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Cronaca

ALLARME IGIENICO – SANITARIA: CARCASSE DI ANIMALI CON MUFFA DESTINATE ALLE TAVOLE DEGLI ITALIANI

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Tempo di lettura 2 minuti I Nas hanno ispezionato stabilimenti di produzione e vendita alimentare, sequestrando 18 tonnellate di alimenti scaduti

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 che avendo denominazione DOP può essere prodotto solo nel Comune omonimo. A Pescara una macellazione clandestina di agnelli privi di bollo sanitario e ha rinvenuto carcasse di animali attinte da muffe che, opportunamente ripulite e sezionate, sarebbero arrivate sulle tavole degli italiani

di Cinzia Marchegiani

 

Foggia, Asti, Pescara,Salerno e Napoli, sono le città dove nelle ultime due settimane, i Carabinieri dei Nas hanno ispezionato stabilimenti di produzione e vendita alimentare, sequestrando 18 tonnellate di alimenti scaduti, in cattive condizioni igienico-sanitarie e privi di tracciabilità. Un bollettino spaventoso che fa emergere quanto di poco sano e genuino gli italiani metto sulle loro tavole e nello stomaco. 


NAS DI FOGGIA ha rinvenuto e sequestrato, in una industria dolciaria della Capitanata, 10 tonnellate di materie prime (farine, margarina, ingredienti per dolici, aromi fruttati, granella di nocciola, sciroppi, caramello) utilizzate per la produzione di coni e cialde per gelati, scaduti di validità anche da sette anni, nonché prodotti dolciari pronti per la vendita, detenute all’interno di locali in evidente stato di degrado, con sporco diffuso che ricopriva anche i macchinari e le attrezzature per la produzione. I militari hanno accertato all’interno del sito produttivo la presenza di volatili ed escrementi di animali sul pavimento. Il titolare dell’industria dolciaria, un uomo di 52 anni del posto, è stato denunciato ed è stata disposta l’immediata sospensione della produzione


NAS DI ALESSANDRIA ha scoperto ad Asti un laboratorio di panificazione che produceva illecitamente per la successiva vendita “pane di Altamura” DOP (denominazione d’origine protetta) che, secondo il disciplinare, può essere prodotto solo ed esclusivamente nel Comune di Altamura con l’impiego di farine di semola rimacinate ottenute da speciali varietà di grano duro coltivato nei territori dei comuni della Murgia barese; (Altamura, Gravina di Bari, Poggiorsioni, Minervino Murge e Spinazzola)

NAS DI PESCARA ha sequestro 3 tonnellate di alimenti di origine animale nel corso dei controlli a quattordici “auto-negozi” itineranti che stazionano nei mercati delle principali città abruzzesi, contestando decine di sanzioni per mancata tracciabilità degli alimenti e per scarse condizioni igieniche e strutturali. In un mercato della provincia di Teramo, i militari hanno sequestrato un “camion–negozio” che presentava i piani di appoggio per carni, salumi e formaggi arrugginiti e dello sporco talmente diffuso tra gli scaffali e le attrezzature che ricopriva vistosamente anche gli alimenti. La ruggine aveva raggiunto persino il registratore di cassa e le monete metalliche che si trovavano all’interno. Durante i controlli alle macellerie e agli stabilimenti di lavorazione carni, il NAS di Pescara è intervenuto su una macellazione clandestina di agnelli privi di bollo sanitario e ha rinvenuto carcasse di animali attinte da muffe che, opportunamente ripulite e sezionate, sarebbero arrivate sulle tavole degli italiani

 

NAS DI SALERNO ha sequestrato, all’interno di un container posto nel cortile antistante una comunità alloggio del salernitano, 1,5 tonnellate di pasta alimentare e oltre 1000 confezioni da litro di latte prive di tracciabilità nonché 1200 lattine di bibite con data di scadenza ampiamente superata

 

NAS DI NAPOLI nel corso di un controllo ad un laboratorio di lavorazione carni del napoletano, ha sequestrato oltre una tonnellata di strutto alimentare e salumi stagionati privi di tracciabilità e chiuso un locale per l’affumicatura degli insaccati carente dei requisiti igienico e strutturali.

Oltre alla sofidsticazioni di alimenti con marchio DOP, gli alimenti sequestrati erano pericolosi per la salute del consumatore che ignaro avrebbe pagato a caro prezzo cibo conservato con scarse condizioni igienico e sanitari che la stessa legge obbliga di rispettare.  

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Andria, blitz nei negozi e ristoranti: boom di “lavoratori in nero”

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Numerosi i controlli effettuati dai militari dell’Arma a diversi esercizi commerciali bar e ristoranti nel centro di Andria dove sono state rilevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di circa 20.000 euro.
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Andria, coadiuvati da personale del Nucleo
Ispettorato del Lavoro eseguivano delle attività ispettive in alcuni ristoranti del comune di
Andria dove venivano riscontrate diverse violazioni del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro,
entrato in vigore nel 2008, che costituisce indubbiamente il principale riferimento legislativo sul tema della sicurezza dei lavoratori.
Gli articoli contestati sono diversi e riguardano principalmente l’omessa sorveglianza sanitaria e la formazione dei lavoratori nonché la presenza di alcuni lavoratori senza relativo contratto, i cosiddetti “lavoratori in nero”, privi della tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie
professionali.
Sono state elevate sanzioni amministrative e ammende pari a circa 20.000 euro e nel contesto
ispettivo veniva applicato anche il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale a seguito degli accertamenti dei lavoratori irregolari e gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro.
Continueranno nei prossimi giorni i controlli da parte dei militari in tutta la Provincia BAT al
fine di ridurre, soprattutto con l’inizio della stagione estiva, il fenomeno del lavoro a nero.

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Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

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I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Settimo Milanese, tenta di violentare due minorenni : in manette un 22enne

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A Settimo Milanese, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in esecuzione ad una ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un ventiduenne di nazionalità ecuadoriana, ritenuto responsabile del reato di tentata violenza sessuale ai danni di due minori, una classe 2010 e l’altra 2012, entrambe residenti in quel centro.

La misura scaturisce dall’attività investigativa, avviata dalla Stazione di Settimo Milanese nel mese di gennaio del 2023, che ha consentito di ricostruire in maniera dettagliata due distinti episodi avvenuti rispettivamente il 30 gennaio 2023 ed il 19 febbraio 2024 e che hanno visto quali vittime le due ragazze.

Dalle indagini condotte si è accertato che la prima vittima, mentre stava passeggiando con il proprio cane, veniva pedinata dall’uomo che dopo averla raggiunta all’interno dello stabile condominiale in cui la stessa vive, la avvicinava in prossimità dell’ascensore ed improvvisamente iniziava a stringerla a sé con la forza. In tale circostanza solo la pronta reazione della ragazza che riusciva a divincolarsi dalla presa riusciva ad interrompere il proposito delittuoso dell’uomo.

Nel secondo caso gli accertamenti investigativi espletati hanno consentito di appurare che lo stesso soggetto, con un’azione criminale pressoché identica, aveva avvicinato un’altra ragazza minore all’uscita da scuola, pedinandola fino all’ingresso del condominio in cui la stessa abita e dopo essere salito con quest’ultima all’interno dell’ascensore, all’apertura delle porte l’uomo, con una mossa repentina, la afferrava per il maglione tentando di tirarla verso di sé. Anche in questo caso la pronta reazione della minore, che riusciva a guadagnare la fuga, aveva consentito di evitare ulteriori conseguenze.

L’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.

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