ANGUILLARA SABAZIA, FEDERICA MANGIAPELO: “L’ADDIO AL PICCOLO ANGELO”

Anguillara Sabazia (RM) – “Addio angelo biondo” ripetevano in lacrime gli amici di Federica e le centinaia di ragazzi presenti ieri al funerale della sedicenne morta in riva al lago a Vigna di Valle, l’indomani della notte di Halloween. Una morte ancora avvolta nel giallo perche’ sul corpo della ragazza non sono stati trovati segni di violenza.

Tanti palloncini bianchi per Federica, davanti la parrocchia Regina Pacis, una bambina appena adolescente che come ha detto Don Luigi durante la predica “andava ascoltata e la chiesa – ha detto il parroco- e’ un po’ come il pozzo di Giacobbe che ha consentito a una donna di essere capita, rispettata”.

Il video servizio sul funerale di Federica Mangiapelo

E ancora Federica e’ stata descritta come un ragazza piena di gioia:”I tuoi 16 anni la tua voglia di fare delle scelte – ha continuato Don Luigi – la tua splendida fremente giovinezza”. L’insegnamento che porteranno con se tutti quei ragazzi presenti ieri sarà un forte messaggio della chiesa: più attenzione senza pero’ togliere ai giovani la voglia di vivere, di amare perche’ in chiesa c’erano tante Federiche. Anche un amica ha ribadito che non si possono censurare i desideri, “la vita ha bisogno di ali e carburante”. La morte di Federica lascia un  “rimorso terribile” si e’ detto ancora, “il male non vuole colpe” e i genitori, seduti di fronte il corpo della figlia, stretti dal dolore, hanno annuito in segno di condivisione. La bara bianca e tanti petali e fiori profumati per una ragazza gioiosa si’ ma che ha dovuto anche affrontare delle prove di vita: la separazione dei genitori, gli assistenti sociali e psicologi, la malattia della mamma.

Poi, da circa un anno, la piccola Federica trova l’amore in un ragazzo piu’ grande Marco Di Muro 23 enne, cameriere in un ristorante di Anguillara. Lui non si e’ visto al funerale, pare non fosse gradito dai genitori che non vedevano di buon occhio il rapporto con la figlia, spesso litigioso. C’e’ stato qualche momento di tensione quando un ragazzo in pantaloni neri e camicia bianca ha iniziato a piangere, strillare, ingiuriare e dare calci a macchine e cassonetti chiedendo agli organi di stampa di allontarsi. Poi lo stesso ragazzo ha abbracciato tanti amici di Federica e anche i parenti piu’ stretti. “non osiamo immaginare come puo’ stare il fratellino – ha detto una ragazza fuori la chiesa – la mamma con filo di voce ha dato l’ultimo addio alla figlia, portandole i saluti di tutta la cooperativa sociale Ceos, il mondo del lavoro della mamma. “la veglia di Federica – ha detto una signora anziana- e’ stata la più affollata della storia di Anguillara. Non si può morire in questo modo a 16 anni”.

Di fatti da quando lunedì alle 19 e’ stata allestita la camera ardente Federica non e’ mai rimasta sola; anche alle 22, orario di chiusura, le persone continuavano ad arrivare con fiori, peluche, lettere e gli occhi pieni di lacrime. Tante le canzoni di sottofondo ad arricchire un lungo silenzio di dolore, eppure il ritornello di “no woman no cry” e’ stato frequente, anche all’uscita di Federica dalla chiesa. Il sindaco Francesco Pizzorno, amico stretto nonche’ legale della famiglia, si e’ detto profondamente addolorato e ha fatto sapere che come amico e sindaco continuerà a stare vicino ai genitori. Un bagno di folla ha atteso che la bara uscisse dalla chiesa: la mamma Rossella in lacrime, papa’ Luigi a sostenerla, il piccolo fratellino con la maglietta della Roma (squadra del cuore della sorella) insieme ai parenti piu’ stretti. Poi un pianto straziante di Rossella quando la macchina ha iniziato a partire.