ANGUILLARA, CESSIONE DEL SERVIZIO IDRICO AD ACEA: E' SCONTRO TRA REGIONE E COMUNE

Redazione

Anguillara (RM) – E’ del 7 ottobre 2013 la nuova richiesta, stavolta a firma della Direzione Regionale infrastrutture ambiente e politiche abitative, per la cessione del servizio idrico al gestore unico di ATO-2 ovvero Acea Spa.

La richiesta regionale segue a quella del CAL (Consiglio Autonomie Locali) pervenuta qualche giorno fa al Comune di Anguillara e alla quale l’Amministrazione Comunale, a firma del Sindaco, ha già fornito la propria contrarietà (Cliccare qui per leggere la Lettera di risposta del Sindaco alla lettera del CAL).  Anche in questo caso, con la nota riportata in allegato (risposta alla Regione Lazio Pagina 1, Pagina 2), il Sindaco di Anguillara Avv. Francesco Pizzorno, ha dichiarato la propria contrarietà alla richiesta diffidando al contempo il richiedente di dare seguito a qualsiasi iniziativa volta al trasferimento coattivo del servizio.

Tutto ciò ribadendo quanto portato all’attenzione del Presidente Donato Robilotta, venerdì 18 ottobre u.s., nell’incontro con alcuni Sindaci svoltosi presso gli uffici del CAL e nella quale è stata concordata la convocazione di un tavolo tecnico, tra i Sindaci dei comuni di riviera ed Acea Spa, volta alla rideterminazione della convenzione per l’emungimento dell’acqua del Lago da parte della società di P.le Ostiense.

“Ritengo davvero singolare l’accanimento – fa sapere il Sindaco Avv. Francesco Pizzorno – con il quale si stia operando su questa vicenda. Sono passati molti anni dall’avvio della procedura per il passaggio del servizio idrico al gestore unico in attuazione della normativa vigente e nel frattempo sono cambiate molte cose, su tutte il risultato plebiscitario del 2011 quando lo strumento principe della democrazia diretta – il referendum – si contrappose con forza alle disposizioni di legge emanate dalla democrazie indiretta. Non tenerne conto rappresenterebbe un gravissimo atto di disconoscimento della sovranità popolare e per questo sto facendo tutto il possibile per tutelare gli interessi dei cittadini e rispettare la loro volontà. Inoltre, una volta per tutte, va affrontato esaustivamente il problema dell’emungimento dell’acqua del lago da parte di Acea Spa e dei ristori che devono essere riconosciuti alle comunità locali”.