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Roma

ANGUILLARA, INDAGINI CASO FEDERICA MANGIAPELO: INDAGATO IL FIDANZATO

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Tempo di lettura 4 minuti L'auto del Di Muro è sotto sequestro per permettere alcuni accertamenti tecnici da parte del Ris anche per rintracciare eventuali tracce biologiche.

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Chiara Rai
Anguillara (RM) – Il fidanzato di Federica Mangiapelo, la ragazza trovata morta in riva al lago di Bracciano lo scorso primo novembre, è stato iscritto nel registro degli indagati. Lo si apprende da fonti investigative. L'iscrizione del giovane nel registro degli indagati, viene sottolineata in ambienti investigativi, come un atto dovuto per consentire agli specialisti del Ris di effettuare gli accertamenti del caso, tra cui quelli sulla sua auto. Nel racconto del Di Muro su quelle ore che hanno preceduto la morte di Federica sono emerse alcune contraddizioni. Il ragazzo infatti è stato ascoltato più volte, in tutto cinque, proprio per chiarire alcuni passaggi. Inoltre l'auto del Di Muro è sotto sequestro per permettere alcuni accertamenti tecnici da parte del Ris anche per rintracciare eventuali tracce biologiche. “Federica sì era una ragazza ingenua, ma non a tal punto da dare confidenza a uno sconosciuto e comunque non pensiamo che Federica fosse arrivata a Vigna di Valle da sola”. A pronunciare queste parole è lo zio di Federica, Massimo Mangiapelo che non si è voluto sbilanciare a confermare un’ipotesi che si fa sempre più fedele, ma di fatto il suo sembra un silenzio assenso. Qualcuno ha vissuto la tragedia di Federica, quasi certamente non uno sconosciuto ma forse un amico. Lo zio ha ricordato che a Vigna di Valle d’inverno non c’è nulla e non c’è motivo che una ragazza arrivi a piedi fin lì. Ergo, è stata portata lì e probabilmente gettato il cellulare in qualche fosso. Ipotesi: Qualcuno era con lei, poi qualcosa non è andato e l’amico si è spaventato e l’ha lasciata sulla spiaggia. Non è una ricostruzione così lontana dalla realtà. Le certezze sono queste: Federica, 16 anni, la sera del primo novembre era uscita per pub col suo fidanzato, Marco Di Muro, 23 anni. E’ una notte fredda, una notte di pioggia. Federica e Marco a fine serata litigano, lui invece di riaccompagnarla a casa la lascia non si capisce bene dove. Ora nell’occhio del ciclone è finito proprio Marco. Ma lo zio non intende dare giudizi sul ragazzo anche se comunque asserisce che Marco ha dato versioni discordanti, tanto che non si capisce veramente dove Federica fosse stata lasciata la notte di Halloween ed è per questo che l’attenzione è concentrata su di lui. Ciononostante, i genitori hanno fatto capire che pensano di Marco: Era violento, litigavano troppo spesso, era più grande di Federica. “E’ un ragazzo “geloso” che “maltrattava” Federica, hanno detto di lui i genitori e per questo era già stato denunciato due volte. Marco non ha partecipato al funerale perché probabilmente la sua presenza sarebbe stata molto contestata anche se oggi il ragazzo è, fino a prova contraria, innocente.  E molti ad Anguillara lo hanno già dato per colpevole. Colpevole, soprattutto, di averla lasciata sola. Ma se è vero che il ragazzo è indagato per permettere al Ris di effettuare dei rilievi, in questa fase d’indagine il fatto deve essere considerato più una “prassi” che una condanna.

tabella PRECEDENTI:

07/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO: PROSEGUONO GLI INTERROGATORI. ANCORA NESSUN INDAGATO

07/11/2012 ANGUILLARA, L'ADDIO AL "PICCOLO ANGELO"

05/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO, INTERROGATIVI E ACCUSE AL RAGAZZO DI FEDERICA: INTANTO UN BAGNO DI FOLLA IN PIAZZA

04/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO: DA LUNEDI' POMERIGGIO LA SALMA IN CHIESA PER L'ULTIMO ADDIO

03/11/2012 ANGUILLARA, MORTE DI FEDERICA MANGIAPELO: PARLANO LO ZIO MASSIMO E IL SINDACO PIZZORNO

03/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO, CITTADINANZA ANCORA PIU' STRETTA ATTORNO AL PICCOLO ANGELO BIONDO

02/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO, MAMMA ROSSELLA E PAPA' GIGI: "LOTTEREMO PER AVERE GIUSTIZIA"

 
 

 


 

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Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

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Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

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Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

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Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

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Roma

Roma, ragazza cade dalla terrazza del Pincio

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Una 20enne è precipitata dal muro perimetrale della terrazza del Pincio, al centro di Roma, per circa 5 metri di altezza finendo sul terrazzamento sottostante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno recuperato la ragazza con un’autoscala. La giovane è stata portata in ospedale in stato cosciente. L’allarme è scattato intorno alle 7 quando alcuni passanti hanno sentito dei lamenti provenire da una scarpata. Non si esclude che sia caduta diverse ore prima del ritrovamento. Da chiarire la dinamica dell’accaduto.

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