ALITALIA E AMS: LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DIFENDONO IL CONTRATTO DI SERVIZIO

di Alessandro Ranieri
Roma
– Le Organizzazioni sindacali FILT CGIL, FIT CISL, Uiltrasporti e UGL Trasporto aereo tornano a far sentire la loro voce con un appello indirizzato al Ministro dello Sviluppo Economico, al Presidente e all’Assessore al Lavoro della Regione Lazio, ma principalmente al Patron di Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo, in ordine alla vicenda di Alitalia Maintenance Systems. Questa importante azienda di manutenzione e revisione di motori aeronautici, nata nel 2003 da una costola di Alitalia, è purtroppo fallita il 30 settembre scorso, a seguito di una serie di vicende che hanno avuto inizio dalla crisi e dalle traversie dell’azienda madre, Alitalia.

Dopo numerosi sit in e proteste da parte dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali si è registrato l’interessamento delle Istituzioni, in primis il Ministero dello Sviluppo Economico e della Regione Lazio, che si stanno adoperando per reperire un nuovo investitore che salvi la produzione e i posti di lavoro e che hanno reso possibile l’attivazione degli indispensabili ammortizzatori sociali per il 240 dipendenti dell’azienda. Per far questo, però, rilevano i sindacati con un comunicato congiunto uscito il 26 gennaio, è necessario che Alitalia non invii ad aziende estere i motori da revisionare, onde consentire al nuovo soggetto industriale di continuare l’attività finora svolta, cosa del resto assicurata da Montezemolo in occasione di un suo recente intervento sull’argomento. Quanto sopra anche considerati i notevoli benefici finora ottenuti prima da Alitalia LAI e poi da Alitalia CAI, che dovrebbero almeno in parte, adoperandosi per mantenere in vita l’azienda di revisione e manutenzione motoristica, di interesse strategico per Alitalia, data la sua collocazione storica nell’Aeroporto di Fiumicino. Per il nuovo investitore è, infatti,  essenziale poter contare sulle commesse di Alitalia, sia su quelle future, ma anche su quelle costituite dai motori attualmente in hangar e che necessitano di revisione, si attende pertanto una risposta positiva di Alitalia, magari con la mediazione e il coinvolgimento della Regione e del Ministero.