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Anguillara, Bianchini (Pd): “La mania di protagonismo grillina scaricata sui minori con difficoltà e sulle famiglie con disabili”

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Quasi 30 mila euro del bilancio comunale e la concessione gratuita di un proprio immobile per attivare un servizio già esistente e presente a breve distanza – presso l’ospedale di Bracciano – meglio collegato ed aperto da oltre due anni con fondi ASL.

“Il tutto mentre si tagliano servizi sociali, storici ed essenziali per la mancanza di 10 mila euro di fondi! – commenta il capogruppo Pd in Consiglio comunale Silvio Bianchini – Ormai è noto a chiunque, – prosegue Bianchini – l’Amministrazione Anselmo distrugge tutto ciò che tocca, così, per tener fede a questa sua inclinazione distruttiva, ha approvato l’apertura di un centro antiviolenza a Colle Sabazio – evidentemente nella convinzione di essere nel giusto – e, al contempo, ha tagliato i servizi per i minori e riducendo le ore di assistenza per le famiglie con disabili gravi. Sia chiaro, nessuno può essere contrario, di per sé, alle iniziative che si occupano di temi e problematiche assolutamente prioritarie e i Centri Antiviolenza sono i luoghi deputati alla trattazione di tali temi. Ci chiediamo – però – perché in un contesto di risorse particolarmente limitate da eliminare e ridurre – per motivi meramente economici – servizi altrettanto utili (se non essenziali) si sia deciso di dirottare quasi 30.000,00 euro di fondi comunali per aprire uno sportello già attivo e presente sul territorio a poca distanza?
Scelte del genere esigono di essere motivate e circostanziate, ci chiediamo allora se alla base di tale scelta ci sia stato – da parte della Amministrazione comunale – uno studio tracciabile per valutare se effettivamente ci fosse un’utenza tale da comprovare un sovraccarico dello sportello antiviolenza aperto dalla ASL nel 2016 presso l’ospedale di Bracciano. E semmai suddetto studio esistesse, è emersa una situazione così emergenziale da giustificare il taglio degli altri altrettanto importanti ed essenziali servizi per dirottarne le somme sul Centro Antiviolenza? L’assenza dei necessari approfondimenti – che dovrebbe essere, peraltro, realizzato in collaborazione con la ASL – comporterebbe una scelta gravemente pregiudizievole, soprattutto per tutte le famiglie con componenti con gravi disabilità le quali si sono viste ridurre le ore di assistenza meramente per motivi economici. Perché è palese che in mancanza di una valida giustificazione aver “arbitrariamente deciso” di utilizzare 29.700,00 euro (somma interamente a carico della spesa corrente del Comune di Anguillara) per il Centro Antiviolenza ha comportato la riduzione dei servizi sociali per i minori e le famiglie con disabilità.
Rigettiamo sin da ora la prevedibile replica che, immaginiamo, l’Amministrazione diffonderà per distrarre l’attenzione dal tema accusandoci di “essere contro i centri antiviolenza”. Così non è, ma poco ci interessa l’opinione di chi ha dimostrato di non essere all’altezza del compito di amministrare una città ponendo in essere decisioni sempre in contrasto con i bisogni della comunità. Riteniamo, al contrario, che l’argomento sia così importante e delicato da dover essere affrontato senza alcuna paura. Noi non siamo contro la presenza sul territorio di centri che tutelino le persone che hanno subito violenze. Noi, invece, siamo contro gli sprechi e le duplicazioni ingiustificate soprattutto se fatte a discapito di famiglie già portatrici di gravi e drammatiche sofferenze. Qualora, poi, dovesse risultare che l’apertura di tale centro non fosse stata preventivamente motivata da uno studio propedeutico svolto in concerto con la ASL, trasmetteremo le carte alla Corte dei Conti onde far si che la Magistratura contabile verifichi la congruità dell’operazione e stabilisca se sia stato generato un danno erariale alle casse pubbliche. Per far luce su tale problematica – prosegue il capogruppo PD Silvio Bianchini – ho presentato una interrogazione scritta, con annessa richiesta di accesso agli atti, sia presso gli uffici comunali che presso quelli della ASL. Una volta letti valuteremo come procedere”.

Stronati: “Una cortina di fumo che oscura l’iter seguito”

Anche Enrico Stronati (Rete dei Cittadini) sottolinea “In tutta questa vicenda, come generalmente accade con i paladini della trasparenza, c’è una cortina di fumo che oscura l’iter seguito. Si è deciso di tagliare degli importanti servizi che da molti anni sono un flebile supporto a chi ne ha bisogno, aprendone un altro senza alcun confronto né con i cittadini né con le famiglie effettivamente e drammaticamente interessate”.

Porcelli: “Pretendiamo che sia fatta piena luce su tale vicenda”


“Ancora una volta l’Amministrazione grillina dimostra di essere sempre più distante dai proclami pre-elettorali – dichiara Camilla Porcelli del circolo Art. 1 di Anguillara – a riguardo pretendiamo che sia fatta piena luce su tale vicenda è doveroso nei confronti di chi già si trova in grave difficoltà. Facciamo nostre tutte le preoccupazioni delle famiglie dei disabili gravi e vogliamo rassicurare i cittadini che vigileremo sottolineando che la tutela delle persone svantaggiate non si fa con operazioni “propagandistiche” di questo genere, tagliando servizi essenziali solo per “inaugurare” sportelli già esistenti.”

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Ponzano Romano, “caso del canile lager”: il GIP archivia il procedimento verso il titolare

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Il GIP di Rieti ha archiviato la vicenda che ha visto il titolare di un castello del 1200 con diversi ettari di tenuta a Ponzano Romano finire indagato per il reato previsto dall’articolo 727 del Codice Penale, ovvero di “abbandono di animali”

Una vicenda iniziata due anni fa quando venne diramata la notizia del sequestro di un “canile lager” con 110 husky maltrattati. Il titolare, un uomo di 45 anni, finì quindi indagato per maltrattamento di animali.

Vista la richiesta di archiviazione depositata dal PM – si legge sul decreto di archiviazione – ritenuto, conformemente a quanto sostenuto dal PM, che non è possibile sostenere l’accusa in dibattimento, in quanto: lo stato in cui si trovavano gli animali al momento del controllo non è imputabile al comportamento dell’indagato momentaneamente assente per motivi di salute.

Il 45enne, infatti, al momento del controllo si trovava ricoverato, già da una settimana, al policlinico.

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Palestrina, 48enne ferito per un debito non pagato: arrestate due persone

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I Carabinieri della Compagnia di Palestrina hanno arrestato due cittadini italiani, di 60 e 65 anni, gravemente indiziati dei reati di estorsione, usura, porto abusivo di arma e lesioni personali aggravate in concorso.

Le indagini dei militari sono scattate lo scorso mese di febbraio, dopo che un 48enne di Palestrina era stato attinto con un’arma da taglio alla gamba sinistra, nella frazione di Carchitti.

La certosina attività investigativa, coordinata dalla Procura di Tivoli e condotta dai Carabinieri della Stazione di Palestrina e dal Nucleo Operativo di Compagnia, anche grazie all’utilizzo di mezzi tecnici, ha consentito di far luce sulle cause del ferimento; è emerso infatti che il movente dell’aggressione sarebbe riconducibile ad un prestito di 5.000 euro elargito dall’indagato alla vittima nel novembre 2022, somma che doveva essere restituita ad un tasso d’interesse pari al 400%; il debito infatti, poi non onorato, sarebbe lievitato a 21.000 euro già nel successivo dicembre 2022.

I due indagati, attese le inottemperanze del 48enne, avrebbero poi deciso ritorsioni nei suoi riguardi, ferendolo con un coltello durante un incontro avvenuto a febbraio.

Anche dopo il grave episodio, così come emerso dalle indagini dei Carabinieri, gli indagati avrebbero continuato a mantenere contatti con la vittima con plurimi tentativi finalizzati ad indurla a saldare il debito.

Gli elementi raccolti durante le indagini hanno consentito al PM della Procura di Tivoli di chiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale, l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari per entrambi gli indagati, con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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Bracciano, potenziati i servizi dell’ospedale Padre Pio

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Il direttore generale Cristina Matranga: “Questi spazi daranno un volto nuovo e un’assistenza migliore alla comunità tutta”

Importante opera di restyling per l’ospedale Padre Pio di Bracciano. Potenziata la capacità di ricezione e cura per diverse aree del nosocomio grazie alle quali è stato innalzato lo standard qualitativo.

Un momento importante per il Padre Pio, che ha visto il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e l’assessore alle politiche sociali della Regione Lazio, Massimiliano Maselli, presenziare all’inaugurazione al fianco del direttore generale della Asl Roma 4, Cristina Matranga.

“L’ospedale “Padre Pio” di Bracciano, attraverso la riqualificazione di questi spazi può aumentare la capacità ricettiva e migliorare gli standard di qualità offerti. Inoltre, anche alla luce dei progetti di Pnrr di prossima attivazione, il presidio ospedaliero si candida a svolgere, in maniera sempre più rilevante, un ruolo centrale nella rete ospedale- territorio in favore della popolazione del Distretto 3 e non solo. Ringrazio il Presidente Rocca e l’assessore Maselli per la sensibilità dimostrata verso questo territorio e per aver partecipato all’inaugurazione di questi spazi che daranno un volto nuovo e un’assistenza migliore alla comunità tutta”, ha affermato il direttore generale della ASL Roma 4 Cristina Matranga.

“Importanti inaugurazioni oggi all’ospedale Padre Pio di Bracciano: dall’ampliamento del reparto di Oncologia, ai nuovi spazi per la Fisioterapia, alla ristrutturazione, con relativo ampliamento, del Pronto Soccorso, fino all’entrata in servizio della nuova Tac e del nuovo mammografo. Sono notizie che accolgo con estremo favore perchè da ex consigliere regionale vedo giungere a compimento progetti di rilancio messi in cantiere da tempo e figli di una progettazione che negli anni passati abbiamo fortemente voluto per rilanciare un polo sanitario che avevamo ereditato sull’orlo della chiusura. Guardando indietro e vedendo il lavoro che è stato fatto, penso si possa essere soddisfatti e pensare al futuro con maggiore ottimismo. Voglio dunque complimentarmi con la dirigenza della ASL RM4 e con tutti coloro che ogni giorno, col proprio lavoro, contribuiscono a far funzionare l’ospedale Padre Pio.” Così in una nota l’ex consigliere regionale e membro della direzione regionale del PD, Emiliano Minnucci.

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