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Roma

ANGUILLARA: L'ASSESSORE MOCHI E IL SERVIZIO PULIZIE AL CENTRO ANZIANI DI PONTON DELL'ELCE

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Tempo di lettura 4 minutiIl Comitato di Quartiere ha chiesto al Centro Anziani di incontrarsi per fare chiarezza definitivamente sui punti irrisolti, e per concordare un percorso comune

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di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM)
– “Non tutte le ciambelle escono con il buco”. Sembrerebbe questo il proverbio che meglio si addice a quanto stiamo per raccontare. Una storia tutta italiana, che si ripete da anni in un comune di 20.000 abitanti, come Anguillara Sabazia, ma che potrebbe ripetersi in altre realtà.

La gestione della “cosa pubblica” dovrebbe far riflettere gli amministratori politici locali che hanno governato negli anni passati, e quelli che stanno governando ora, come l’assessore ai servizi sociali Pierluigi Mochi,

Partendo da alcune polemiche collegate alla Sagra della Ciambella, organizzata da oltre dieci anni dal centro anziani di Ponton dell’Elce, popoloso quartiere di Anguillara Sabazia, si sono sviluppate in questi ultimi giorni numerose richieste di chiarimenti da parte del Comitato di Quartiere e da molti residenti per capire le modalità di gestione e funzionalità complessiva che non sembrano brillare per trasparenza, allo scopo di rafforzare la coesione sociale, quest’ultima ancora poco consolidata.

Ma andiamo con ordine.

In occasione dell’ultima riunione pubblica organizzata dal Comitato di Quartiere n°9 , istituito dal Comune di Anguillara, un componente del Direttivo ha affermato che alcune persone anziane interpellate erano del tutto ignare dell’esistenza di un centro anziani, quest’ultimo legalmente riconosciuto. Può sembrare “secondario” eppure il centro anziani è presente da oltre 15 anni su un territorio dove risiedono circa 2500 persone. La domanda che sorge spontanea è quindi: Perché non tutti gli anziani sono a conoscenza di una struttura sovvenzionata con soldi pubblici?  Il Comune sabatino paga l’affitto e le utenze della sede.

Altro nodo da sciogliere sembrerebbe essere la gestione della struttura. Infatti da quanto pubblicizzato su una bacheca locale del “Centro Anziani”, si evince che una sola associazione usufruisca gratuitamente degli spazi della struttura, per svolgere attività dietro compenso (corsi di chitarra, non riservati ai soli “anziani”), in forma “esclusiva”, quasi “amichevole”, con la passata dirigenza del centro.

Ciò che però ha sollevato le proteste di alcuni cittadini, è stata la notizia che il Comune di Anguillara, oltre all’affitto del luogo dove il centro è stato realizzato privatamente dalla passata dirigenza quando non era riconosciuta dal Comune e che è rimasto in un edificio privato, nonostante ci fosse un centro comunale nel territorio ma che secondo alcune indiscezioni non era di gradimento da parte di alcuni, ha pagato a caro prezzo anche le pulizie dello stesso.

Per approfondire la questione e cercare di capire se le notizie rispondessero a verità , abbiamo consultato i documenti comunali che hanno riguardato il servizio in questione ed ecco quanto emerso:

Dal 2009 al 2011, le pulizie al Comune di Anguillara venivano effettuate dalla cooperativa Nepente, per un compenso di circa 6.700,00 euro al mese.

Nel mese di ottobre 2011 l’affidamento del servizio è stato conferito alla cooperativa “La scintilla”, di Genzano di Roma, per un importo di 5.227,31 euro mensili.

Nel 2013 è stata effettuata una gara, ricorrendo al mercato elettronico, di fornitura del servizio pulizia uffici pubblici, alla società “Servizi Integrati”, importante società del settore, con sede a Roma e filiali a Milano e in Puglia, che opera in molte regioni italiane, al prezzo di circa 4.330,00 euro mensili, con una diminuzione di spesa, rispetto a quanto pagato fino a due anni prima, di circa il 35%.

Parallelamente ai lavori di pulizia degli uffici comunali, con una determina a parte, sono state affidate le pulizie dei bagni pubblici comunali, situati in Via del lago e Viale Reginaldo Belloni.

Nel 2012, con determina d’urgenza, è stato conferito l’incarico alla Nepente, al costo di 1.040,60 euro mensili.

Anche dopo l’affidamento del servizio per la pulizia degli uffici alla Servizi Integrati, ci si è posti il problema della pulizia dei bagni pubblici, che erano rimasti fuori dal bando.

Un mese dopo il contratto principale, è stato affidato in economia il servizio suddetto, con in aggiunta la pulizia del Centro Anziani di Ponton dell’Elce. Il contratto in questione, con decorrenza 1 giugno, è stato poi prorogato fino al luglio 2014, al costo di 1.602,04 mensili.

A questo punto facendo una semplice operazione matematica di sottrazione, tra l’affidamento delle pulizie dei bagni del 2012, e la determina dell’anno successivo, deduciamo che la sola pulizia del centro anziani costa oltre 560,00 euro mensili.

Se poi dovessimo applicare a questo servizio lo stesso ribasso che c’è stato tra la cooperativa Nepente e la Servizi Integrati, le sole pulizie dei bagni pubblici avrebbero dovuto costare circa 685,00 euro, per cui l’aggiunta dovuta al servizio presso il Centro Anziani costerebbe oltre novecento euro mensili. Probabilmente nel calcolo, la cifra più opportuna da intendere per questa estensione, potrebbe avvicinarsi ai settecento euro mensili. Per un servizio che, da quanto si legge nella determina, doveva essere svolto tutti i giorni dal lunedì al venerdì.

Ciò che però ci ha incuriosito, sono state le dichiarazioni dell’attuale Presidente del Centro Anziani, Angelo Calabrese, che ha dichiarato, durante il direttivo aperto del Comitato di Quartiere, che le pulizie nel centro venivano fatte una/due volte la settimana, per il tempo di un’ora ogni volta.

Ad un costo orario, se consideriamo due ore di lavoro la settimana, che raggiunge quasi ottanta euro. Una cifra spropositata rispetto al lavoro da effettuare, tanto è vero che Calabrese, appena saputo della cifra, pochi mesi dopo il suo insediamento, ha scritto al Comune di Anjguillara rinunciando al servizio di pulizia, che gli anziani del centro svolgono in proprio.

Il Comitato di Quartiere ha chiesto al Centro Anziani di incontrarsi per fare chiarezza definitivamente sui punti irrisolti, e per concordare un percorso comune, per fare in modo che tutte le realtà sociali, culturali e di volontariato che insistono sul territorio, possano collaborare insieme per ottenere i migliori risultati, e per togliere ogni ombra di dubbio su ipotetici favoritismi agli “amici degli amici”.

Un lavoro che avrebbe dovuto fare l’assessore ai servizi sociali Pierluigi Mochi, ma che, da quanto si evince, non è stato affatto affrontato in questi anni, ma come recita il proverbio: non è mai troppo tardi per iniziare.