ANGUILLARA: ACQUA, SOLDI PUBBLICI E STRONATI. PERCHÉ LA TARIFFA È RADDOPPIATA?

di Ivan Galea
Anguillara (RM)
– Torniamo a parlare di quello che fu il raddoppio della tariffa relativa la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto di potabilizzazione dell'acqua di Ponton dell'Elce ad Anguillara. Lo scorso 10 luglio su queste colonne abbiamo infatti evidenziato il fatto che la tariffa iniziale concordata contrattualmente a novembre del 2014  tra l'allora amministrazione comunale a guida del sindaco Francesco Pizzorno e la società Gruppo Zilio SpA  era di euro 0,083 per ogni metro cubo di acqua potabilizzata per poi diventare addirittura il doppio pari a euro 0,165 a dicembre del 2015.

 

18 mila euro in bilancio prima e dopo Mettevamo quindi in evidenza il fatto che la nuova gestione comunale di Anguillara targata 5 stelle, lo scorso 30 giugno 2016, non rinnovava il contratto per la manutenzione dell'impianto al Gruppo Zilio SpA ma lo affidava, a partire dal 1 luglio fino al 30 settembre 2016, ad una nuova società, la Cullighan Italiana S.p.A., che aveva offerto il corrispettivo di euro 0,160 per ogni metro cubo di acqua trattata, facendo ottenere un risparmio di 5 centesimi rispetto la tariffa raddoppiata a dicembre 2015 di euro 0,165. Un risparmio minimo derivato dal cambio di ditta da parte della nuova amministrazione comunale. Questo in sintesi il senso di quanto riportato nell'articolo dello scorso 10 luglio, dove si intendeva sottolineare il fatto che sotto Pizzorno erano stati inseriti 18mila euro in bilancio con una tariffa per la manutenzione impianto di euro 0,165 mc/acqua e con Anselmo erano stati confermati in bilancio sempre 18mila euro con una tariffa di 0,160 mc/acqua con una nuova ditta. Tra l'altro, quindi, non si comprende la necessità di cambiare ditta, da parte della nuova amministrazione, considerando il fatto che l'importo preventivato nelle casse comunali resta identico.  


La non risposta di Stronati
L'ex assessore all'ambiente Enrico Stronati interveniva quindi sull'argomento dichiarando che: "Le tariffe idriche sono ferme al 2009, tutti gli investimenti fatti per fornirvi di acqua potabile, e non avvelenata e cancerogena come vi è stata fornita dal 2001 al 2013, sono stati caricati sul bilancio comunale e non scaricati sulla tariffa. Quanto riportato nell'articolo è del tutto fuorviante, fornisce una visione distorta della realtà ma soprattutto crea una cortina protettiva per distogliere lo sguardo da altro? Mah! Vi do un consiglio, prendete le bollette idriche del 2010 e confrontatele con quelle di oggi (al netto dei metri cubi consumati ovviamente, confrontate le tariffe). Poi rivalutate quanto riportato nell'articolo". L'ex assessore Stronati, si è limitato quindi ad affermare che quanto riportato nell'articolo in questione benché con atti alla mano – nel quale abbiamo allegato i documenti comprovanti quanto scritto – non corrispondesse a verità, oltre a dichiarare in maniera del tutto gratuita che l'articolo fosse "fuorviante". Forse se Stronati si fosse posto in maniera costruttiva o per dirla alla Crozza "pacatamente e democraticamente" avesse argomentato la questione del raddoppio tariffa dimostrando la presunta infondatezza di quanto riportato nei contratti e determine del Comune di Anguillara, quindi illuminando del suo sapere tutti noi poveri mortali, la questione si sarebbe chiarita con beneficio di trasparenza e informazione per tutti i lettori. E Invece no. L'ex assessore ha preferito entrare a gamba tesa sull'argomento e da bravo politico quale è ha spostato l'attenzione su altri lidi: la tariffa idrica invariata dal 2009, le bollette dell'acqua del 2010 identiche a quelle di oggi, sostenendo la tesi che gli investimenti fatti per rendere l'acqua potabile fossero stati caricati sul bilancio comunale e non scaricati sulla tariffa e su quest'ultima affermazione apprendiamo da Stronati che il bilancio comunale non produce effetti per l'intera comunità. E infine dichiarando che il tutto era stato fatto per fornire acqua potabile e non avvelenata e cancerogena come invece era avvenuto per 12 anni riferendosi al periodo regresso 2001/2013. Apprendendo quindi da Stronati che dal 2001 al 2013 era stata fornita acqua avvelenata e cancerogena e reputando di una gravità estrema tale affermazione, pervenuta poi da un ex amministratore per giunta assessore all'ambiente, abbiamo sollevato la questione in un nuovo articolo.

La domanda Vogliamo quindi riportare l'attenzione su quello che era l'interrogativo iniziale: Perché la tariffa concordata tra il Comune e la Zilio nel 2014 dopo solo un anno è raddoppiata? Se la tariffa per la manutenzione ordinaria e straordinaria fosse rimasta al corrispettivo di euro 0,083 probabilmente in bilancio sarebbero bastati 9 mila euro anziché i 18 mila e probabilmente anche i pentastellati avrebbero mantenuto l'appalto con la Zilio confermando in bilancio l'importo di 9 mila euro. Basta rispondere pacatamente e democraticamente … in fondo non costa nulla.