AMATRICE, COMUNE SUL PIEDE DI GUERRA: NO OSPEDALE, NO REGIONE LAZIO.

di Alberto De Marchis

Amatrice (RI) – Venti di guerra ad Amatrice dove l’amministrazione di Sergio Pirozzi ha indetto un Consiglio comunale straordinario per il prossimo mercoledì 20 agosto 2014 finalizzato ad autorizzare la proposta di referendum da sottoporre alla cittadinanza al fine di uscire dalla Regione lazio. Il primo cittadino spiega che basterà il sì dei due terzi del Consiglio “poi saranno i cittadini a decidere dove andare”, ma è del tutto probabile che la scelta ricadrà sul vicino Abruzzo. 

“Abbiamo percorso tutte le strade – dichiara il sindaco di Amatrice – abbiamo dialogato con tutti, con la Regione lazio e con la Asl, ma se la situazione rimane questa non ci fermeremo e andremo altrove. Anche Amatrice vuole la clausola di salvaguardia prevista dall’emanando decreto che, così come è stato proposto, ci penalizzerà trasformando il nostro ospedale in casa della salute, a differenza di quelli di Monterotondo, Bracciano e Subiaco considerati disagiati”.

“Una regione che considera presidio ospedaliero in ‘area disagiata’ quello di Monterotondo, Bracciano, Subiaco e non quello di Amatrice non ci rappresenta più! – Prosegue Pirozzi – Ora basta, noi ce ne andiamo! Siete tutti invitati a partecipare al Consiglio comunale in sessione straordinaria il giorno 20 agosto 2014, alle ore 21, presso il centro culturale s. Giuseppe. All’ordine del giorno: indizione di referendum consultivo per uscire dalla Regione lazio”

La vicenda 

Il Commissario alla sanità laziale Nicola Zingaretti, avrebbe deciso che il Presidio Ospedaliero Grifoni diventerà Casa della Salute in quanto allo stesso non è stato riconosciuto lo ‘status’ di ‘presidio di area disagiata’. Mentre nella  bozza di decreto tale ‘status’ è stato invece riconosciuto ai presidi di Monterotondo, Subiaco e Bracciano.

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