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Frosinone

ANAGNI, LOTTA ALLA PEDOFILIA: AL VIA DUE INIZIATIVE CON ROBERTA BRUZZONE

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Tempo di lettura 2 minuti Dati alla mano, ad oggi proprio i più giovani passano buona parte del loro tempo in Rete, tra computer e smartphone

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di Giuseppa Gluglielmino

Anagni (FR) – La Caramella Buona Onlus, associazione che festeggerà proprio nel 2015 i 18 anni di attività nella lotta alla pedofilia e che conta circa 30 mila sostenitori a livello nazionale, il 14 gennaio organizzerà ad Anagni (Fr) una giornata di informazione, sensibilizzazione e prevenzione sul tema con due importanti iniziative che avranno come portavoce la dott.ssa Roberta Bruzzone, nota criminologa, vice Presidente dell’Associazione. L’esigenza di questo evento nasce dalla collaborazione della Onlus con la Banca Credito Cooperativo di Anagni in virtù della reale necessità di garantire una corretta informazione e conoscenza dei pericoli del web da parte dei minori.

Dati alla mano, ad oggi proprio i più giovani passano buona parte del loro tempo in Rete, tra computer e smartphone. Il 63,5% degli italiani utilizza internet e l’80% sono giovani di età compresa tra i 14 e i 29 anni (Fonte: 48° Rapporto Censis) : un ragazzo su tre è sempre connesso, uno su quattro afferma di aver incontrato una persona conosciuta sul web, uno su quattro confessa di aver preso in giro qualcuno condividendo contenuti imbarazzanti su di lui. La giornata è suddivisa in due momenti cruciali: il primo, durante la mattina, si concretizzerà con una vera e propria lezione tenuta dalla dott.ssa Roberta Bruzzone a 500 ragazzi delle scuole secondarie di Anagni presso il Pala BancAnagni, dal tema “Internet e minori: a lezione con Roberta Bruzzone!”. La manifestazione prenderà il via dopo i saluti istituzionali di rito del Presidente dell’associazione La Caramella Buona Onlus il dott. Roberto Mirabile e del Presidente del Credito Cooperativo di Anagni dott. Stefano Marzioli che con il suo sostegno ed appoggio ha reso possibile il concretizzarsi di questa manifestazione. L’incontro è dedicato ai giovani affinchè siano al corrente delle minacce che possono incontrare navigando nel web e siano messi nella condizione di potersi difendere in caso di adescamenti online e di pericoli spesso più vicini e concreti di quanto si possa pensare.

Il secondo fondamentale momento di aggregazione e di informazione sarà nel pomeriggio, dalle 16,30 alle 19,00, con un incontro tra la dott.ssa Roberta Bruzzone e la cittadinanza anagnina, gli operatori sociali, la polizia locale, le associazioni, gli insegnanti e tutti coloro che sono interessati a partecipare, presso la Sala della Ragione del Palazzo Comunale dal tema “Pedofilia : fenomeno mondiale dalle origini locali”. Moderatore dell’evento il giornalista Massimo Sbardella. La dott.ssa Bruzzone argomenterà sul fenomeno della pedofilia fornendo dati e riferimenti specifici, tracciando un profilo del sex offender e delineando misure cautelative e repressive al riguardo. A fine intervento seguiranno eventuali domande e l’incontro si concluderà con il rilascio della Certificazione Etica alla Banca Credito Cooperativo di Anagni come riconoscimento d’eccellenza per l’impegno profuso a favore dell’Infanzia. “La Caramella Buona Onlus – afferma Mirabile – organizza giornate di formazione, sensibilizzazione e prevenzione, come quella di Anagni, per fornire regole basilari e validi strumenti ai ragazzi per navigare sicuri e consapevoli e agli adulti per stimolare i più giovani a capire il valore educativo della rete. Una rete non certo da condannare in toto ma senza dubbio da controllare per evitare di cadere in trappole come adescamenti, informazioni false, cyberbullismo, essendo il web un luogo virtuale in cui le persone possono, più o meno generosamente, condividere le loro vite, senza pensare, specie se in giovane età, a porre le dovute restrizioni e cautele. Siamo soddisfatti di questo sodalizio con il Credito Cooperativo di Anagni avviato con un’azione subito concreta ed estremamente utile per l’intera cittadinanza”.
 

Cronaca

Frosinone, armi e droga negli appartamenti dell’Ater: in manette 2 cittadini albanesi

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Nei giorni scorsi i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frosinone, diretti dal Tenente Massimo Petrosino, hanno effettuato un’altra operazione all’interno degli appartamenti dell’Ater abusivamente occupati da soggetti stranieri, dopo quella già compiuta nel novembre scorso.
Nel pomeriggio di giovedì, i Carabinieri del Radiomobile di Frosinone, impegnati nei controlli di routine al Casermone, hanno visto due persone affacciate al balcone di un appartamento che avrebbe dovuto essere vuoto e hanno deciso di capire cosa stesse succedendo. Prima che potessero raggiungere l’appartamento, tuttavia, i due si sono dati alla fuga, aiutati dalle telecamere piazzate in punti strategici, che hanno consentito loro di visionare e anticipare i movimenti dei militari.
Ai Carabinieri non è rimasto che dividersi: una squadra è andata a caccia dei due fuggitivi mentre un’altra è rimasta a presidiare l’appartamento, alla ricerca di eventuali complici o di elementi utili all’identificazione dei due soggetti. Lo sforzo congiunto ha dato in breve i suoi frutti: i due soggetti intravisti poco prima al balcone sono stati bloccati dai militari mentre tentavano di allontanarsi dal Casermone, intanto che all’interno dell’abitazione veniva trovato il passaporto di uno di loro.
I Carabinieri hanno quindi proceduto ad effettuare un’approfondita perquisizione dell’appartamento da cui erano scappati i due uomini, rivelatisi essere due albanesi, rinvenendo due coltelli a serramanico e una pistola semiautomatica con matricola abrasa pronta all’uso, considerato che aveva già caricato il colpo in canna ed erano presenti altri 7 colpi nel caricatore. In una scatola della libreria sono stati recuperati altre 10 cartucce di calibro diverso, destinate ad un’altra arma.
L’appartamento fungeva da vera e propria base di spaccio, considerato che al suo interno sono state rinvenute 3 dosi di cocaina, circa 10 grammi di hashish suddivisi in 3 pezzi e materiale vario per il confezionamento delle singole dosi.
La perquisizione è stata poi estesa ad un altro alloggio che i due soggetti hanno rivelato di avere in uso, scovando ulteriore materiale utilizzato per la preparazione degli stupefacenti.
I militari hanno proceduto pertanto all’arresto dei due stranieri che, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti al carcere di Frosinone, ove sono rimasti anche dopo la convalida dell’arresto.

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Cronaca

Atina, stalker aggredisce i carabinieri: arrestato 33enne

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Arrestato un 33enne di Atina, in provincia di Frosinone. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per stalking e per resistenza a pubblico ufficiale. A eseguire l’ordine di arresto i militari della locale Stazione dei Carabinieri.
Il 33enne, già colpito da ammonimento del Questore di Frosinone per atteggiamenti persecutori nei confronti di una donna con cui ha avuto una relazione affettiva, non accettando la fine della loro storia si è presentato alla porta della sua abitazione e ha reiterato le molestie. La Donna, spaventata, ha immediatamente chiamato i carabinieri ma lui, alla loro vista, per evitare il controllo, li ha aggrediti colpendoli ripetutamente ma i militari sono riusciti a immobilizzarlo.
L’uomo è stato quindi assicurato alla giustizia e sottoposto agli arresti domiciliari, ora dovrà rispondere del proprio comportamento dinanzi al Tribunale di Cassino.

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Cronaca

Aeronautica Militare, Rossi (Lega): “Sul 72° Stormo la partita non è ancora chiusa”

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L’europarlamentare della Lega ha incontrato il Capo di Stato maggiore della Difesa
 
 
“La partita del 72° Stormo non è ancora chiusa. Sullo spostamento della scuola di volo ancora non è detta l’ultima parola”.  L’onorevole Maria Veronica Rossi, deputato della Lega al Parlamento europeo, ha incontrato, nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, il capo di stato maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, per parlare della scuola di volo per elicotteristi e del 72° Stormo, che dovrebbero essere spostati da Frosinone a Viterbo.
 
“Ho avuto un incontro con il Capo di Stato Maggiore Giuseppe Cavo Dragone per discutere della necessità che la Scuola di Volo dell’Aeronautica Militare e il 72° Stormo Scuola Elicotteristi a Frosinone rimangano intatti, respingendo la proposta di trasferimento all’Aeroporto di Viterbo. L’ufficiale ha mostrato grande sensibilità verso il problema e si è dimostrato disponibile ad analizzare la questione e a valutare tutte le criticità di un trasferimento che tutto è tranne che virtuoso, economico e strategico per le nostre forze armate.
 
È cruciale proteggere la storica realtà del 72° Stormo dell’Aeronautica militare da un trasferimento privo di logica dal territorio ciociaro. Nel 2020, il Ministro della Difesa Guerini avallò questa decisione, mirando a presunti risparmi, ma ora appare anacronistico e decontestualizzato rispetto agli attuali scenari bellici e alla geopolitica europea” ha detto l’onorevole Rossi.
 
“Nessuno – ha proseguito Rossi – ha ancora fornito, ad oggi, uno straccio di motivazione valida e inoppugnabile per giustificare la decisione di trasferire la scuola di volo da Frosinone a Viterbo. Le motivazioni sono tecniche? Falso, perché Frosinone rispetto a Viterbo offre condizioni di addestramento per i piloti  mille volte migliori. Le motivazioni sono logistiche?  Falso, perché Frosinone è collegata con il resto del mondo un milione di volte meglio rispetto a Viterbo. Le motivazioni sono legate alla struttura militare? Falso, perché a Frosinone c’è già tutto quello che serve per una scuola di volo interforze, basterebbero investimenti decisamente minimi per adeguare l’aeroporto alle mutate esigenze, mentre a Viterbo c’è poco o niente di quello che realmente serve. E poi, se Viterbo un giorno dovesse ospitare il terzo scalo civile del Lazio, come si farebbe a conciliare l’attività addestrativa militare con il traffico civile in uno spazio  aereo abbastanza saturo come quello di Viterbo. Quindi, mi chiedo a questo punto: qual è la vera volontà che c’è dietro questa  illogica decisione di trasferimento del 72° Stormo da Frosinone alla Tuscia? Qui non stiamo parlando solamente di “politica” militare, ma anche del destino di centinaia di famiglie e dell’eventuale depauperamento economico di un territorio, la Ciociaria, che già da anni sta soffrendo per un processo di deindustrializzazione che ha eroso ricchezza economica e sociale”.
 
“L’impegno richiede il coinvolgimento di associazioni, società civile e settore produttivo, nonché azioni politiche ed istituzionali a ogni livello per annullare il provvedimento di trasferimento del 72° Stormo e della Scuola Elicotteristi da Frosinone a Viterbo. La mozione, proposta nei consigli comunali della provincia, mira a rafforzare ulteriormente questa causa di fondamentale importanza. Servono iniziative concrete e non chiacchiere o inutili comunicati stampa come hanno fatto altri, perché, al di là di tutto, la cosa che mi ha maggiormente amareggiato è che, ad oggi, sono stata l’unica rappresentante istituzionale del nostro territorio ad essersi confrontata direttamente con lo Stato maggiore della Difesa su questo tema. Questi sono fatti, mentre, ripeto, altri si sono solo limitati a comunicati stampa. Comunque, l’importante è aver capito che nulla è ancora perduto, e finché rimarrò in carica nell’Europarlamento profonderò ogni impegno per scongiurare lo spostamento da Frosinone a Viterbo del 72° Stormo e della scuola di volo per elicotteristi” ha concluso l’onorevole Rossi.
 
Privo di virus.www.avast.com

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