Albano Laziale: Tuona Silvestroni sulla mancanza del piano di Protezione civile per gestire i fenomeni catastrofici naturali

Red. Politica

ALBANO LAZIALE –  Ai Castelli Romani, nell'elenco regionale dei Comuni provvisti di un piano di Protezione civile per gestire i fenomeni catastrofici naturali mancano all'appello le città di Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo,  Colonna, Genzano, Lanuvio, Lariano, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi e Rocca Priora. Nel caso di Colonna il sindaco ha fatto sapere che "per un mero disguido tecnico, tale Piano non è stato inviato al Dipartimento della Regione Lazio, così come necessario, affinché anche il Comune di Colonna comparisse nell’elenco dei Comuni dotati di Piano di Emergenza Comunale" aggiungendo che l'amministrazione comunale ha quindi provveduto subito all'invio al Dipartimento della Regione Lazio di riferimento.

 

Investire sulla prevenzione “E’ necessario per evitare le vittime e i danni dei terremoti investire sulla prevenzione e costruire edifici e case antisismiche, un concetto molto semplice, che chiunque può affermare ma nessuno se ne preoccupa fino a che arriva una tragedia.  Non è troppo chiedere a chi governa, che lo faccia avendo come priorità la salvaguardia dei cittadini, del territorio e dell’arte”.-  dichiara Silvestroni portavoce provinciale di Fratelli d’Italia che continua: “al di là dei fronti politici se il sindaco non ha pregiudizi e non ha parrocchiette, se è consapevole che la prevenzione non ha colori politici ne maggioranze,  siamo disponibili a dare il nostro contributo per realizzare un vero piano di prevenzione. Innanzitutto bisogna partire da un dato e capire che la metà delle scuole e gli altri edifici pubblici italiani sono costruiti senza requisiti edilizi in grado di resistere a un evento di medio livello, come quello accaduto ad Amatrice, non c’è bisogno di ricordare che  il territorio di Albano così come tutti i Castelli Romani sono da sempre un area ad alto rischio sismico”.


La proposta di Silvestroni: “Gli adeguamenti antisismici si devono programmare e realizzare, partendo dagli edifici pubblici e in particolare dalle scuole ma senza escludere le abitazioni private, per questo proporremo insieme a Edemondo Segrella e Terra Nostra con Federica Nobilio-  una interrogazione con l’obiettivo finale di rendere obbligatoria una riqualificazione urbana, magari concedendo sgravi o contributi. Può sembrare una spesa, ma nel medio-lungo periodo sarebbe un investimento”.
conclude il capo gruppo FDI: “L’auspicio è quello  che il Consiglio Comunale senza istituire inutili commissioni, per vedere di chi è stata la colpa di ieri e continuare a guardare al passato, vada avanti e dia un indirizzo chiaro agli uffici competenti e metta risorse economiche in grado di far partire  un piano di prevenzione efficace. Vediamo se chi parla di buona politica è capace anche di farla.