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Roma

ALBANO: SOTTO SHOCK LA RAGAZZA DERUBATA E MOLESTATA A VILLA DORIA

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Tempo di lettura 2 minuti Il giallo s'infittisce alla ricerca dei due aggressori del treno Roma – Albano

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di Chiara Rai

Un terribile incubo: derubata, molestata e denudata in pieno centro nella villa comunale Doria ad Albano Laziale dopo essere stata precedentemente seguita sul treno. Quello di sabato è stato un incubo per una ventenne di origine siciliane che è stata seguita e anche malmenata da due uomini di colore.

I due non sono stati ancora presi e nella cittadina sale la paura che gli stupratori del treno colpiscano ancora.

Tutto è iniziato in viaggio per Albano, dove vivono i parenti della gione. lei viaggia da sola, i due la notano su un vagone del treno che da Roma Termini porta ad Abano. Non appena la vedono iniziano dapprima a ridere, poi ad offenderla con parole molto pesanti e offensive. Lei capisce subito che sono dei poco di buono e cambia vagone, si sente spaventata con gli occhi addosso di due sconosciuti poco raccomandabili. Meno di un ora e da Roma si è nel centro di Albano. La ragazza, che ha passato minuti di paura e pensa di essersi liberata degli scocciatori, scende e sfortunatamente si accorge che i due non l’hanno affatto persa di vista. Affretta il passo e i balordi la seguono. Arriva quasi a piazza Mazzini, sono le 22 di sera e nonostante sia sabato, dato il maltempo, non gira quasi nessuno. Uno dei due si guarda intorno per vedere se il momento buono per aggredire la vittima, a quel punto prendono la ragazza per i capelli e le strappano la borsetta, poi la trascinano nel parco. La ragazza sente il cuore saltarle fuori dal petto, è spaventatissima, uno dei due molestatori la blocca e l’altro le tira giù slip e pantaloni. Le danno qualche pugno in faccia, la malmenano, lei tenta di divincolarsi e si storce la caviglia. Strilla con tutto il fiato disponibile nei polmoni, urla come mai avrebbe pensato di fare e dei passanti si accorgono delle sue urla. A quel punto gli aggressori scappano, lasciandola nuda nella villa comunale, in stato di shock e con il sangue e le ecchimosi per il corpo.

Immediato l’arrivo dell’autoambulanza che ha trasportato la giovane al vicino ospedale San Giuseppe della cittadina castellana. Da questo momento in poi inizia il giallo sul quale stanno investigando gli agenti del commissariato di Albano diretti da Massimo Fiore assieme agli investigatori della Polizia Ferroviaria.

Per ora la giovane non riesce a ricordare i dettagli dei suoi aguzzini ma gli inquirenti hanno già fatto un sommario identikit e stanno scandagliando palmo, palmo il territorio. I due sono scappati a piedi ma hanno fatto perdere le loro tracce. Al momento sono state acquisite le immagini delle telecamere delle due stazioni Termini e Albano per tentare di dare un volto ai molestatori. Nelle prossime ore la ragazza sarà dinuovo ascoltata dagli inquirenti. Purtroppo se i due fossero stati sorpresi per tempo la ragazza non avrebbe subito tale shock. Le forze dell’ordine meno di cinque anni fa sono riusciti a beccare in flagrante un molestatore in procinto di stuprare una giovane ragazza. Si trattava di un romeno che non è riuscito a consumare la violenza tante erano le urla della guiovane che ha attirato l’attenzione dei carabinieri in pattugliamento.

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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