Andria, bracciante agricolo con la passione per i lingotti: sequestrati beni per 2 milioni di euro
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Tempo di lettura 2minutiRicco grazie ad una rapina a due furgoni porta valori. Dichiarava un reddito di poche migliaia di euro l’anno, ma in realtà, viveva con i suoi familiari nello sfarzo e nel lusso
ANDRIA – I Carabinieri della Compagnia di Andria hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro beni emesso dal Tribunale di Trani – Ufficio Misure di Prevenzione nei confronti di un bracciante agricolo che dichiarava un reddito di poche migliaia di euro l’anno, ma in realtà, viveva con i suoi familiari nello sfarzo e nel lusso. L’attività d’ indagine che ha portato a questo risultato, è stata condotta dai militari su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Bari. I beni erano stati accumulati grazie alle illecite e fruttuose attività del pregiudicato AGRESTI Antonio, 45enne di Andria, attualmente in carcere perché ritenuto responsabile di alcune spettacolari rapine.
L’Agresti risulta infatti condannato, con sentenza divenuta irrevocabile nel maggio scorso dal Tribunale di Como, alla pena di 20 anni di reclusione per una rapina consumata a Turate (CO) sull’autostrada A9. Quella rapina, particolarmente eclatante, fu effettuata sul tratto autostradale in direzione Milano-Como da un gruppo di uomini travisati che, armati di "kalashnikov", fucili a pompa e pistole, avevano assaltato due furgoni porta valori, impossessandosi della somma di un milione e mezzo in contanti, di due quintali e mezzo in “lingotti”, per un valore di quasi 10 milioni di euro e di nove colli contenenti oreficeria varia, per un valore di oltre mezzo milione di euro.
Della passione per l’oro in lingotti da parte dell’Agresti, d’altronde, si era avuto modo di accorgersene anche ad Andria, allorché, nell’agosto 2013, le Forze dell’Ordine, nel corso di una perquisizione effettuata presso la sua abitazione avevano rinvenuto, all’interno del vano ascensore, un lingotto d’oro del peso di oltre 6 chili per un valore commerciale di 200mila euro. Si trattava della stessa abitazione che oggi i Carabinieri hanno posto sotto sequestro su disposizione del Tribunale di Trani.
I beni, sequestrati senza facoltà d’uso poichè accumulati con attività illecite, si compongono di una villa di lusso, 3 fondi rustici sui quali insistono altrettanti uliveti condotti con le più evolute tecnologie a sostegno dell’agricoltura (impianti di irrigazione e di raccolta dei frutti avanzati), una autovettura, un motociclo, nonché cinque conti correnti in saldo attivo, del valore complessivo di circa due milioni di euro. All’interno della villa non mancano le comodità e lo sfarzo. Oltre ad un elegante ascensore interno, infatti, non mancano una vasca idromassaggio, un letto a baldacchino e persino un copri water rosso di pelle imbottita e tempestata di sfavillanti pietre decorative.