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Roma

ANGUILLARA: PARLA L'EX ASSESSORE ALLA CULTURA DE SANTIS

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Tempo di lettura 5 minuti Il matrimonio tra la De Santis e la politica portata avanti dal “Movimento Cinque Stelle” è durato, come avveniva in qualche film ambientato a Las Vegas, lo spazio di una notte

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di Simonetta D'Onofrio

ANGUILLARA (RM) – La decisione della sindaca di Anguillara, Sabirna Anselmo, subito dopo le elezioni, che ha visto l’allontanamento di due assessori, oltre alle dimissioni molto “chiacchierate” di un terzo, ha determinato un malcontento generale negli interessati.
L’amministrazione pentastellata ha tolto contemporaneamente le deleghe a Giovanni Chiriatti, ex assessore alle aree periferiche (con funzione di vice sindaco) e a Franca de Santis, ex assessore alla cultura. Il matrimonio tra quest’ultima e la politica portata avanti dal “Movimento Cinque Stelle” è durato, come avveniva in qualche film ambientato a Las Vegas, lo spazio di una notte.

L’ex assessore De Santis ha contattato la redazione, richiedendo di rilasciare un’intervista sulle motivazioni che, a suo avviso, avrebbero determinato la sua “cacciata”.


Da quanto tempo, prima delle elezioni, frequentava il locale meetup del movimento?

Da qualche anno io e mio marito eravamo iscritti al meetup di Anguillara, ma avevamo saltuariamente frequentato le riunioni soprattutto, perché ci dicevano che erano riservate agli attivisti. A tre o quattro mesi dalle elezioni, a seguito delle nostre richieste, siamo stati contattati e nel corso di una riunione con l’attuale sindaco mi è stato proposto dallo stesso di entrare nella squadra di governo come assessore alla cultura. Sono stata ben felice di accettare l’incarico poiché credevo nei principi e valori del M5S e nella possibilità di realizzare positivi cambiamenti nella politica di Anguillara.
Sono stata quindi presentata in campagna elettorale pubblicamente, sul sito web e negli incontri pubblici come futuro assessore alla cultura.
Da quel momento ho partecipato attivamente, insieme a mio marito, alla campagna elettorale coinvolgendo e convincendo con la nostra presenza molti cittadini delusi dalle passate amministrazioni ma non convinti neanche dal gruppo M5S di Anguillara.

Crede che la presenza, in campagna elettorale, dei nomi degli assessori designati, persone conosciute in città, ha contribuito alla vittoria elettorale?

La presenza dei tre assessori sostituiti nel giro di un mese, di cui Chiriatti ed io revocati e Bernardini dimissionario, è stata secondo me determinante per l’ottimo risultato ottenuto al primo turno, poiché Chiriatti , come è noto, è stato eletto dai cittadini con il maggior numero di preferenze ed io, insegnante di lettere alla scuola media di Anguillara per 26 anni , conosciuta da molti cittadini per l’ impegno professionale e per la serietà , sono riuscita a convogliare sul M5S moltissimi voti di persone sfiduciate e deluse dalla politica, ho persino fatto votare cittadini che erano anni che non esercitavano questo diritto. Bernardini nato e cresciuto ad Anguillara essendo conosciuto per il suo impegno civile e sulla tutela dell’ambiente ha convogliato moltissimi voti verso il M5S.
Ha parlato col sindaco dopo quanto avvenuto, ha provato a contattarla, è riuscita ad avere una spiegazione di persona per la revoca della delega?
Sono stata delegata come assessore alla cultura dalla Sindaca nel consiglio comunale del 5 Luglio e il giorno 28 luglio (23 giorni dopo) sono stata da Lei convocata. Prima di tale data durante i numerosi colloqui riguardo il mio incarico non ha mai dato alcun segnale o avvertimento di quello che sarebbe poi avvenuto.
Il 28 luglio invece ha verbalmente comunicato di avermi tolto la fiducia per la mia assenza, alle mie richieste di spiegazioni sulla motivazione mi ha esortato a dare le dimissioni, naturalmente ho rifiutato ritenendo del tutto infondata la motivazione .
Non c’è stata alcuna possibilità di dialogo, infatti il Sindaco ha chiuso l’argomento allontanandosi e tagliando qualsiasi possibilità di ulteriore comunicazione. Alcuni giorni dopo mi è stato di nuovo richiesto telefonicamente da una sua incaricata di dare le dimissioni e ho nuovamente rigettato tale richiesta.

Si rimprovera qualcosa del suo impegno come assessore, oppure pensa che quanto avvenuto sia stato un torto nei suoi confronti?

Non ho nulla da rimproverarmi anzi fin dal 21/6/2016 mi sono attivata ed ho prodotto nei 23 giorni di mandato una considerevole mole di lavoro come si evince dalla nota, inviata al Sindaco con protocollo 00021399 del 2/8/2016 e da quest’ultimo mai contestata.
Il “contributo propositivo”, pertanto, c’è stato e infatti come precisato nella nota sopra indicata si è materializzato, tra l’altro, nell’approvazione nella riunione di Giunta del 5/8/2016 del “progetto di richiesta di finanziamento alla Regione Lazio per i lavori di sistemazione del teatro della scuola media”, da me redatto e consegnato personalmente agli uffici tecnici comunali in data 28/7/2016.
Prima del 5 agosto, ci sono state discussioni tra lei e il sindaco?
L’unica discussione con il Sindaco c’è stata il 28 luglio quando lo stesso mi comunicava di avermi tolto la fiducia, prima di tale data ci siamo sentiti più volte ma in maniera del tutto normale senza nessun preavviso o sentore di quello che aveva probabilmente già deciso subito dopo la vittoria al ballottaggio.
Qual è secondo lei la ragione per cui si è verificato questo contrasto?
La cosa strana è che non c’è stato alcun contrasto infatti ho predisposto tra l’altro (sempre in questi primi 23 giorni) la base per il progetto per lo sviluppo culturale ad Anguillara con l’indicazione degli interventi da porre in atto subito (consegnato personalmente al Sindaco). Su tale progetto il Sindaco mi ha dimostrato apprezzamento risultandone entusiasta .

Quando ha visto che al vostro posto sono stati nominati assessori due persone legate alla passata giunta di centrodestra, cosa ha pensato?

Ho pensato dov’è il tanto professato “ cambiamento “ così sbandierato in campagna elettorale e a che cosa è dovuta questa scelta ? Cosa penseranno i cittadini? Ad oggi non so ancora darmi una risposta plausibile e non voglio dar credito alle voci di inciuci e accordi preelettorali al ballottaggio, se fosse vero sarebbe gravissimo e sarebbe motivo di espulsione dal movimento.
In realtà ho segnalato ai vertici del M5S nazionale e regionale questa anomala situazione, ma non ho avuto alcun riscontro e non riesco a spiegarmi questo silenzio.
Devo inoltre evidenziare un’altra cosa inspiegabile: il Sindaco non ha voluto la collaborazione di mio marito ingegnere, per 30 anni dirigente dell’ufficio tecnico di una ASL conoscitore della macchina amministrativa comunale, in quanto eletto con una lista civica negli anni 90. Si metteva a disposizione con la sua competenza e professionalità gratuitamente senza chiedere poltrone o incarichi formali. Forse poteva entrare nel merito di argomenti top secret ? Allora la trasparenza dov’è ?
Se manca il cambiamento e non c’è né trasparenza , né partecipazione dov’è il M5S?

E’ trascorso quasi un mese da quando siete stati revocati dal ruolo di assessore. Qual è lo stato d’animo oggi?

Quando mi hanno chiesto di partecipare come assessore, sapevo a che cosa andavo incontro, sapevo che l’impegno sarebbe stato grande e gravoso ma ho accettato consapevolmente, anche perché essendo pensionata avrei avuto tanto tempo a disposizione da dedicare a questo incarico.
A questa decisione mi ha portato il grande amore che ho per Anguillara, il paese in cui vivo dal 1985 dove sono cresciuti i miei figli e dove, come insegnante, ho contribuito alla crescita e all’educazione di tanti altri figli ormai adulti.
A questo punto mi chiedo come si possa cambiare drasticamente opinione : prima delle elezioni stimata e impegnata professionista a tempo pieno nella campagna elettorale e dopo appena un mese dalle elezioni “ poco collaborativa”.
Hanno tanto pubblicizzato “ adesso con la nuova giunta si comincia fare sul serio “ ho impressione invece che tutto si sia fermato e quello che è stato fatto è stato realizzato dai 3 assessori allontanati.
Infatti la Giunta si è riunita il 5 agosto, quando è stato approvato il mio progetto per la richiesta di finanziamento per la sistemazione del teatro della scuola media e poi il 23 agosto . Qualche assessore è andato in ferie ? Così si comincia a fare sul serio ?
Per esempio il bando per assumere il Capo Area Tecnica è stato rifatto perché “dall’esito dei colloqui non è emersa nessuna professionalità idonea a ricoprire l’incarico in oggetto “ o perché era facilmente impugnabile ? infatti è stato poi modificato sia nei requisiti dei candidati e sia nella creazione di una commissione esaminatrice che prima non esisteva.
Da quanto sopra sono convinta di non meritare il trattamento che ho ricevuto dal Sindaco e dopo un mese aumenta in me l’amarezza e la consapevolezza di essere stata usata e deliberatamente esclusa dal Sindaco ancor prima di revocarmi il mandato, nonostante mi abbia utilizzata in campagna elettorale ed inserita nella compagine di governo proposta agli elettori.
I cittadini di Anguillara giudicheranno !

 

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Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Roma

Droga a Roma, shaboo nei biscotti iraniani

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ROMA – I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, a conclusione di una complessa attività d’indagine, durata circa sei mesi e diretta dalla Procura della Repubblica di Roma – Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza che dispone l’applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di sei persone di nazionalità iraniana, filippina e bengalese, perché gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di traffico internazionale, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo” ed oppio.
L’operazione, scattata alle prime ore di questa mattina, ha impegnato i Carabinieri nella provincia di Roma, dove sono stati localizzati i 6 indagati, 4 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, due uomini, una donna iraniani e un uomo del Bangladesh; una donna filippina agli arresti domiciliari; una donna iraniana destinataria della misura del divieto di dimora in Roma.
Le attività investigative, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro sono scaturite a seguito dell’arresto operato a giugno 2021 nei confronti di un cittadino bengalese, trovato in possesso di 530 g di shaboo; da qui sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine alla presenza di un gruppo criminale per conto del quale l’arrestato deteneva la sostanza. Le indagini eseguite mediante attività tecniche e telematiche, associate come sempre ai servizi tradizionali di pedinamento ed osservazione, hanno consentito di mettere insieme gravi indizi di colpevolezza  a carico di colui che viene considerato il capo e coordinatore unico del gruppo, un cittadino Iraniano, in Italia da circa 25 anni, già agli arresti domiciliari per analogo reato il quale, sfruttando anche i permessi lavorativi come panettiere, dirigeva da remoto ed avvalendosi di gregari e collaboratori ai vari livelli, i rapporti sia con gli acquirenti che con i “galoppini” ed i fornitori di shaboo di stanza in Iran.
Proprio nei confronti di colui che viene considerato il capo e della moglie – anche lei membro del gruppo con compiti logistici ed operativi – i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito a dicembre 2021 una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica che ha permesso di rinvenire e sequestrare all’interno di un appartamento 2,3 kg di shaboo e 1,4 kg di oppio, abilmente occultati nel doppio fondo di confezioni, completamente integre, di dolci tipici dell’Iran, comportando l’arresto della coppia.
La successiva analisi degli apparati telefonici sequestrati alla coppia ha poi permesso di ricostruire il canale di approvvigionamento dello stupefacente sintetico che veniva prodotto in Iran ed inviato in Italia, grazie alla collaborazione in terra persiana di un sodale non compiutamente identificato, che avvalendosi dell’inconsapevole apporto di alcuni turisti iraniani diretti a Roma, che mettevano a disposizione una porzione del proprio bagaglio, convinti di aiutare dei connazionali a portare in Italia “i sapori” della loro terra (i biscotti appunto), importavano in Italia lo stupefacente rischiando inoltre, se arrestati in Iran, la pena capitale. Una volta in Italia, lo stupefacente sotto forma di prodotti dolciari, veniva ritirato dalla madre o dalla moglie del capo dell’organizzazione e stoccato in depositi prima di essere immesso sul mercato capitolino sfruttando la manodopera a basso costo offerta da cittadini filippini e bengalesi.
È stata dunque ricostruita l’importazione di ben 21 kg di shaboo e 3 kg di oppio nel periodo ricompreso tra aprile e novembre 2021, e la successiva commercializzazione anche al dettaglio, e cristallizzata la posizione di 13 indagati a vario titolo per i reati di spaccio, detenzione ed importazione dall’estero di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’attività, a riscontro delle indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito 6 arresti in flagranza di reato, convalidati, sequestrate sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo”, per un peso complessivo di oltre 3 kg, del tipo oppio per un peso complessivo di kg. 1,5 nonché la somma in contanti di 25.000 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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Cronaca

Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

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I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



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