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Roma

ANGUILLARA, PARLIAMO ANCORA DI RIFIUTI RADIOATTIVI

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Aspettiamo che alle parole seguano i fatti e, come riportato sull’articolo di Chiara Rai, aspettiamo contestualmente all’approvazione del Piano, l’informazione alla popolazione sui contenuti  del documento, come prescrive il decreto del Ministero del Lavoro datato 26 gennaio 2009.

Ricordando ancora le tante proteste delle varie associazioni, giuste o sbagliate non importa, contro l’elettrosmog di Radio Vaticana. Nessuna associazione, a che mi è dato sapere, ha mai alzato la voce, raccolto firme, organizzato proteste contro il rischio radioattività ibernato nei forzieri della Casaccia. Oggi, si conoscono i rischi reali e si spera che queste associazioni ne possano prendere nota.

 

Emanuel Galea

Prendendo spunto dall’articolo di Chiara Rai del 21 giugno pubblicato su questo giornale (ANGUILLARA CENTRO ENEA "CASACCIA": EMERGENZE RADIOLOGICHE, ARRIVA IL PIANO), che riportava in allegato IL PIANO PER LE EMERGENZE RADIOLOGICHE riferito al Centro Casaccia dell’Enea emanato dalla Prefettura di Roma, il quale riproponeva un vecchio ammonimento inascoltato che ebbi a pubblicare, (non su questo quotidiano), il 30 marzo del 2011, in un articolo intitolato “Parliamo di rifiuti radioattivi.”

Non c’è cosa peggiore che il dover dire “l’ho detto” perché questo atteggiamento non risolve certo il problema. Eppure non posso evitare di rifarmi al mio articolo del marzo 2011 (oltre un anno fa) per mettere meglio in risalto le emergenze radiologiche al Centro Enea Casaccia. Sottovalutare e minimizzare queste problematiche non rende certo giustizia alla cittadinanza. Tante sono le responsabilità. Ricordando ancora le tante proteste delle varie associazioni, giuste o sbagliate non importa, contro l’elettrosmog di Radio Vaticana. Nessuna associazione, a che mi è dato sapere, ha mai alzato la voce, raccolto firme, organizzato proteste contro il rischio radioattività ibernato nei forzieri della Casaccia. Oggi, si conoscono i rischi reali e si spera che queste associazioni ne possano prendere nota.
 

Si riporta integralmente l’articolo del marzo 2011 pubblicato sul “Megafono”

PARLIAMO DI RIFIUTI RADIOATTIVI di Emanuel Galea (30 marzo 2011)

A seguito dell’incontro convocato nei giorni scorsi dal Prefetto di Roma per verificare l’attualità del Piano di protezione fisica del Centro Enea Casaccia,  il nostro Comune rappresentato dal sindaco Paolessi, dal consigliere delegato alla Sicurezza sul Territorio  Giovanni Casasanta e dal segretario comunale  dott.ssa  Inches, il 9 marzo  ha visitato la struttura del Centro Enea della Casaccia che custodisce i rifiuti radioattivi provenienti da vari esperimenti che si eseguono nel sito.
La struttura è una società partecipata Enea – Sogin e appartiene alla Nucleco Spa.

La notizia di per se non merita alcuna pubblicità. Ci complimentiamo che i nostri amministratori si preoccupano di verificare sicurezza e salute dei propri cittadini. Nulla di strano sennonché ci preoccupa il prosieguo della dichiarazione sia del sindaco che quella di Casasanta.

Tanto per essere chiaro abbiamo il massimo rispetto sia verso il sig. Paolessi che verso il sig. Casasanta. Riconosciamo a tutte e due un merito per l’impegno che dimostrano nel espletare il loro ufficio. Quello che non li possiamo riconoscere un competenza per poter garantire e tranquillizzare i cittadini . Non riesco a darmi una ragione per giustificare la dichiarazione del delegato consigliere Casasanta e cioè .

“Nella nostra visita abbiamo rilevato standard di sicurezza e professionalità elevate, questo ci tranquillizza sia per gli abitanti del nostro e d’altri comuni limitrofi, sia per le risorse umane che lavorano nel Centro, molte delle quali vivono proprio ad Anguillara”.

A dire la verità non mi tranquillizza neanche quanto ha dichiarato Paolessi, in altre parole:
“Sono soddisfatto delle informazioni che ho ricevuto e della disponibilità da parte dei nostri interlocutori a fornire delucidazioni alle domande che abbiamo posto”.

Non me ne voglia il Sindaco e il consigliere se non sono rimasto soddisfatto. Cosa hanno verificato? Quale standard di sicurezza? Che tipo di informazione che può tranquillizzare tutti?
Non me ne vogliano. Fino a qualche mese fa di dichiarazioni “tranquillizzanti” ne giungevano più di una dalla Prefettura di Fukushima. Siamo certi che un sindaco e un consigliere sono i “tecnici” adatti per effettuare queste visite?

Finisco rivolgendomi alle associazioni locali. Anche a loro chiedo di non me ne vogliano. Proprio di questi giorni il revival della campagna anti inquinamento elettromagnetico. Mi starebbe pure bene se la campagna fosse condotta a 360 gradi contro elettrosmog, (Centro Trasmittente Santa Maria di Galeria, centralina elettrica ACEA (Centro abitato Cesano) e struttura deposito rifiuti radioattivi Centro Enea Casaccia. Puntare l’indice verso una sola delle fonti d’inquinamento non mi convince.

Che ora si vara il “Piano emergenze radiologiche Enea Casaccia è un buon segno, meglio tardi che mai.
Aspettiamo che alle parole seguono i fatti e, come dice l’articolo proposto da Chiara Rai, aspettiamo contestualmente all’approvazione del Piano, l’informazione alla popolazione sui contenuti  del documento, come prescrive il decreto del Ministero del Lavoro datato 26 gennaio 2009.

tabella PRECEDENTI:

21/06/2012 ANGUILLARA CENTRO ENEA "CASACCIA": EMERGENZE RADIOLOGICHE, ARRIVA IL PIANO


 

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Litorale

Anzio e Nettuno, prorogato il commissariamento. Cosentino (SI): “Notizia attesa e auspicata”

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Il Consiglio dei ministri ha prorogato il commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno. La proroga del Commissariamento di sei mesi dovrebbe terminare il 22 novembre 2024. Anche se potrebbero essere accorciati i termini con un provvedimento del Governo per permettere le elezioni comunali in autunno. Se al contrario si completasse il commissariamento le lezioni potrebbero essere svolte nella primavera del 2025.

“Sulla proroga del commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno, nessun dubbio che sia una notizia attesa e auspicata, in uno scenario di acclarata presenza di infiltrazione mafiosa e operatività di ben 4 ‘ndrine di origine calabrese. – Dichiara in una nota Danilo Cosentino Segretario regionale di Sinistra Italiana Lazio – Sinistra Italiana – prosegue Cosentino – da anni insieme alle realtà civiche cittadine ha tenuto alta l’attenzione sui comuni del litorale romano ben prima dell’indagine Tritone, con atti parlamentari e la presenza costante sul territorio.
La proroga arriva all’indomani della sentenza della Corte di Appello che conferma le 34 condanne emesse dal gup di Roma e che quindi ribadisce inequivocabilmente la presenza di una locale di ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno diramata in molti settori imprenditoriali fino ad infiltrare le amministrazioni. Le tempistiche impongono una seria riflessione delle forze progressiste e di sinistra delle due città che hanno la responsabilità ed il dovere di unirsi per affrontare nel 2025 le amministrative più delicate della storia di questi territori.”

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Cronaca

Guidonia Montecelio, guida senza patente e assicurazione con arnesi da scasso in macchina

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I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno denunciato un uomo di 21 anni, gravemente indiziato del delitto di possesso ingiustificato di strumenti atti a forzare serrature.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio volta anche a contrastare i furti in abitazione, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura con a bordo il giovane che risultava non aver mai conseguito la patente. Visto il particolare stato di agitazione del 21enne, ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione veicolare, rinvenendo diversi attrezzi per scassinare serrature, per i quali il 21enne non ha fornito spiegazioni utili a giustificarne il possesso. Il veicolo, inoltre, è risultato privo di copertura assicurativa.
Per la guida senza patente e con veicolo privo di assicurazione, il 21enne è stato sanzionato amministrativamente mentre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli.



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Metropoli

Colleferro, controlli serrati dei Carabinieri contro la mala movida

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Continua incessante il controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro che, nelle ultime ore, hanno svolto una serie di servizi mirati a prevenire i reati connessi con il fenomeno della “movida” nonché quelli legati all’uso di droga e alcool.

Numerose le pattuglie dislocate nel centro di Colleferro, nei pressi di locali pubblici, presi d’assalto da centinaia di giovani soprattutto nel weekend.

Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri della Radiomobile hanno denunciato un 29enne della provincia di Roma per aver disatteso le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria.

Nella notte, a finire nel mirino degli stessi militari è stato un 19enne del posto sorpreso nella Piazza Willy Monteiro Duarte con un grammo di hashish, sottoposto a sequestro.

Il bilancio delle attività è di 77 persone identificate, 61 veicoli controllati, di cui due sequestrati perché sprovvisti della copertura assicurativa e ritirata una patente di guida. In totale, i Carabinieri hanno sanzionato 5 automobilisti indisciplinati per un importo complessivo pari a 2.000 euro.

Il servizio svolto dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro rientra in un dispositivo areale di prevenzione più ampio disposto dal Comando Provinciale di Roma che mira a garantire maggiore sicurezza nei luoghi di maggiore aggregazione sociale, mantenendo sempre alta l’attenzione, specie nei fine settimana, anche per la sicurezza della circolazione stradale.

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