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Roma

Anguillara: fortissimo tornado dal lago di Bracciano fino a Cesano. Morti e feriti

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Tempo di lettura 3 minuti Due violenti vortici d'aria devastano Roma – VIDEO CESANO ALL'INTERNO

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Redazione

 

ANGUILLARA (RM) – Il violento temporale che ha colpito Roma nel tardo pomeriggio di oggi è stato accompagnato da due tornado: uno ha attraversato tutta la periferia Nord della città, da nord/ovest verso sud/est, seguendo la traiettoria del fronte freddo. Il vortice d’aria con venti superiori ai 160km/h s’è formato ad Anguillara Sabazia sul Lago di Bracciano ed ha percorso diversi chilometri fino a Cesano, arrivando così alle porte della Capitale. Un altro tornado ha colpito il litorale, nella zona di Ladispoli. Il centro di Roma è stato risparmiato dai tornado, che però sono stati violentissimi nell’hinterland capitolino e hanno provocato danni ingenti la cui stima è ancora in corso in questi minuti. Il bilancio è gravissimo: a Ladispoli si è verificato il crollo di due degli otto piani di un palazzo in via Ancona, nel centro della città, provocando due morti e almeno 4 feriti. Altri feriti sono segnalati in altre località. – Una delle vittime e’ stata causata a Ladispoli dal crollo dei muri esterni degli ultimi due piani di un palazzo di via Ancona, sfondato dalla furia del vento. I detriti che si sono abbattuti sulla strada e hanno investito un uomo, uccidendolo.

 

 

Circolazione ferroviaria fortemente rallentata sulla linea Roma -Civitavecchia -Grosseto per una tromba d’aria che ha provocato danni alla linea elettrica e la caduta di oggetti sui binari nella stazione di Ladispoli -Cerveteri. Il traffico dei treni, che era stato sospeso per circa un’ora, dalle 17 alle 18, è stato parzialmente riattivato su un solo binario e si svolge a senso unico alternato. I tecnici di Rete Ferroviaria sono sul posto per rimuovere gli ostacoli e ripristinare le normali condizioni di circolazione.

“In seguito alla grave tromba d’aria che ha colpito molte zone della città si raccomanda: a chi non ha subito danni relativi all’abitazione di rimanere in casa per non intralciare il lavoro dei soccorritori. Chiunque avesse subito danni, in attesa dell’arrivo dei tecnici e delle forze dell’ordine, può telefonare ai numeri 0699231313 0699231234. Si sta valutando la chiusura delle scuole. Se ne darà comunicazione definitiva nelle prossime ore con continui aggiornamenti“. Così, in una nota, il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta.

Pioggia e forte vento hanno provocato danni e disagi anche in tutto il resto della città e della provincia, con la caduta di alberi e la chiusura di strade in diverse zone della capitale. In viale Carso, un tronco abbattutosi sulla strada ha comportato la deviazione temporanea dei bus delle linee Atac 280, 301 e 628. Situazione analoga in via di Baccanello, dov’e’ stata sospesa la linea bus 306. La circolazione dei treni e’ stata interrotta tra Santa Severa e Maccarese, sempre per i danni provocati dal temporale. Alberi divelti anche sulla via Aurelia, tra Cerveteri e Ladispoli.

A Roma è stato chiuso anche il Viale dei Parioli, altezza Viale della Moschea, per un grosso ramo al centro della carreggiata, mentre possibili difficoltà di circolazione per gli alberi caduti in mezzo alla strada si registrano a Via Stresa, altezza Via Menaggio; in via Leone V altezza Via Degli Scipioni; in via di Casal Selce e in Viale Carso altezza Via Achille; in Via Pellegrino Matteucci altezza Ponte della Ferrovia. In Via Guido Guinizzelli altezza Via Daniello Bartoli in direzione Circonvallazione Gianicolense, sul Lungotevere Flaminio, altezza Via Luigi Canina, e sul Lungotevere dei Sangallo, altezza Ponte Mazzini, difficoltà per rami caduti sulla carreggiata. A Viale Kant il maltempo e gli alberi in strada hanno provocato un incidente all’altezza del Mercato Rionale. Traffico rallentato anche in Via Carlo Alberto, altezza Piazza S. Maria Maggiore, e sukl tratto urbano dell’A24.

 

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Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Roma

Droga a Roma, shaboo nei biscotti iraniani

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ROMA – I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, a conclusione di una complessa attività d’indagine, durata circa sei mesi e diretta dalla Procura della Repubblica di Roma – Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza che dispone l’applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di sei persone di nazionalità iraniana, filippina e bengalese, perché gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di traffico internazionale, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo” ed oppio.
L’operazione, scattata alle prime ore di questa mattina, ha impegnato i Carabinieri nella provincia di Roma, dove sono stati localizzati i 6 indagati, 4 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, due uomini, una donna iraniani e un uomo del Bangladesh; una donna filippina agli arresti domiciliari; una donna iraniana destinataria della misura del divieto di dimora in Roma.
Le attività investigative, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro sono scaturite a seguito dell’arresto operato a giugno 2021 nei confronti di un cittadino bengalese, trovato in possesso di 530 g di shaboo; da qui sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine alla presenza di un gruppo criminale per conto del quale l’arrestato deteneva la sostanza. Le indagini eseguite mediante attività tecniche e telematiche, associate come sempre ai servizi tradizionali di pedinamento ed osservazione, hanno consentito di mettere insieme gravi indizi di colpevolezza  a carico di colui che viene considerato il capo e coordinatore unico del gruppo, un cittadino Iraniano, in Italia da circa 25 anni, già agli arresti domiciliari per analogo reato il quale, sfruttando anche i permessi lavorativi come panettiere, dirigeva da remoto ed avvalendosi di gregari e collaboratori ai vari livelli, i rapporti sia con gli acquirenti che con i “galoppini” ed i fornitori di shaboo di stanza in Iran.
Proprio nei confronti di colui che viene considerato il capo e della moglie – anche lei membro del gruppo con compiti logistici ed operativi – i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito a dicembre 2021 una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica che ha permesso di rinvenire e sequestrare all’interno di un appartamento 2,3 kg di shaboo e 1,4 kg di oppio, abilmente occultati nel doppio fondo di confezioni, completamente integre, di dolci tipici dell’Iran, comportando l’arresto della coppia.
La successiva analisi degli apparati telefonici sequestrati alla coppia ha poi permesso di ricostruire il canale di approvvigionamento dello stupefacente sintetico che veniva prodotto in Iran ed inviato in Italia, grazie alla collaborazione in terra persiana di un sodale non compiutamente identificato, che avvalendosi dell’inconsapevole apporto di alcuni turisti iraniani diretti a Roma, che mettevano a disposizione una porzione del proprio bagaglio, convinti di aiutare dei connazionali a portare in Italia “i sapori” della loro terra (i biscotti appunto), importavano in Italia lo stupefacente rischiando inoltre, se arrestati in Iran, la pena capitale. Una volta in Italia, lo stupefacente sotto forma di prodotti dolciari, veniva ritirato dalla madre o dalla moglie del capo dell’organizzazione e stoccato in depositi prima di essere immesso sul mercato capitolino sfruttando la manodopera a basso costo offerta da cittadini filippini e bengalesi.
È stata dunque ricostruita l’importazione di ben 21 kg di shaboo e 3 kg di oppio nel periodo ricompreso tra aprile e novembre 2021, e la successiva commercializzazione anche al dettaglio, e cristallizzata la posizione di 13 indagati a vario titolo per i reati di spaccio, detenzione ed importazione dall’estero di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’attività, a riscontro delle indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito 6 arresti in flagranza di reato, convalidati, sequestrate sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo”, per un peso complessivo di oltre 3 kg, del tipo oppio per un peso complessivo di kg. 1,5 nonché la somma in contanti di 25.000 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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Cronaca

Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

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I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



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