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Anguillara, Minnucci su amministrazione Anselmo: “Anziché fare polemiche date un segnale di competenza e serietà alla comunità”

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“In relazione all’ennesimo comunicato politico dell’Amministrazione grillina di Anguillara che potrebbe utilizzare tale disponibilità di tempo per rispondere alle ormai innumerevoli domande dei cittadini ormai allo stremo e visto il ruolo istituzionale che ricopro affidatomi dai cittadini stessi, ribadisco, come mia abitudine, la mia disponibilità, già dimostrata nei fatti, a dare il mio contributo per la soluzione delle problematiche della nostra comunità nonché a cercare di rendere possibile e realizzati progetti necessari allo sviluppo del nostro territorio”. Questo l’incipit della replica del consigliere regionale Pd Emiliano Minnucci che risponde punto per punto all’amministrazione Anselmo che lo ha criticato.

“La vicenda dell’eliminazione del passaggio a livello sulla Via Anguillarese mi ha visto sempre impegnato da Sindaco, da Consigliere provinciale, da Deputato e ora da Consigliere regionale. Chi conosce l’Amministrazione pubblica – prosegue Minnucci – sa quanti ostacoli sia di natura economica, che tecnica che di carattere burocratico devono essere superati, e chi conosce il tema in questione sa quanti ostacoli ho contribuito a superare. Il mio impegno in campo istituzionale e sui problemi generali della cittadinanza non muta a seconda dell’interlocutore politico di turno. Tengo altresì a precisare in risposta ai punti sollevati quanto segue:


ELIMINAZIONE PASSAGGIO A LIVELLO
-che è già evinto dai fatti e ribadito dall’Amministrazione stessa il tempo che noi tutti abbiamo dovuto sopportare: circa due anni;
-il cambiamento di posizione di Rfi non dipende certo dal Comune di Anguillara;


SCUOLA VIA VERDI
-l’opcm 3274 del 2003 è obbligatorio dal marzo del 2013. Io non ero più sindaco da oltre 4 anni. Semmai era già obbligatorio alla data di insediamento della Anselmo, che ha atteso un esposto dei genitori datato ottobre 2017 per muoversi. Peraltro i risultati dell’indagine avrebbero dovuto essere pronti, come da disciplinare, a maggio 2018, invece sono stati resi noti solo un anno più tardi;


ACQUA PUBBLICA
-ricordo agli amministratori che possono contattare la Deputata Daga e chiederLe a che punto sia la legge tanto promessa sull’acqua pubblica, unico strumento veramente utile a rispondere alla comune richiesta sull’acqua bene comune e che ad oggi non ha fatto mezzo passo in avanti (tralascio gli attacchi in relazione alle obbligate iniziative della Regione sui comuni nel viterbese, trattasi di altra situazione e contesto completamente differente, credo comunque qualcuno abbia già spiegato loro).
Chiariti sinteticamente le principali obiezioni sollevatomi, tra l’altro prendendo spunto da un articolo di giornale non nella parte virgolettata ascrivibile al sottoscritto che forniva esclusivamente un’informazione utile, è ovvio che una puntuale disamina dei fatti e il loro evolversi in un quadro normativo in continuo mutamento chiederebbe una elaborazione più approfondita, chiara e senza omissioni, ma servirebbe esclusivamente a condurre una diatriba politica poco utile alla collettività. Lungi da me sottrarmi allo scontro politico ma mi domando e chiedo: è cosa necessaria e propedeutica all’inizio dei lavori? Non credo.
Il raggiungimento degli obiettivi può essere possibile solo se gli attori protagonisti siano in grado di utilizzare buon senso, siano esempio di serietà e competenza e rendano il loro agire trasparente e il più condiviso possibile. Nella giunta 5 stelle tali caratteristiche sono introvabili.
Chi oggi utilizza il proprio ruolo per l’esclusivo fine di creare polemiche ad arte per propri tornaconti elettorali, tra l’altro oggettivamente ormai inverosimili, non fa il bene delle comunità che è stato chiamato a rappresentare. Lascio a loro queste modalità, io devo occuparmi di cose più serie”.

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Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

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L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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Carpineto Romano, la invita per trascorrere la notte con lui poi tenta di ucciderla

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I Carabinieri della Stazione di Colleferro coadiuvati dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, a conclusione di un’attività di indagine, hanno arrestato un 33enne, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.

A Carp9ineto Romano l’uomo nella serata di giovedì scorso aveva invitato nel suo appartamento una connazionale 31enne, senza fissa dimora, promettendole la somma di 100 euro per trascorrere la notte insieme.

Successivamente, l’uomo ricevendo dalla 31enne il rifiuto ad avere rapporti sessuali, prima l’aggrediva fisicamente poi la minacciava di morte ed infine tentava di scaraventarla dal balcone dell’abitazione con l’intenzione di farla precipitare dal secondo piano.

Il tempestivo intervento dei Carabinieri e quello di un vicino connazionale, consentiva di accedere all’interno dell’appartamento, previa forzatura della porta, e mettere in sicurezza la donna che, prontamente veniva trasportata dal personale del 118 presso l’Ospedale di Colleferro, ricevendo una prognosi di giorni 5 e successivamente accompagnata presso un Centro Antiviolenza della provincia di Roma.

Per questo motivo, il 33enne, d’intesa con la Procura della Repubblica, è stato arrestato e condotto nel carcere di Velletri.

Ieri mattina, il G.I.P. veliterno ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere, in attesa del processo.

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