ANGUILLARA: IL PUBBLICO, IL TERRITORIO E IL CITTADINO

di Emanuel Galea

Anguillara Sabazia (RM) – Quarant'anni fa, nell'allora “paese Anguillara”, secondo censimento la popolazione raggiungeva circa 5000 anime. E gli abitanti insistevano maggiormente su appena un quarto dell'intero territorio comunale. I restanti tre quarti erano coperti da campi e terreni incolti. L'allora Giunta comunale era guidata dai compianti primi cittadini Augusto Montori prima e Carlo Stronati poi. Quest'ultimo amministrò la cittadina dal 1982. Tempi in cui bastava sporgersi dalla finestra del loro ufficio per avere una visione di quello che succedeva inad Anguillara. Oggigiorno non è più così. Il paese è cresciuto a vista d'occhio ed è in continua espansione e, per dirla alla Celentano, “Là dove c'era l'erba ora c'è una città, e quella casa in mezzo al verde, ormai, dove sarà?” Quante persone abitano ancora in quella casa e in quella vicina e in quella vicina ancora? Che vita fanno? Che problemi hanno? Il territorio che circonda quelle case, l’ambiente, i servizi, la sicurezza, come sono serviti?  Mille interrogativi che qualsiasi Giunta del 2015 sporgendosi dalla finestra dell'ufficio del sindaco oppure affacciandosi su Piazza del Molo, non potranno trovare risposte per poter deliberare a tal proposito. Nessun amministratore deve illudersi di poter avere un quadro esatto della situazione reale del territorio e nessun amministratore sarà mai in grado di valutare le priorità della cittadinanza affacciandosi come un tempo da una finestra di palazzo Orsini. Proseguendo nel ragionamento appena esposto e ricorrendo ancora al sillogismo con i testi delle canzoni di Adriano Celentano viene in mente : “Soli, è inutile suonare, qui non vi aprirà nessuno, il mondo l'abbiam chiuso fuori con il suo casino”. Allora che fare? Molti strillano i loro commenti sui vari social network e tanti espongono critiche e giudizi al bar, nei supermercati. Ma a cosa serve?

Per cercare di capirne di più e avere delle risposte ai molteplici interrogativi che interessano il territorio di Anguillara ci siamo rivolti a colui che è storicamente l’Ideatore e Coordinatore dei vari Comitati di Quartiere presenti sul territorio. Benedetto Titocci. "Da soli non si è nessuno. Insieme si è una forza. La forza sta nell’unità e l’unità, in questo specifico caso, vuol dire unirsi in un Comitato del proprio Quartiere". Questo in sintesi il sunto del messaggio di Titocci che ha fatto chiarezza ricordando quando il Consiglio Comunale di Anguillara, con delibera n. 25 del 5 Maggio 2008, al Titolo III – Istituti di partecipazioni e diritti dei cittadini, approvò lo Statuto della città. E in virtù di questo Statuto, con Delibera di Consiglio Comunale n. 6 del 23 Aprile 2014 fu approvato il Regolamento dei Comitati di Quartiere. Titocci infine ha citato anche il Consiglio Comunale n. 17 del 22 Maggio 2014 con il quale fu istituita la Commissione Consigliare.

Quest'ultima ha quindi provveduto a suddividere il territorio comunale di Anguillara nei seguenti quartieri:
1 – Centro storico 
2 – Prati della Rena, S. Francesco, S. Stefano
3 – Falconeto, I Grassi
4 – Vigna di Valle, Barattoli, Vignali
5 – Poggio dei Pini, Residenza Claudia   
6 – Boricella, Monti Sabatini, Campo la Noce       
7 – Prato Michele, Colle Biadaro  
8 – Stazione – Campo Marinaro
9 – Colle Sabazio – Ponton dell’Elce

Avremmo voluto pubblicare le piantine relative ad ogni quartiere, per maggior chiarezza ed informazione, ma sono ancora in attesa di approvazione da parte dell'amministrazione comunale. Sembrerebbe, infatti, che esista una mancanza di entusiasmo da parte degli amministratori, oltreche da parte di alcuni residenti, riguardo la formazione di questi quartieri. E ciò troverebbe conferma dal fatto che le piantine tardano ad essere approvate.

Alcuni residenti, precisa Titocci, hanno espresso già la loro scelta costituendosi in comitato. Il Coordinatore fa riferimento ai Comitati di Ponton dell’Elce e Colle Sabazio che funzionano egregiamente. Altri, come Centro Storico e Residenza Claudia, sono in via di definizione e probabilmente prima della fine del 2015, fa sapere Titocci, si saranno costituiti in Comitato.

Sembrerebbe invece mancare un interesse fattivo da parte dei residenti di Campo Marinaro e Colle Biadaro, per i quali il Coordinatore spera di vedere presto dei segnali. "Non si può credere che in questi quartieri – dice Titocci – non ci siano persone interessate ad organizzare un gruppo di coordinatori, nucleo importante per la nascita del comitato. Eventuali persone – prosegue Titocci – motivate possono chiedermi direttamente – conclude il Coordinatore ed ideatore dei Comitati – informazioni in merito".

Per quanto riguarda i restanti quartieri da istituire, basterebbe una persona motivata, tanto per iniziare, che sappia raccogliere intorno a sé altre persone, e dare quindi il via. Allo scopo Benedetto Titocci fa sapere di essere reperibile tramite la segreteria del Comune di Anguillara.  

Riguardo le varie competenze dei comitati di quartiere, il Coordinatore ha poi illustrato i molteplici lati positivi: La finalità principale del Comitato è la partecipazione del cittadino alla scelta dell’amministrazione sulle varie tematiche che determinino la qualità della vita di tutti. Essendo il Comitato apartitico, senza restrizione o suggestione alcuna, si possano affrontare tutte le eventuali problematiche afferenti alla responsabilità decisionale di Giunta e Consiglio comunale. Una competenza importante del Comitato di quartiere è quella di poter promuovere iniziative rivolte allo sviluppo culturale, alle istituzioni scolastiche, all'assistenza per i soggetti più deboli. Vigilare sulla tutela dell’ambiente, il verde e gli impianti sportivi del quartiere di competenza. Suggerire e vigilare il riutilizzo degli spazi e dei luoghi di possibile interesse collettivo.  Trasferire al Consiglio Comunale i problemi relativi la sicurezza, il trasporto, l'abusivismo. Vegliare sulle politiche di sviluppo, sulle delibere messe in atto dalla Giunta comunale, sulle determinazioni di spesa del Comune.

Concludendo Benedetto Titocci crede veramente nella “missione dei quartieri” e si sta spendendo per vederli nascere. Non vorremmo sbagliare, eventualmente non ci dispiacerebbe essere corretti. Ma sembra che il Sindaco di Anguillara, Francesco Pizzorno, parlando dei quartieri, ebbe a definire, meglio di chiunque altro, in due parole, quello che potrebbero diventare i suddetti, una volta organizzati, formati e funzionanti. L’insieme dei loro presidenti, diceva il primo cittadino, potrebbe diventare la “Seconda Camera Consiliare”.

Anche se la loro fosse una funzione solo consultiva, rimarrà sempre un sogno. Sta quindi ad ognuno farlo avverare.