro il 30 settembre, e ha accusato Borrelli di non aver presentato né il piano industriale né la ricapitalizzazione delle società partecipate, con conseguenze dannose per i cittadini e per i dipendenti comunali. “Oggi è il 16 ottobre e in aula non è arrivato nulla”, ha detto Ferrarini, “mentre due giorni fa lo abbiamo sfiduciato proprio perché non aveva più una maggioranza e non riusciva a portare gli atti in Consiglio”.
Durante la trasmissione, Ferrarini ha spiegato che i problemi erano evidenti da tempo e che diversi membri della maggioranza di Borrelli gli avrebbero manifestato più volte insoddisfazione e sfiducia verso la guida del sindaco. “Io sono un signore – ha detto – non farò nomi, ma in questi cinque anni sono venuti nel mio ufficio in tanti, tra i suoi, a dirmi che era incapace e che bisognava mandarlo a casa, proponendomi progetti alternativi che non avevano nulla a che fare con il centrodestra”.
Sul tema del termovalorizzatore, Ferrarini ha respinto con forza le accuse di chi sostiene che la sfiducia sia legata a interessi sull’impianto. Ha invece ribadito che in più occasioni proprio l’opposizione ha garantito il numero legale in aula per approvare delibere contrarie alla costruzione del termovalorizzatore. “Ricordo al sindaco Borrelli – ha detto – che solo grazie all’opposizione è riuscito a mantenere il numero legale in aula su due delibere specifiche contro il termovalorizzatore. È un fatto pubblico e non temo smentite”.
Il consigliere di Fratelli d’Italia ha poi rivendicato il ruolo costruttivo dell’opposizione anche in altri momenti, come l’approvazione di atti urbanistici sulle aree compromesse e interventi a favore della città, ricordando che lui e i suoi colleghi erano rientrati dalle vacanze ad agosto per garantire il voto su questioni urgenti. Ha accusato invece l’ex sindaco di essersi chiuso in una gestione solitaria e autoreferenziale, perdendo progressivamente sei consiglieri comunali della sua stessa maggioranza.
Secondo Ferrarini, Borrelli avrebbe dovuto assumersi le proprie responsabilità e dimettersi, anziché accusare gli altri di “tradimento” o di “compravendita di consiglieri”. “Quando non hai più una maggioranza – ha detto – devi prenderne atto e rimettere il tuo mandato. Non puoi restare abbarbicato alla poltrona come fosse qualcosa di personale”. Ha aggiunto che la sfiducia è stata un atto dovuto, previsto dalla legge, e che è stata presentata solo dopo aver verificato la correttezza degli atti amministrativi pendenti, in accordo con il segretario comunale.
Non sono mancati attacchi duri sul piano politico. Ferrarini ha accusato Borrelli di aver permesso una gestione del territorio disordinata e incoerente, citando come esempi la concentrazione di emergenze e progetti edilizi in aree già sovraccariche. “Quel quadrante – ha detto – è diventato il triangolo delle Bermuda del territorio, tra via dei Papiri, via Cancelliera e via Ardeatina. Prima ci hanno messo l’emergenza abitativa, poi l’housing sociale e infine il termovalorizzatore. È una scelta politica sbagliata, voluta dal PD, prima da Walter Veltroni e oggi da Roberto Gualtieri”.
Durante la trasmissione Ferrarini ha poi ricordato di aver proposto a Borrelli un gesto di coerenza politica: “Gli abbiamo detto in Consiglio comunale: se non condividi la linea del tuo partito, restituisci la tessera e spiega pubblicamente le tue ragioni. Ma invece di farlo, preferiva le passerelle e le dirette social”.
Il consigliere ha accusato infine l’amministrazione uscente di aver perso un finanziamento di 6,7 milioni di euro per le scuole innovative, il più grande mai ottenuto da Albano, a causa dell’incapacità di fornire la documentazione nei tempi stabiliti. “Dal febbraio in cui furono richiesti i documenti a dicembre non sono stati in grado di produrli. È una responsabilità politica e amministrativa precisa”.
Chiudendo il suo intervento, Ferrarini ha rivolto un appello diretto a Chiara Rai: “Hai detto che il sindaco ci ascolta, allora invitalo qui. Lo voglio incontrare davanti ai cittadini e alle telecamere di Officina Stampa. Parliamo apertamente di come stanno le cose”. Un invito che suona come una vera e propria sfida pubblica: giovedì 23 ottobre potrebbe andare in onda il confronto diretto tra Ferrarini e l’ex sindaco Borrelli.
Resta ora da capire se Borrelli accetterà l’invito a un faccia a faccia televisivo che si preannuncia carico di tensione politica. Officina Stampa, condotto da Chiara Rai, si conferma ancora una volta come l’arena in cui la politica locale di Albano Laziale trova il suo campo di battaglia più autentico. Dopo la crisi di maggioranza e la caduta dell’amministrazione, il confronto tra i protagonisti potrebbe finalmente chiarire davanti ai cittadini le responsabilità, i fatti e le versioni di una delle vicende politiche più controverse degli ultimi anni.
You may like
-
Sfiduciato e silenzioso: Borelli declina il confronto ma chiama la città
-
Albano, prima della caduta di Borelli il parere negativo espresso e la denuncia di conflitto d’interesse
-
Albano Laziale, bufera politica dopo l’insulto social del consigliere Alteri. Ferrarini (FdI): “Comportamenti indegni, si dimetta”
-
Albano Laziale: lavori bloccati e piccioni invasori, i residenti protestano. Il sindaco spiega il ritardo e rassicura
-
Albano Laziale, dall’opposizione 13 domande per l’amministrazione di Massimiliano Borelli
-
Albano Laziale, Orazi e Curiazi: quella celebre storia
