ANGUILLARA: ARRIVA STRISCIA E MONTA LA… BUFALA!

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di Silvio Rossi

Anguillara Sabazia (RM) – "Una vigliaccata, e una scorrettezza inaudita". Così Salvatore e Bernardino Scrivieri, titolari dell’azienda agricola “Mastro Checco” di Anguillara, hanno definito il servizio mandato in onda su Striscia la Notizia lo scorso 20 febbraio.
“Ci sono tutta una serie d’inesattezze, anzi, oserei chiamarle falsità, che il giornalista ha detto, infischiandosene del lavoro di persone perbene. Il servizio è una grande montatura fatta apposta per mettere in cattiva luce il sottoscritto.
Gli animali che vengono mostrati sul video, che pascolano vicino ai copertoni non sono i miei, ma del mio vicino. Noi abbiamo pecore, cavalli e mucche che non sono nel servizio, pascolano su terreni controllati, e sono alimentati bene. Il locale mostrato, che viene detto è quello dove viene munto il latte, non è affatto come è descritto. Noi abbiamo una sala latte, dove facciamo la produzione, che loro non hanno neanche visitato.

Infine hanno mostrato una pecora malata, che era isolata dalle altre, proprio per salvaguardare lei e il resto del gregge, ma hanno fatto credere che fosse la normalità”.


Il titolare ci ha confermato come il 9 febbraio alcuni Ufficiali del Comando dei Carabinieri per la tutela della salute – Nucleo antisofisticazioni e sanità di Roma – unitamente a personale dell’ASL RM F Servizi Veterinari, hanno proceduto a effettuare un’ispezione igienico sanitaria e una verifica delle condizioni di benessere degli animali presso l'allevamento e le relative pertinenze, affermando testualmente " i bovini, caprini ed equidi sono stabulati all'interno di tre strutture adibite a ricoveri, mentre i suini, vengono custoditi in struttura di cemento, parzialmente coperta da agenti atmosferici, ricavata all'interno di una vasca da insilato; gli ovini sono tenuti allo stato brado; dette strutture presentavano fondo in cemento con lettiera in paglia che al momento del sopralluogo si presentava asciutta e priva di accumuli di letame, nelle parti coperte; le stesse dispongono di acqua e foraggio; non sono stati rinvenuti animali legati, né vitelli all'interno delle gabbie singole; gli animali si presentano in discreto stato nutrizionale e non presentano ferite o altri segni di maltrattamento né indicatori di stress".


A quanto si può concludere, qualcuno che forse non gradisce la presenza degli Scrivieri, una persona “vicina”, prima ha provato a metterli in difficoltà mandandogli un controllo dei Carabinieri, quando ha visto che l’azienda non aveva problemi di sorta, ha pensato bene di affidare l’incarico a chi, con meno scrupoli, non ha esitato a costruire una “verità diversa” per fare qualche punto di audience in più (è risaputo che raccontare di un’azienda che funziona, è meno redditivo che denunciare una schifezza, anche se finta).
“Stiamo valutando la possibilità di intraprendere azioni a nostra tutela – ci dice Salvatore – perché non è possibile, per un servizio che racconta falsità, rovinare intere famiglie”.