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Albano Laziale, tappa all’Anfiteatro… il “piccolo Colosseo” è chiuso tranne che in occasione di eventi

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ALBANO LAZIALE (RM) – Il viaggio de L’Osservatore di Italia fa tappa all’Anfiteatro di Albano Laziale. Oggi l’Anfiteatro è fruibile ma non messo a sistema.

Accoglie manifestazioni estive ma rappresenta un tesoro storico archeologico inestimabile che non appare valorizzato per la sua importanza.

Il “piccolo Colosseo” alle porte di Roma ha i cancelli chiusi quando non ci sono eventi, quando potrebbe essere sempre visitabile

Potrebbe tornare agli antichi splendori riprendendo il grande evento traino della rievocazione storica dei giochi dei gladiatori, riproposta in termini ancora più ampi e proiettati alla creazione di un indotto turistico che possa rientrare tra i principali volani di rilancio di Albano Laziale.

L’Anfiteatro dovrebbe essere reso fruibile al pubblico tutto l’anno rappresentando il punto di partenza di un circuito turistico con guida esperta, degustazioni enogastronomiche, eventi sotto le stellee e un calendario culturale solido e permanente tutto l’anno.

Nel 2001 / 2002 l’Anfiteatro di Albano Laziale venne rimesso a nuovo e reso fruibile al pubblico grazie a un intervento dell’allora amministrazione guidata dal sindaco Marco Mattei

Terminata l’importante opera di restauro, l’Anfiteatro fu riaperto per la prima volta al pubblico con la rievocazione storica dei giochi dei gladiatori che fu poi replicata per molte stagioni a venire.

Nel 2007 il Ministero delle Infrastrutture da notizia del finanziamento di 348.096,16 euro concessi per la risistemazione dell’arena e degli spazi circostanti

Un’azione finalizzata principalmente alla conservazione della struttura monumentale dell’Anfiteatro, attraverso interventi mirati di pulitura e consolidamento e alla sistemazione delle pertinenze.

L’Anfiteatro dunque ha visto nuova luce e nuova rinascita, sono stati fatti dei lavori importanti durante l’amministrazione a guida centrodestra

Prima di tutto è stato attuato un completo decespugliamento e diserbo dell’intera area archeologica; sono stati effettuati, inoltre, una serie di scavi nei punti indicati dalla Direzione Lavori, in modo da scoprire le strutture antiche e nascoste. Le opere di consolidamento sono state incentrate nella risarcitura, con materiali idonei, delle lesioni riscontrate e nell’integrazione delle parti perdute, sostituendole con elementi realizzati in materiale idoneo, che ben si accorda con il contesto monumentale. E’ stato realizzato un cappellotto di protezione nella parte superiore dell’arena, in modo da impedire l’apparizione di organismi vegetali e l’infiltrazione di acqua meteorica, che viene
invece convogliata in un sistema di raccolta e di diffusione. L’anfiteatro, infine, è stato dotato di camminamenti protetti, per indirizzare il flusso dei visitatori direttamente negli spazi archeologici sicuri. Attraverso una presenza costante di una associazione che dia lavoro ai giovani, questa ricchezza può essere messa a sistema.

Un po’ di storia

L’Anfiteatro Albano fu realizzato dalle maestranze della II legione Partica che venne stanziata sul territorio nel 202 d.C. dall’Imperatore Settimio Severo. Poteva contenere circa 16 mila persone. Intorno al XI sec. d.C. nel III fornice fu ricavato un oratorio cimiteriale cristiano nell’abside affrescata erano raffigurati i Santi Stefano, Lorenzo, Nicola, Pancrazio ed un anonimo papa. Nelle pareti dello stesso fornice e in altri vicini si ricavarono loculi per sepolture. L’Anfiteatro di Albano Laziale in scritti, cartografie, incisioni e disegni antichi è stato spesso chiamato il “piccolo Colosseo”.

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Asl Roma 6, emodinamica h24 in rete emergenza cardiologia regione

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Marchitelli: “Una prova tangibile che il nostro percorso è lastricato di azioni concrete”

Rocca: “Un passo verso un futuro più sicuro per tutti gli abitanti”

L’Azienda sanitaria locale Roma 6 entra così nella Rete regionale emergenza cardiologica e l’Ospedale dei Castelli assicurerà “un livello eccellente di assistenza sanitaria”. Lo rende noto la Asl Roma 6.

“Oggi è una giornata storica per la nostra grande comunità e per l’Asl Roma 6: finalmente, dopo tre anni, entriamo ufficialmente a far parte della rete dell’emergenza cardiologica regionale. Di fatto, riusciremo a salvare sempre più vite”, ha dichiarato il commissario della Asl Roma 6, Francesco Marchitelli.

Per il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca: “Questo servizio non solo salva vite durante le emergenze cardiovascolari, ma migliora anche la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie croniche e ottimizza l’uso delle risorse sanitarie disponibili. È un investimento nel benessere e nella sicurezza della comunità del territorio della Asl Roma 6, un passo verso un futuro più sicuro per tutti i suoi abitanti”.

Secondo il commissario Marchitelli, «questa è una prova tangibile che il nostro percorso è lastricato di azioni concrete: è l’esempio più calzante del cambio di paradigma, dell’umanizzazione delle cure e del benessere organizzativo.

Parole, a cui seguono i fatti. Le emergenze cardiovascolari, come gli infarti miocardici e gli ictus ischemici, possono colpire in qualsiasi momento, senza preavviso. L’attivazione del servizio di emodinamica 24 ore su 24 consente di rispondere prontamente a queste situazioni critiche, fornendo diagnosi e trattamenti tempestivi. La rapidità d’intervento è spesso determinante per la sopravvivenza e il recupero ottimale dei pazienti colpiti da tali condizioni”.

“Con l’attivazione di questo servizio la comunità del vasto territorio che va dai Castelli Romani al litorale, potrà accedere più facilmente alle cure dell’infarto senza dover essere trasferita in un’altra Azienda sanitaria locale romana.

Fino ad ora, infatti, gli infarti sono stati curati nella nostra Emodinamica nelle 12 ore diurne, ma adesso si potrà accedere alle cure anche nelle ore notturne. Attivare il servizio di emodinamica 24 ore su 24 non è solo una risposta alle esigenze immediate della popolazione, ma anche un investimento nel futuro della salute. Prevenire e trattare tempestivamente le malattie cardiovascolari riduce il carico sulla sanità pubblica a lungo termine e migliora la salute generale dei cittadini», ha affermato il direttore sanitario della Asl Roma 6, Vincenzo Carlo La Regina, che si è complimentato con «tutti i medici, gli operatori sanitari e gli amministrativi per aver permesso di raggiungere questo eccellente risultato.

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Velletri, truffano anziana signora: arrestata una 42enne e denunciata la complice

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VELLETRI (RM) – Il sette marzo scorso, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Velletri
A Velletri è stata arrestata una donna di 42 anni e denunciato una sua complice 41enne, poiché gravemente indiziate del reato di truffa in concorso, ai danni di una signora di 74 anni di Velletri.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Velletri nel corso di un servizio perlustrativo del territorio, insospettiti dall’atteggiamento delle due donne, entrambe residenti a Napoli, già note alle forze dell’ordine, hanno deciso di sottoporle ad un controllo d’iniziativa che ha permesso di trovarle in possesso della somma di circa 5.000 euro in contanti e diversi gioielli in oro.
Ragion per cui, i militari a seguito degli ulteriori accertamenti svolti, hanno raccolto elementi indiziari che hanno consentito di collegare quanto rinvenuto ad una truffa commessa, alcuni minuti prima a poca distanza dalla località del controllo, in danno di una donna 74enne.
In particolare, l’anziana signora in sede di denuncia ha raccontato di essere stata contattata sul telefono fisso da una donna la quale, spacciandosi per fantomatico “Carabiniere”, la informava che, di lì a breve, si sarebbe presentata a casa una sua incaricata per ritirare denaro e preziosi necessari al pagamento di spese legali collegate ad un fantomatico incidente stradale in cui era rimasta coinvolta la figlia della vittima. Carpita al telefono la fiducia dell’anziana, una donna ha raggiunto l’abitazione e si è fatta consegnare il denaro ed i gioielli che la vittima, preoccupata per la figlia, aveva già accuratamente preparato.
Per questo motivo, la 42enne, riconosciuta dalla vittima, è stata arrestata. Il Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto e, con il patteggiamento, condannato la donna a un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa) con una multa di euro 600 e l’immediata restituzione alla vittima della refurtiva sequestrata. Mentre la 41enne è stata denunciata a piede libero.



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Asl Roma 6, apre un nuovo ambulatorio per la gestione delle patologie cardiovascolari nelle persone affette da malattia renale cronica

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A partire dal prossimo 19 Marzo 2024, presso l’ambulatorio della UOC di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale dei Castelli, sarà aperto un nuovo ambulatorio per la gestione delle patologie cardiovascolari in pazienti affetti da Malattia Renale Cronica. Il servizio, unico nel suo genere nell’ambito del territorio nazionale per quanto riguarda la nefrologia, si propone di garantire anche ai pazienti con funzione renale compromessa la possibilità di usufruire di terapie di secondo e terzo livello per la cura di patologie cardiovascolari quali l’ipercolesterolemia (in quei pazienti intolleranti alla terapia di prima linea) e lo scompenso cardiaco, nonché di ottimizzare terapie croniche come, ad esempio, quelle riguardanti il trattamento con farmaci anticoagulanti diretti per la prevenzione delle complicanze tromboemboliche della fibrillazione atriale.
“Quest’attività ambulatoriale si propone – spiega il Dott. Luca Di Lullo, Direttore della UOC di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda USL Roma 6 – di fornire uno strumento per la gestione terapeutica di patologie croniche di natura cardiovascolare in quei pazienti per i quali la compromissione della funzione renale può creare degli ostacoli alla prescrizione da parte dei Colleghi di altre specialità. I suddetti Colleghi, infatti, potranno ora richiedere, qualora lo desiderino, una visita nefrologica ad hoc e saremo noi Nefrologi ad interfacciarci con loro per stabilire i più corretti regimi di terapia per una popolazione di pazienti particolarmente fragile”.
La richiesta di appuntamento dovrà avvenire tramite RECUP per le prime visite (impegnativa a cura dei Colleghi specialisti in Medicina Interna, Cardiologia ovvero Nefrologia) e con percorso interno per quanto concerne le visite di controllo.



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