ANGUILLARA, L'UDC CAPOFILA DELLA TRASPARENZA

[ SERGIO MANCIURIA E MARIO FANTAUZZI – SITUAZIONE PATRIMONIALE DICHIARAZIONE DEI REDDITI ]

Manciuria / Fantauzzi: "Chiediamo all’Amministrazione Pizzorno e alle forze politiche che compongono l’Assemblea di provvedere con convinzione ed entusiasmo ad un semplice obbligo statutario"

 

Redazione

“Senza alcuna vena polemica o smania di protagonismo populista, vogliamo stimolare e garantire con la massima trasparenza il rapporto tra eletto e cittadino nel comune di appartenenza. Ed è per questo che chiediamo all’Amministrazione Pizzorno e alle forze politiche che compongono l’Assemblea di provvedere con convinzione ed entusiasmo ad un semplice obbligo statutario”. Lo dichiarano i consiglieri comunali del Gruppo UDC per Anguillara, Sergio Manciuria e Mario Fantauzzi, riferendosi al disposto dell’art. 31 del regolamento di Consiglio Comunale di Anguillara che prevede la pubblicità dello stato reddituale degli eletti per ogni anno di mandato.  “Siamo consci e responsabili – proseguono i referenti sabatini – delle difficoltà della politica a ricostruire un rapporto fiduciario con l’elettore di fronte allo spreco vergognoso di risorse pubbliche attuato da destra a sinistra in Consiglio regionale. Proprio per questo, però, chiediamo alla classe dirigente del territorio pochi ma significativi gesti, qualcosa che contribuisca a ristabilire credibilità sufficiente alla politica e a chi la rappresenta nelle istituzioni. Possiamo farlo tutti insieme, ognuno con le proprie ideologie e convinzioni ma uniti nello spirito e senza paura di uscire allo scoperto rendendo pubblico ciò che si è guadagnato onestamente. Conoscere lo stato patrimoniale degli eletti durante il loro mandato è un diritto dei cittadini. In questi ultimi mesi corruzione e malcostume non ci hanno risparmiato nulla: siamo passati dalle ostriche e champagne di Batman ai condom per il Gay Pride di Maruccio, con il risultato che i fondi pubblici sono diventati il mezzo per  interessi personali o per coltivare campagne clientelari di nicchia. Bisogna rilanciare la passione e l’attitudine della politica al servizio dei cittadini ricominciando dal territorio dei circoli  e delle sezioni, nel rispetto delle regole. Dimostriamo dunque che non siamo uguali ai Fiorito e Maruccio di turno e che invece – spesso – i manifesti o le bollette delle sezioni le paghiamo con i contributi degli iscritti. Un’azione alla luce del sole e vicina alle esigenze reali del cittadino – concludono i rappresentanti dell’Unione di centro – che prevalga su populismo, disinteresse e astensionismo che allontanano la maggioranza degli elettori dalla politica e di chi la rappresenta”.

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