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AMATRICE, TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE TRADIZIONI E TIPICITA' LOCALI: PRESENTATO IL MARCHIO DE.CO

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Tempo di lettura 2 minuti Il Comune, che sarà titolare del marchio pubblico della De.c.o., potrà concederne l’uso a privati nel rispetto di un disciplinare di produzione e definendo un sistema di controlli e verifiche.

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Redazione
Amatrice (RI) – Nel pomeriggio di domenica 27 luglio è stato presentato alla cittadinanza il marchio della De.Co. (Denominazione Comunale) del Comune di Amatrice. Il disegno grafico del marchio riporta ad un antico emblema della città di Amatrice, una citazione della moneta del XIV secolo nota come “Fidelis Amatrix”.
Il consigliere Federico Capriotti, che ha realizzato il bozzetto del marchio De.Co., spiega che ‘’è stato scelto di rappresentare il retro della moneta di Amatrice in quanto contenente lo stemma della città ed il motto distintivo. Il colore dorato è stato scelto per ricordare le antiche monete e per dare un’aurea di preziosità al marchio.’’
Entra così ufficialmente in campo l’iniziativa voluta fortemente dal Sindaco Sergio Pirozzi per la tutela e la valorizzazione delle attività agro alimentari e delle tradizioni amatriciane.

Lo strumento della Denominazione Comunale nasce a seguito della legge n. 142/90, che consente ai Comuni la facoltà di disciplinare, nell’ambito dei principi sul decentramento amministrativo, in materia di valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali che risultano presenti nelle diverse realtà territoriali.
La De.Co. quindi non è un marchio di qualità, ma è la carta d’identità di un prodotto, di una ricetta, di un sapore e ne certifica l’origine storico-geografica. Un’origine grazie alla quale è resa riconoscibile esattamente e con immediatezza l’identità, la tipicità, la tradizione alimentare connessa ad un prodotto, quale elemento distintivo ed unico di un’area geografica.

Il Comune di Amatrice, attraverso la DE.CO. si pone anche l'obiettivo di dare visibilità all'opera di tutti quei piccoli e piccolissimi produttori, e ai loro prodotti che, a motivo della collocazione  geografica svantaggiata e ai conseguenti maggiori costi di produzione, non sono sufficientemente conosciuti dal grande pubblico e neanche presenti nel segmento di mercato cd. di nicchia.

Il Comune di Amatrice si appresta a registrare il suo marchio De.Co. quale ‘marchio collettivo pubblico’ presso l’Ufficio Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico. Il Comune, che sarà titolare del marchio pubblico della De.c.o., potrà concederne l’uso a privati nel rispetto di un disciplinare di produzione e definendo un sistema di controlli e verifiche.

Con la presentazione del marchio si raggiunge il primo step dell’iter che porterà a breve Amatrice all’interno del circuito virtuoso dei comuni De.C.O.: infatti è prevista per il mese di agosto prossimo l’approvazione del Regolamento e la nomina della Commissione di esperti per iniziare così a vagliare le prime proposte che perverranno da cittadini e imprese.
 

Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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