ANGUILLARA: BASTA POCO CHE CE VO’

di Emanuel Galea

Anguillara (RM) – Non vorrei sembrasse la solita critica sterile. Nello stesso tempo non vorrei neanche s’intendesse uno dei soliti discorsi buonisti. Niente di tutto ciò. Desidero portare sotto i riflettori degli amministratori e di noi genitori fatti, tempi e luoghi che riguardano la nostra cittadina.

Il mio non è il solito polpettone estivo ironizzando sulla mancata apertura della piscina comunale. Non intendo ritornare sull’argomento e non voglio parlare dei finanziamenti che il nostro Comune ha ricevuto  per la sua costruzione. Non sprecherò un'altra parola sul finanziamento che ha avuto per la copertura. E’ mio fermo  proponimento non ritornare sul solito discorso che l’assessore ogni anno, regolarmente annuncia l’apertura, l’inaugurazione. Ormai ho perso ogni speranza, anche perché noto con dispiacere che ai cittadini di Anguillara, di quella piscina non importa proprio niente. Perché dovrebbero? Che vada a rotoli ! Che vada in rovina! Tanto, sono soldi di tutti, non sono solo soldi miei!

Non scrivo per chiedere notizie del “grande cinema” che fu salutato come un evento dell’anno,  momento di svago per chi non può allontanarsi per andare a Roma per vedere un film. Non faccio alcuna domanda. E’ chiuso, anzi non è stato mai aperto. Mettiamoci una pietra sopra. Tanto la polvere ci  si posa sopra senza chiederci permesso.

Se qualcuno pensasse che intenda ritornare sulla faccenda del Museo Neolitico, chiuso e mai aperto, ha fatto i conti sbagliati. Del resto l’Assessore alla Cultura fa benissimo a disinteressarsi di questo museo. La gente, gli istituti scolastici, le associazioni, l’Assessore al Turismo, a tutti sembra che di questa branca della cultura non interessi nulla.

Se qualcuno dovesse pensare che scrivo per parlare dello stato pietoso del manto stradale oppure per domandare del perché i tanti sbandierati lavori di Via Anguillarese: due rotatorie, marciapiedi, asfaltatura per tutto il tratto fino al passaggio al livello sono fermi, se qualcuno dovesse credere  che scrivo riguardo questi lavori incompleti, rimarrà male. Non chiedo niente. Sono iniziate le piogge.E sabato scorso l’Anguillarese era allagata e non si vedeva dove c'erano le buche e dove non. Eppure, di questo non voglio più occuparmi.

Sono consapevole della situazione di  “cassa” del nostro Comune  e non intendo chiedere l’impossibile.

Scrivo per far sentire la voce degli abitanti che ogni notte vengono privati del loro diritto a poter riposare in silenzio e con tranquillità. Questo è lo scopo “primo”. Uno sparuto gruppo di ragazzi/ragazze, non avendo altro da fare fino a notte inoltrata, va in giro a fare schiamazzi e anche qualche danno alla proprietà, bene della collettività.  E’ una cellula di microcriminalità in embrione e se non fermata in tempo, un domani darà dispiacere sia ai propri genitori che alla collettività. Nessuno pretende che le Forze dell’Ordine, Carabinieri oppure i Vigili, siano sempre a loro seguito per monitorare le loro marachelle. Non si può, ragionevolmente credere, però, che il gruppo sia ignoto alle Autorità locali. Abitualmente stanzia in Largo Baden Powell, davanti alla chiese Regina Pacis e alla Stazione Ferroviaria.

Basta poco che ce vò. Un paio di telecamere collegate con la stazione dei Carabinieri. Spero non ci si metta in mezzo la solita tiritera della privacy. In mezzo ci sta il diritto del cittadino al riposo notturno, la messa in sicurezza del bene della collettività e prevenire che da cella in embrione,  fra non molto, le Autorità si troveranno a dover contrastare cose più serie.

Chi ha tempo non aspetti tempo. Basta poco che ce vò.