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Anguillara, paralisi M5S: Pizzigallo, “l’assessore ondivago” e la trasparenza

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ANGUILLARA (RM) – Ad Anguillara Sabazia permane l’alone di mistero riguardo le motivazioni che hanno portato l’ormai ex assessore all’urbanistica Andrea Piccioni a dimettersi dalla giunta guidata dal sindaco Sabrina Anselmo, insediatasi sotto l’effige del Movimento 5 Stelle alle trascorse amministrative del 2016.

Un’amministrazione comunale che oggi non compare più tra i Comuni a 5 stelle

Stando ai dati riportati dal sito del Movimento dove vengono indicati gli Enti a guida grillina e che, anche per questo caso, non sono ancora arrivati chiarimenti ufficiali da parte dei vertici pentastellati e che per quanto riguarda la “sparizione” del Comune di Anguillara dal sito M5s probabilmente deve essere partito un ordine dall’alto dopo che lo scorso luglio 2017 erano state recapitate in Comune delle buste contenenti una sentenza di condanna, pena poi condonata, riferita alla sindaca grillina. E’ risultato, nella sentenza emessa dal Gup del Tribunale di Civitavecchia Giovanni Giorgianni depositata a dicembre del 2008, che Sabrina Anselmo è stata condannata a un anno di reclusione, pena patteggiata e dichiarata estinta per indulto, per aver denunciato “falsamente” lo smarrimento di tre assegni incolpando del reato di ricettazione tre persone sapendole innocenti.

Luigi Di Maio a Il Messaggero: “Abbiamo aperto un procedimento disciplinare in tempi record, e presto arriverà l’esito”

Queste le parole attribuite a Luigi Di Maio nell’articolo pubblicato da Il Messaggero il 21 luglio del 2017 e che lasciavano trapelare quanto poi accaduto: l’epurazione di una intera amministrazione dal sito M5s. Ma oltre questo, ad oggi non è seguita nessuna comunicazione ufficiale a conferma o smentita dell’epurazione di massa.

Questa situazione di pendenza crea una situazione paradossale:

La sindaca ha sbagliato ma a rimetterci di fronte l’elettorato è tutta la giunta perché si fa di tutta l’erba un fascio. Dunque ci si chiede: dov’è la procedura d’espulsione da parte del M5S? Perché il Consiglio comunale non prende una posizione chiara e netta? Un’amministrazione comunale che per voce di Silvia Silvestri, presidente del Consiglio ad Anguillara, è ancora a tutti gli effetti M5s e che si tratterebbe quindi di un “falso scoop giornalistico”. Asserzione, questa che non trova riscontro stando a quanto riportato sul sito ufficiale del Movimento.

 

 

Onestà, legalità e trasparenza

Due questioni, quelle delle dimissioni di Andrea Piccioni e della mancata presenza del Comune di Anguillara nel sito dei Comuni a 5 Stelle per le quali non sono state date spiegazioni ufficiali e che stanno creando non pochi malcontenti nei residenti che avevano riposto la propria fiducia nei valori espressi dal Movimento: onestà, legalità e trasparenza. Così come le dimissioni dell’ex assessore all’Urbanistica Andrea Piccioni sono state liquidate con una lettera riservata e personale indirizzata alla sindaca Anselmo e per le quali sono risultate inutili le richieste di spiegazioni avanzate durante il Consiglio comunale del 16 febbraio 2018 dal Consigliere di opposizione Antonio Pizzigallo. “Siamo arrivati a un punto in cui si rende necessario che l’amministrazione fornisca delle spiegazioni” Ha detto Pizzigallo durante il suo intervento in Consiglio comunale. “Aldilà della lettera riservata personale – ha proseguito il Consigliere – sulla quale non possiamo e non vogliamo entrare nel merito è evidente che ci deve essere una comunicazione ufficiale protocollata con la quale l’assessore dimissionario comunica la volontà di dimettersi”. Motivazioni che Pizzigallo ha evidenziato debbano essere messe a disposizione dei consiglieri e dell’intera cittadinanza. Una questione che non può essere certamente liquidata con una lettera riservata e personale in quanto si tratta di dimissioni importanti che meritano una discussione e una spiegazione. Pizzigallo ha infatti ricordato che durante la campagna elettorale e nel programma presentato dal Movimento 5 Stelle di Anguillara era riportato tra i termini di legalità e trasparenza anche una anticipazione della composizione della Giunta che poi non è stata rispettata. “E’ bastato un giorno per cambiare la giunta che era stata pubblicizzata” Ha evidenziato il Consigliere di opposizione puntando il dito su una serie di atti amministrativi dei quali non si hanno spiegazioni delle cause che hanno portato alla situazione odierna. “L’assessore Piccioni rappresentava comunque un punto di riferimento anche per l’opposizione e per la cittadinanza”. Ha aggiunto Pizzigallo definendo l’ex assessore come “ondivago” e accolto tra le braccia pentastellate al quale era stato affidato un importante assessorato come quello all’Urbanistica. “Non vorrei che adesso lo sport preferito dai Cinque Stelle diventi quello dell’inganno dei cittadini anziché quello dell’onestà della legalità della trasparenza perchè di trasparenza in questo non c’è nulla”. Il fatto è che il MoVimento Cinque Stelle è il primo partito d’Italia e ha come prassi quella di epurare le mele marce.

Si aspetta dunque una presa di posizione chiara e trasparente anche per non deludere tutti quei cittadini che credono ai valori del moVimento. In primis dovrebbero prendere posizione quegli amministratori onesti che si ritrovano un grosso problema dentro casa. Onestà e trasparenza.

CONSIGLIO COMUNALE DEL 16/02/2018 IL CONSIGLIERE ANTONIO PIZZIGALLO CHIEDE CHIARIMENTI SU DIMISSIONI ASSESSORE ANDREA PICCIONI

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Silenzio assoluto e oscurantismo sul centenario della nascita dell’URSS: una compagine politica fondamentale della storia dell’Occidente

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Le quindici repubbliche indipendenti e sovrane, tra cui l’Ucraina, aderirono a quella che due anni dopo divenne una Federazione destinata a durare circa settantanni

E’ indiscutibilmente una vicenda quasi irreale quella che stiamo vivendo noi cittadini europei, non solo l’acrimonia se non odio vero e proprio nei confronti della Russia ma anche il fatto che sono trascorsi un pugno di giorni dalla ricorrenza della nascita il 30.12.1922, dell’URSS, della Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, cioè della compagine politica fondamentale della storia dell’Occidente e il silenzio è stato ed è, assoluto, oscurantismo completo! Le quindici repubbliche indipendenti e sovrane, tra cui l’Ucraina, aderirono a quella che due anni dopo divenne una Federazione destinata a durare circa settantanni: era l’epoca di Lenin, il creatore del nuovo stato sovietico, la configurazione politica più significativa del pianeta, una superficie che occupava e occupa quasi tanto quanto gli Stati Uniti e la Cina messi assieme! Il 30.12.1922 nel segno di una rivoluzione di cui non si era mai visto prima l’eguale per conquiste sociali e politiche ma anche per distruzioni e morti, era il proseguimento della Russia di Ivan il Terribile, di Pietro il Grande e di Caterina II la Grande con il loro notevole apporto alla grandezza e alla civilizzazione dell’immenso Paese. Spirito, cultura rivolti verso l’Europa: l’occidentalizzazione è fino ad oggi il suo marchio e la sua fisionomia, è la maggiore nazione europea. La componente asiatica, ricca di numerose razze e lingue e civiltà, evidenzia altre caratteristiche dello sconfinato Paese.

La orribile guerra Russia-Ucraina, in verità Stati Uniti, Nato e la serva Europa contro la Russia, durerà a lungo, con investimenti sempre maggiori in armamenti e appezzentimento e miseria inevitabili dei popoli europei: il bilancio, come sempre nella storia dell’uomo, fame e miseria, distruzioni e morti. E gli autori e armatori, Stati Uniti ecc. ben acquattati dietro le quinte, mandano armi e soldi e lasciano che gli altri si ammazzino e sbudellino, sotto la guida dell’amato Zelensky! Inevitabili rancore e risentimento della Russia nei confronti dell’Europa, anni e anni saranno necessari per rimuovere tali sentimenti e tornare al rispetto e alla ripresa delle relazioni.

Per ripetere Bertrand Russell, Einstein, Papa Francesco, è somma stoltizia e follia spendere soldi per ammazzarsi e distruggere e non invece migliorare le condizioni di vita, anche dei popoli in difficoltà. Nobel, l’inventore della dinamite, scrisse: i grandi criminali che trascinano i popoli verso la guerra! Sono sotto gli occhi di tutti, impuniti, grazie ai cittadini indifferenti e masochisti: una corsa verso il baratro. E le Ursule europee e italiane, sorridenti, mandano armi e soldi, per essere ligie a Biden e alla NATO, i nemici viscerali autentici, i guerrafondai! Perché tanto servilismo a Biden & Co e tanto odio verso la Russia, la sorella europea?

Allorché la politica, come quella che ci circonda, si immischia delle cose del pensiero e della cultura non può che dimostrare inadeguatezza: i Mitterand, i Malraux, i Willy Brandt, i Kohl, i Moro sono materiale raro, pregiato, ben altre le loro condotte: l’agone politico europeo è infestato anche dalla fauna più ignorante e non di rado mazzettiera e corrotta. A nome dei popoli che disgraziatamente sono chiamati a rappresentare, come si permettono i politici europei, con quale autorità morale e culturale, di seminare odio inaudito nei confronti della Russia, non solo con le loro stolte parole ma a mezzo di iniziative quando non criminali o illegittime, chiaramente ridicole e grottesche? Come si permettono di parlare a nome dei propri cittadini di cultura e di civiltà e al medesimo tempo vilipendere questo grande paese, gloria dell’Europa, per primo promotore della giustizia sociale e della uguaglianza tra la gente, salvatore reale dell’Europa in più occasioni col sangue dei propri figli, patria di titani dell’arte di ogni genere, che hanno illuminato, e illuminano, l’intero pianeta? E allo stesso tempo sostenere i vari falstaff bombaroli, dichiaratamente nazionalisti e occultamente nazisti e fascisti? Come si permettono i vari Macron, le varie Ursule della scena europea, togliere soldi ai propri cittadini e regalarli a Zelensky affinché più razionalmente possa contribuire, senza nessuna opposizione o parvenza di contestazione, alla distruzione sistematica del proprio paese e alla gestione di cifre faraoniche di soldi? Perché? A Zelensky sì e no alle altre popolazioni del pianeta bisognevoli? Che cosa è siffatta solidarietà a senso unico? E’ palesemente solo per inginocchiarsi a Biden, prevaricatore per vocazione personale e per tradizione storica. Quanto in qualche modo contribuisce alla evidente e sfacciata improvvisa avversione alla Russia è anche il fatto che in Europa oggi è politicamente evidente una forte presenza cosiddetta di destra se non autoritaria in certi stati, da sempre per costituzione ideologica, conservatrice e reazionaria, tra l’altro nemica connaturata del comunismo: quindi la cosiddetta ‘aggressione’ della Russia, in perfetta sintonia con gli Stati Uniti è occasione di insulti e rappresaglie. Abbasso la pace, evviva la guerra! La Cina è presente e guarda solamente, per ora e, a parte i pericoli suscettibili di sfociare in qualcosa di distruttivo della intera umanità, la sola compagine idonea a fungere da arbitro fattivo e intelligente verso la pace, l’Europa dunque, è ormai dichiarato e felice stuoino di Biden e NATO, senza impedimenti, tutti d’accordo, salvo la gran parte dei cittadini! La dissoluzione dell’URSS il 26.XII.1991 a seguito delle teorie e ideali del presidente Gorbaciov, la guerra in atto, risveglia, come è stato osservato, l’atmosfera in Europa degli anni venti e trenta e cioè Stalin e la nascita di Mussolini, di Franco, di Salazar, di Hitler…

Si legga quanto scritto sul Muro di Berlino, il simbolo della cortina di ferro, della divisione tra le nazioni, e si ricordino le parole di Kennedy del 26 giugno del 1963 a Berlino Ovest: Ich bin ein Berliner, sono un berlinese, a sottolineare la comunità delle genti e non i conflitti o addirittura le guerre!

Noam Chomsky, sempre univoco, ha scritto ripetutamente che l’Europa “è stata colonizzata culturalmente dagli Stati Uniti a un livello inverosimile….una brutta copia degli Stati Uniti, anche se ancora più tragico perché hanno una sensazione di grande indipendenza. Gli intellettuali d’Europa…..hanno subito dagli Stati Uniti un totale lavaggio del cervello”. E il da poco defunto presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, ha scritto: “…oggi abbiamo bisogno di Europa, di un’Europa che sia e diventi uno strumento di pace”. “La pace è amicizia tra i popoli, è cooperazione tra gli Stati, condivisione di sovranità con gli organismi internazionali”. Tutto saltato in aria “..dalle armi che sparano, dalle bombe che esplodono, dal riarmo sul nucleare….”.

La sola speranza sono i cittadini europei e il loro dissenso, partecipativo.

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Strage di Acca Larenzia: chi fu il mandante?

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Tanti passaggi di mano per la mitraglietta Cz 61 Skorpion calibro 7.65 usata per la strage di via Acca Larenzia, per il rapimento di Aldo Moro, per gli omicidi dell’economista Ezio Tarantelli, dell’ex sindaco di Firenze Lando Conti e del senatore Roberto Ruffilli.

Oggi dopo 45 anni da quei fatti ci si chiede ancora: chi è il mandante? Riproponiamo la video intervista del 2018 a uno dei sopravvissuti – Maurizio Lupini – e il video servizio che ripercorrere il clima politico di quei giorni che precedettero i tragici eventi del Tuscolano.

La video intervista a Maurizio Lupini [Cliccare sulla foto per guardare]

Il video servizio che ripercorre quello che era clima politico dei giorni che precedettero i tragici eventi del Tuscolano [Cliccare sulla foto per guardare]

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Giustizia pilastro della democrazia, Lucarella: “Si intervenga sulle storture”

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Il referendum sulla giustizia è alle porte. Si voterà il prossimo 12 giugno. Nel mezzo c’è la riforma del Ministro Cartabia che, dopo il primo passaggio alla Camera dei Deputati, è
incardinata al Senato della Repubblica.

Questo il commento a caldo di Angelo Lucarella, vice coordinatore della commissione giustizia del Ministero dello sviluppo economico, che L’Osservatore d’Italia ha raccolto per i lettori.
“Il referendum è un istituto costituzionalmente sacro del nostro Paese. Non si tratta di essere pro o contro la magistratura o sostenere una iniziativa di colore politico. Si tratta di riconoscere che esiste un problema e di non sottovalutare che la democrazia si deve esprimere, soprattutto, con la chiamata del popolo al voto.

Illustri giuristi come Nordio, Cassese, ecc. hanno sposato la questione perché siamo ad un punto cruciale della vita del sistema giudiziario.
Ecco, sebbene il referendum non risolva tutti i problemi di certo ne evidenzia quelli indifferibili da trattare. Porte girevoli in primis. Anzi, poiché c’è un limite oggettivo di natura costituzionale si dovrebbe anche intervenire con una revisione puntuale che includa un nuovo assetto del giusto processo e che fissi una volta per tutte la separazione delle carriere (che ad onor del vero, se passasse oggi il referendum, porrebbe un problema di politica giudiziaria ulteriore ovvero come pensare i percorsi sin dalle Università).


In sostanza siamo tutti per una magistratura sana, perché ci sono tanti giudici seri, coraggiosi, garantisti. È anche per loro, oltreché alle circa 30 mila persone colpite da ingiuste carcerazioni dagli anni 90 in poi (dati pubblicati dall’Osservatorio ErroriGiudiriari in collaborazione con l’Unione Camere Penali d’Italia) che occorre rispettare il voto referendario.
In ultimo è da tener conto che il Ministero della Giustizia ha riportato che nel 2021 ci sono stati circa 24 milioni di euro di risarcimenti per ingiusta carcerazione preventiva (nel 2020 il totale fu 37 milioni) e che 43 mila euro, invece, è la media-importo per caso.
Ad ogni modo l’importante è andare a votare (a prescindere dall’orientamento per il Si o per il No) perché più forte è la voce dei cittadini, migliore più essere il dialogo tra i poteri dello Stato”.

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