ALBANO: PARCHEGGI VAMPIRI, I CITTADINI SI RIBELLANO

di Federica Nobilio

Albano Laziale (RM) – La maggioranza di centro-sinistra tira dritto senza ascoltare i cittadini e punta ancora sul caro-parcheggi. Il salasso resta invariato: abbonamenti per residenti e commercianti dal costo faraonico, invasione di strisce blu e provvedimento attuato solo ad Albano-centro e non a Cecchina e Pavona. L’ultimo strappo si è consumato lunedì 16 dicembre, nel corso del burrascoso Consiglio comunale in cui la Petizione del Comitato spontaneo “Comune in Rosso, Parcheggi Blu e Cittadini al Verde” – sottoscritta, ad oggi, da quasi 2000 persone – è giunta fin dentro l’aula consiliare di Palazzo Savelli.
Chiara e netta la richiesta dei cittadini e cittadine di Albano: annullamento immediato della delibera n. 122 del 5 luglio 2013, che istituisce il caro-parcheggi – con abbonamenti per residenti e commercianti per parcheggiare su striscia blu, dal costo senza pari in Italia ed in Europa – e apertura di un tavolo pubblico di discussione e confronto.
Proprio la petizione dei cittadini che, tra l’altro, ancora non ha ricevuto alcuna risposta ufficiale o ufficiosa da parte del sindaco (e della Giunta comunale) nonché della competente Commissione Consiliare.
Tant’è che è giunta sotto forma di Mozione sino alla discussione in aula, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, solo grazie alla collaborazione del consigliere Massimo Maggi, che ha prestato il suo aiuto per accelerare i tempi della discussione, che altrimenti si sarebbero allungati.
Resta il fatto che alla faccia della trasparenza, della discontinuità e della partecipazione, promessa nel corso dell’ultima campagna elettorale, l’attuale maggioranza di centro-sinistra, al governo del paese da quasi quattro anni ha votato compatta contro la Petizione dei cittadini.
Il salasso, quindi, resta invariato: abbonamenti dal costo faraonico, invasione di strisce blu e provvedimento attuato solo ad Albano-centro e non a Cecchina e Pavona.
A votare, per alzata di mano, ed a prendersi tutta la responsabilità politica del caso sono stati, in modo particolare: il sindaco Nicola Marini, il Presidente del Consiglio Massimiliano Borelli e i consiglieri: Salvatore Tedone, Vincenzo Guarino, Alessio Colini, Gabriele Sepio, Adriano Venditti, Roberto Peduzzi, Domenico Di Tuccio, Marco Guglielmo, Vincenzo Santoro, Vincenzo Rovere, Aleardo Mollica, Aldo Oroccini, Remo Giorgi e Umberto Gambucci.

La contestatissima delibera n. 122 del 5 luglio 2013, quindi, resterà valida ed efficace. Ed attuata, del tutto impropriamente, solo ad Albano-centro, e non pure a Cecchina e Pavona, dove le strisce blu avrebbero dovuto dilagare in egual misura, determinando così non pochi problemi, soprattutto nel periodo festivo, ai residenti e commercianti coinvolti.
La protesta dei cittadini e la relativa raccolta firme andrà avanti ancora nelle prossime settimane, fino a quando la delibera non verrà annullata. E fino a quando questa Amministrazione comunale non avrà, finalmente, il coraggio di affrontare, faccia a faccia, i cittadini e cittadine che pretende di rappresentare.