Angela Celentano, cugina interrogata dal Pm. Il legale della famiglia: "La ragazza ha dato tutti i chiarimenti possibili"

 
di Angelo Barraco – Paolino Canzoneri
 
 
TORRE ANNUNZIATA (NA) – In questi giorni si è tornato a parlare della piccola Angela Celentano, bambina di soli 3 anni scomparsa misteriosamente il 10 agosto 1996 dal Monte Faito  mentre si trovava in gita con la famiglia. I quotidiani nazionali hanno riportano la notizia di ulteriori approfondimenti investigativi  in merito alla vicenda da parte del Pm della Procura di Torre Annunziata, Sergio Raimondi, che ha deciso di ascoltare come persona informata sui fatti Rosa Celentano, la cugina di Angela e figlia del fratello del Signor Catello Celentano, padre della piccola Angela. Rosa Celentano  oggi ha 34 anni ma all’epoca dei fatti ne  aveva  tredici  e secondo quanto riportano da diversi quotidiani, raccontò di aver sognato, il giorno prima della scomparsa, che Angela spariva nel bosco.  E’ stata interrogata per oltre tre ore ma sul contenuto dell’interrogatorio vige il massimo riserbo. La volontà degli inquirenti è sicuramente quella di approfondire tutti i passaggi chiave che hanno preceduto il momento della scomparsa di Angela  attraverso quelle dichiarazioni e testimonianze che all’epoca non furono sufficientemente valutare anche alla luce delle novità emerse sul fronte investigativo negli ultimi anni e lo sviluppo continuo di  tecniche d’indagine che consente analisi e approfondimenti su vari fronti. Le novità relative al sogno di Rosa Celentano hanno sollevato un polverone mediatico su una vicenda che da tanti, troppi anni è in attesa di risposte concrete.
 
Noi de L’Osservatore D’Italia abbiamo parlato con l’Avvocato Luigi Ferrandino, legale dei genitori di Angela Celentano e ci ha spiegato che “va precisato che la ragazza ha riferito che non si tratta di un sogno ma lei raccontava la favoletta di cappuccetto rosso ad Angela il giorno precedente all’evento, sostituendo cappuccetto ad Angela quindi diceva ‘Angela va a portare il cestino alla nonna, arriva il lupo e se la prende’”. Quindi non era un sogno “No, lei lo ha chiarito. In quella circostanza lei, rivolta alla zia qualche minuto dopo, disse ‘zia Maria ma tu t’immagini se domani si pigliano ad Angela?”.  L’Avvocato aggiunge “questa battuta di una bambina non fu presa in considerazione in quel momento dai familiari, successivamente –passati un paio d’anni dalla scomparsa di Angela- qualcuno ha raccontato ai Carabinieri questo episodio a cui è stato dato un significato oltre quello che era il fatto reale”. In merito alla convocazione in Procura di Rosa ha precisato “la Procura su pressione della famiglia attraverso me riesce ad ottenere che il Ministro Orlando si interessi personalmente della storia. Il Ministro Orlando fa pressione sui Magistrati e dice di fare tutto il possibile per trovare questa ragazza, per cui uno dei passaggi fondamentali è quello di ricostruire tutti i momenti precedenti, in costanza e successivi alla scomparsa di Angela e quindi hanno ripreso tutte le carte dell’indagine di allora e alla luce delle nuove esperienze e delle nuove tecnologie stanno rivalutando tutte le testimonianze e riascoltando tutti i testimoni fondamentali, stanno rivedendo filmati, carte ecc… compreso quella di Rosa Celentano”. L’Avvocato ha precisato inoltre che “La ragazza ha dato tutti i chiarimenti possibili, ha collaborato quanto più poteva”. Abbiamo chiesto all’Avvocato come procedono gli approfondimenti in merito alla pista messicana e su Celeste Ruiz e ci ha riferito “il Procuratore ha riferito che la pista non è chiusa, che l’indagine è in corso e che loro non molleranno finché non si raggiungerà un risultato, qualunque esso sia non molleranno. Ci hanno detto che c’è una squadra in Messico che sta lavorando”. 
 
Uno dei misteri più fitti e tristi degli anni 90 è quello che coinvolge una pacifica e religiosa famiglia di Vico Equense, un comune della penisola sorrentina posta tra il golfo di Napoli, i monti Lattari e il golfo di Salerno. E' sabato 10 Agosto, una giornata calda fortemente soleggiata e ideale per trascorrerla insieme agli amici della comunità Evangelica nel vicino monte Faito facilmente raggiungibile e classica meta per scampagnate e pic-nic. I bimbi delle famiglie del gruppo di amici non stanno nella pelle dalla gioia, è una delle occasioni più belle per giocare e divertirsi nella loro età di spensieratezza e di felicità perenne. In una zona boscosa del monte c'è chi immortala con una telecamera quei momenti di gioia e di congregazione del gruppo festoso di quaranta amici fra adulti e bambini che corrono qua e là sempre con l'occhio vigile dei genitori. Poco dopo le 13 circa Renato, bimbo di 11 anni percorre un breve tratto di strada boscosa per andare a riporre il pallone da gioco nella macchina del padre, crede forse d'essere da solo ma di li a breve si accorge che  Angela, una bimba di soli tre anni figlia della famiglia Celentano lo segue silente a piedi a poca distanza. Undici anni bastano forse per impensierire Renato che invita Angela a tornare subito indietro dagli altri e a non seguirlo ma la bambina non lo ascolta e continua a seguirla fino a che il sentiero si fa più impervio e si intreccia con altri sentieri. Facile perdersi ma Renato ha una età che lo rende più consapevole e più capace ad orientarsi e dopo aver riposto il pallone nella macchina del padre ritorna sui suoi passi ma non vede più Angela. Non passa molto tempo e l'assenza di Angela impensierisce genitori e amici che cominciano a cercarla nelle vicinanze chiamandola a voce ma purtroppo senza risposta. Angela Celentano sparisce lasciando dietro se angoscia e tormento diventando cosi uno dei misteri dell'Italia della seconda metà degli anni 90. Come una tragica prassi da quel momento in poi testimonianze contrastanti e confuse anche dei bambini infittiscono il mistero e le riprese video putroppo non mostrano anomalie o dettagli rilevanti. Una angoscia perenne che prosegue per molti anni di silenzio e di sofferenza per i coniugi Celentano che mai si sono arresi neanche per un attimo. Sofferenza interrotta da una fievole speranza iniziata nel maggio del 2010 dove una giovane ragazza messicana Celeste Ruiz inizia ad intraprendere una corrispondenza tramite invio e ricezione di mail con la famiglia Celentano in cui lei assicura d'essere Angela. Una foto inviata in allegato ad una mail lascia attoniti e perplessi i genitori e l'Italia intera perchè la rassomiglianza è piuttosto evidente e il volto della giovane Celeste sembra proprio avere tutti i connotati del volto della piccola Angela. Le mail e il contatto sembrano infittirsi ma non mancano di suscitare confusione e incredulità in una Italia che si divide fra chi crede che quella ragazza sia in realtà Angela e chi invece reputa possa essere l'ennesimo buco nell'acqua. Il governo messicano a questo punto interviene fissando una grossa ricompensa di circa 80mila euro in pesos per coloro che riusciranno a fornire dettagli e informazioni veramente utili per individuare la ragazza. Un contatto e una speranza che scalda il cuore dei coniugi Celentano che credono nella ragazza fomentati dall'esito positivo del Ris ed esperti vari che non trovano tracce di manomissioni nella foto della ragazza inviata da Celeste Ruiz. Anche l'avvocato Luigi Ferrandino crede fermamente che la ragazza non sia assolutamente una mitomane ma è pur vero che Celeste non rivela mai espressamente dove la si possa trovare e non spiega mai perchè non sia in grado di tornare e spesso lo scambio di mail tende a interrompersi bruscamente per certi periodi per poi riprendere nuovamente. Una linea diretta fra i due paesi in merito al caso Celentano è attivo ed intenso oramai da anni.