Aldo Moro, le Brigate Rosse e la fine di un’epoca

ROMA – Il rapimento di Aldo Moro fu il tentativo delle Brigate Rosse di diventare un potere alternativo allo Stato, di interloquire con le istituzioni su un piano paritario.

Valerio Morucci, uno dei componenti del commando che rapi’ Moro ha dichiarato: “ Lo Stato continuava a considerarci dei terroristi, noi invece eravamo politici che avevano scelto di fare politica con le armi.”

Contrariamente alle aspettative dei terroristi lo Stato non trattò e scelse questa linea per due ordini di motivi: il primo era scongiurare il pericolo di legittimare le Brigate Rosse, il secondo era impedire il compromesso storico che Moro era fermamente intenzionato a siglare con il PCI.

A ciò si aggiungeva che Aldo Moro era sgradito a molti: i comunisti puri lo consideravano un traditore che avrebbe inglobato il PCI nella DC a vantaggio di quest’ultima; la destra lo detestava per il suo comportamento compiacente con Gheddafi quando il colonnello aveva espulso gli italiani dalla Libia e perché con la sua teoria delle “convergenze parallele” avrebbe portato i comunisti al governo.

Lo Stato non trattò, Moro venne ucciso e le Brigate Rosse, assassinandolo, decretarono la loro fine. Per la verità non sarebbero sopravvissute neanche se lo avessero liberato. Il tentativo di affermarsi come forza politica sullo scenario italiano era fallito e al tribunale del popolo non restava che abbandonare l’idea che attraverso la lotta armata si potesse prendere il potere. Di quegli anni di sangue restano vittime sacrificate in nome della rivoluzione per liberazione dallo Stato imperialista- capitalista, ex terroristi mai pentiti, ancora increduli che lo Stato non si sia piegato alla trattativa: “Noi liberiamo uno dei tuoi, tu liberi i nostri”, tante ombre sul caso Moro e molti dubbi intorno agli appoggi e alle connivenze su cui poterono contare i brigatisti rossi: chi li finanziava, chi li addestrava e li proteggeva.

Il 9 maggio 1978 in via Caetani terminò un’epoca e portò via con se’ il coprifuoco che aveva imposto nelle grandi città. Poi il mondo cambio’: arrivarono il riflusso, Margareth Tatcher, Ronald Reagan e gli scintillanti anni 80.

Susanna Donatella Campione