ALBANO LAZIALE: L'OSSERVATORE D'ITALIA "OSPITA" LA REPLICA DI ANDREA TITTI
di Ivan Galea
In merito alla richiesta di replica avanzata dal direttore editoriale della testata giornalistica Meta Magazine riguardo i fatti che si stanno scatenando, uno dopo l'altro, sull'amministrazione di Albano Laziale guidata dal sindaco Pd Nicola Marini, il nostro quotidiano, dopo aver affrontato con una lunga disamina quello che è l'invocato diritto di replica rispetto a quello che è invece il diritto di rettifica, [L'Osservatore d'Italia edizione del 21 Ottobre 2015 Nr° 145] ha comunque deciso di dare voce ad entrambe le parti, nello spirito di correttezza e soprattutto di libertà di informazione che ci ha sempre contraddistinto, contrariamente invece al modus agendi di alcuni (non ci riferiamo al direttore Andrea Titti) che invece danno spazio soltanto ai propri compagni di merenda o ad altri che preferiscono rimanere in passivo silenzio nel girone degli indifferenti delle pseudo penne che circolano.
E di esempi ce ne sono tanti a partire dal vergognoso silenzio perpetrato da alcuni colleghi della stampa locale rispetto a quando Chiara Rai fu perquisita da un agente della polizia municipale durante un Consiglio comunale di Nemi per espressa richiesta del sindaco Alberto Bertucci il quale pensava che la giornalista, direttore responsabile de L'Osservatore d'Italia, stesse registrando la seduta. Non ultimo il fatto riportato dalle cronache odierne rispetto al giornalista Paolo Borrometi minacciato di morte dagli ambienti legati alla criminalità organizzata in Sicilia. Oggi vi sono due denunciati individuati dalla squadra mobile di Ragusa. Dovremmo tutti indignarci di fronte a questi episodi, ma forse oggi Borrometi fa notizia rispetto al suo grido afono che ha sempre lanciato riguardo la totale mancanza di libertà di informazione. Quanti hanno citato il suo giornale online La Spia?
Di seguito la nota di Andrea Titti direttore editoriale di Meta Magazine
Gentile Direttore,
Ringraziandola per lo spazio di replica che mi vedo costretto a chiederle, in merito alla nota da voi pubblicata in data 20 Ottobre 2015, nell'articolo dal titolo: "Albano Laziale, Tar su elezioni il Comune fa autogol" , all'interno del quale mi vedo citato in una nota di colui che è da lei definito quale "ospite fisso" della sua testata, procedo brevemente ad alcune precisazioni in merito a insinuazioni, imprecisioni ed inesattezze che, il suo "ospite fisso", fa nei miei confronti.
Non mi soffermo su alcuni epiteti palesemente insultanti ed offensivi verso la mia persona dal suo "ospite" formulati, lasciando la disamina degli stessi agli avvocati. Intendo invece soffermarmi su tre specifiche inesattezze che il suo "ospite", credo piuttosto confuso dalla sua vis polemica, si lancia nel fare.
Quando egli sostiene che la testata di cui sono editore è stata "forse" l'unica a pubblicare la nota diramata dal Comune di Albano Laziale sbaglia, o mente, perchè, solo per citarne una, la medesima nota stampa, è stata rilanciata e pubblicata dall'Agenzia Stampa Nazionale ANSA, con un lancio delle ore 15:12. Non so se per il metro di giudizio del suo "ospite fisso", la longa manus di Palazzo Savelli sia giunta sino all'editore della più antica e accreditata agenzia stampa d'Italia, ma questo è un fatto che in se smentisce ciò che è stato scritto o insinuato. Sul "linguaggio servile" che sempre l'ospite attribuisce al sottoscritto, lo dovrebbe rimarcare anche per la stessa ANSA, la quale, ha pubblicato la nota così come è stata diramata dal Comune di Albano. Lei Direttore, che è giornalista con vasta esperienza nel settore, potrebbe ricordare al suo "ospite" che, magari non il sottoscritto, ma l'ANSA gode di un certo credito ed autorevolezza dentro e fuori i confini dei nostri pianerottoli.
Il suo "ospite fisso" inoltre, con l'intento di rafforzare un suo teorema, aggiunge a imprecisione altra imprecisione, allorquando afferma che sulla mia testata giornalistica non è stata riportata la sentenza del TAR del Lazio, la quale ha respinto il ricorso del Movimento Cinque Stelle di Albano Laziale che sosteneva l'illegittimità dell'elezione dei Consiglieri Comunali Edmondo Segrella e Giuseppa Guglielmino. L'erroneità delle affermazioni del suo ospite anche su questo punto è palese, in quanto il giornale che edito ha riportato, in due diversi tabella, sia la notizia del ricorso presentato dal Movimento Cinque Stelle, sia la notizia dell'avvenuto pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale, come testimoniano i seguenti link:
http://www.metamagazine.it/m5s-di-albano-ricorre-al-tar-per-assegnazione-di-due-seggi-dellopposizione/
http://www.metamagazine.it/albano-il-t-a-r-da-torto-al-movimento-cinque-stelle/ .
Evidentemente il prodigarsi del suo ospite negli ultimi mesi a paladino non richiesto di alcuni ambienti politici che in tempi passati molto avversava, non lesinando nulla del suo spirito pugnace, lo ha distratto.
In ultimo, ma non per ultimo, diffido il suo "ospite fisso", ad evitare insinuazioni, queste si, assai offensive e del tutto false, sul fatto che il sottoscritto e la testata di cui sono editore, possa essere definita in alcun modo, a pagamento, prezzolata o retribuita, dal Comune di Albano o da chiunque altro, onde incorrere in querele.
Cordiali Saluti
Andrea Titti