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Roma

Anguillara, Piano regolatore: ecco cosa è successo

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Tempo di lettura 3 minuti Pizzigallo: "L’ennesima farsa di questa amministrazione pentastellata, che prepara gli atti senza la dovuta documentazione e la dovuta competenza"

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di Silvio Rossi

ANGUILLARA (RM) – Dopo la bocciatura, da parte del Comitato Tecnico regionale, delle controdeduzioni al PRG espresse dal Consiglio Comunale di Anguillara Sabazia nella seduta del 2 febbraio scorso, sono numerosi i commenti negativi sull’operato della giunta comunale.

Tra i messaggi di sdegno e di scherno che hanno accompagnato la bocciatura dell’atto, tabella dei giornali locali, comunicazioni da parte dell’ente, che ha definito “gretto” il comitato tecnico, abbiamo cercato di sentire l’opinione di chi, le stesse osservazioni avanzate dall’organismo regionale, le ha avanzate proprio nella sede del consiglio comunale, l’unico consigliere presente per le opposizioni, a causa dell’incompatibilità dei suoi colleghi, il candidato sindaco del centrodestra Antonio Pizzigallo alle trascorse elezioni di giugno 2016.

Leggendo quanto riportato sui giornali locali, la bocciatura della delibera comunale ha avuto tra le ragioni l’incompatibilità del capo area economico e la mancanza delle relazioni tecniche. Le stesse cose che lei ha portato in consiglio comunale. Possiamo parlare quindi di bocciatura annunciata?
Questa è l’ennesima farsa di questa amministrazione pentastellata, che prepara gli atti senza la dovuta documentazione e la dovuta competenza. È chiaro che il piano regolatore o meglio, le controdeduzioni alla variante, portate avanti dall’amministrazione non potessero essere accettate minimamente e dovessero essere rispedite al mittente. Perché c’era innanzi tutto il problema della legittimità della delibera, visto il conflitto d’interesse che coinvolgeva il capo dell’area economico finanziaria, ma poi mancavano tutte le relazioni di accompagnamento, come la relazione geologica, la relazione tecnica, e anche una descrizione più dettagliata delle novità.

Queste cose sono state anche oggetto di una pregiudiziale

Assolutamente sì, è una delibera che non poteva essere portata, una delibera di filosofia. Io avevo invitato i consiglieri di maggioranza a riflettere sull’esprimere un voto favorevole su una delibera che sapeva tanto di filosofia. Hanno costruito un fantomatico piano strategico che non si sa in realtà cosa sia, ma ancor di più tecnicamente, è vero che la variante prevedeva la riduzione di un numero consistente di metri cubi, ma è anche vero che erano state inserite delle zone in aree assolutamente ultra vincolate, con tre quattro vincoli, che non potevano in nessun modo essere approvate dalla Regione, che evidentemente ha interpretato questo come una nuova variante, che aveva quindi bisogno di essere ulteriormente studiata.

Si può parlare di un parallelo tra la vicenda Stadio della Roma a Tor di Valle e la variante di Anguillara?
Certamente. Anche perché quella vicenda che adesso sembra realizzare un momento di vittoria del Movimento Cinque Stelle, in realtà rischia di sgonfiarsi completamente quando all’atto pratico si andranno a delineare gli aspetti sia della cubatura che dei servizi.

Durante la campagna elettorale lei disse che in caso di sua vittoria, il Piano Regolatore sarebbe stato approvato, ma poi si sarebbe dovuto intervenire sullo stesso con gli strumenti attuativi. Cosa si sarebbe potuto fare che invece non è stato fatto?
La variante al piano regolatore approvata anni fa, prevedeva fra gli strumenti attuativi la possibilità di realizzare dei compartimenti, delle aree, garantendo una parte di servizi consistente, oltre alla parte naturalmente abitativa, e questo comporta la possibilità per il comune di controllare e di regolamentare area per area ciò che viene edificato. Dato che quando si parla di piano regolatore si fa un lavoro sostanzialmente teso a programmare gli anni a venire, per i prossimi 15 o 20 anni, se ci rendiamo conto che il precedente era prima dell’Ottanta, ci vuole quindi molto tempo per preparare un piano, bisogna ragionare nell’ottica dell’espansione della città garantendo sicuramente un equilibrio fra edilizia abitativa e servizi, ma questo non vuol dire bloccare l’economia come invece è stato fatto qui ad Anguillara.

Con questo passaggio, chi è che ne pagherà le conseguenze?
Io penso che adesso non ci sia altra soluzione che approvare il piano regolatore, e questo vuol dire una ripresa dell’economia perché si potrà finalmente cominciare a riattivare tutte quelle piccole imprese che sono state ferme per tanti anni, e hanno vissuto la crisi in maniera decisamente profonda.

La bocciatura avrà conseguenze sulla giunta di Anguillara?

Francamente io ritengo che se sommiamo tutte le nefandezze compiute da questa amministrazione, dovrebbero dimettersi tutti quanti. Mi rendo conto tuttavia che questa è un’ipotesi assolutamente al di la da venire, per diversi motivi. Indubbiamente l’assessore Piccioni che ha perorato questa soluzione cercando di giustificarla, ma con atti assolutamente non adeguati alla situazione, ne esce sensibilmente ridimensionato. Questa respinta fra l’altro così repentina della Regione, vuol dire che il Comitato Tecnico si è immediatamente reso conto delle difformità che c’erano in questa delibera, quindi non ha neanche atteso alcuni giorni, credo che sia un record in assoluto. Dicevo che l’amministrazione ha compiuto tanti di quegli atti sbagliati, che ha dimostrato un’assoluta incapacità a governare estremamente preoccupante, non tanto per il presente quanto per il futuro. Se vuole le elenco alcuni di questi aspetti, dal dimissionamento degli assessori presentati durante la campagna elettorale, ai capi area che sono costretti a fuggire dopo 15/20 giorni, alcuni con le lacrime agli occhi, altri che dichiarano anche pubblicamente di essere stati minacciati e vanno via, come il capo area economico finanziario, all’assoluta mancanza di azione su progetti che vengono dal passato, come la Anguillara Cesano o la Piscina.
 

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Cronaca

Ponzano Romano, “caso del canile lager”: il GIP archivia il procedimento verso il titolare

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Il GIP di Rieti ha archiviato la vicenda che ha visto il titolare di un castello del 1200 con diversi ettari di tenuta a Ponzano Romano finire indagato per il reato previsto dall’articolo 727 del Codice Penale, ovvero di “abbandono di animali”

Una vicenda iniziata due anni fa quando venne diramata la notizia del sequestro di un “canile lager” con 110 husky maltrattati. Il titolare, un uomo di 45 anni, finì quindi indagato per maltrattamento di animali.

Vista la richiesta di archiviazione depositata dal PM – si legge sul decreto di archiviazione – ritenuto, conformemente a quanto sostenuto dal PM, che non è possibile sostenere l’accusa in dibattimento, in quanto: lo stato in cui si trovavano gli animali al momento del controllo non è imputabile al comportamento dell’indagato momentaneamente assente per motivi di salute.

Il 45enne, infatti, al momento del controllo si trovava ricoverato, già da una settimana, al policlinico.

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Ambiente

Castel Gandolfo, primi dati trasmessi dall’idrometro nel lago: situazione allarmante

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In solo 10 giorni, da l’Autorità di Bacino ha installato il teleidrometro nel lago di Albano di Castel Gandolfo, periodo durante il quale non ci sono stati apporti pluviometrici ed il livello di falda circostante al lago è rimasto depresso, si è verificata un’ulteriore perdita di 120.000 metri cubi di acqua dal lago.

L’ANBI e l’ABDAC sono in stretto contatto per capire meglio come affrontare l’imminente criticità. Tra le azioni prioritarie c’è la necessità di un aggiornamento dello stato di fatto ed una verifica e calibrazione dei modelli esistenti sulla base di un monitoraggio rigoroso dei livelli lacustri e piezometrici, delle precipitazioni e delle portate emergenti.

I Sindaci dei Comuni sul lago sono stati avvertiti per le vie brevi ma sarà necessaria quanto prima una riunione per dettare una serie di azioni condivise tra cui forse la più urgente è stabilire insieme a tutti gli organi competenti una soglia di livello idrometrico al di sotto del quale non è possibile andare e quindi qualsiasi emungimento al di sotto della cifra stabilità risulterà non autorizzato e perseguibile per legge

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Castelli Romani

Ciampino, picchia con violenza il padre invalido

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ROMA – I Carabinieri della Tenenza di Ciampino hanno arrestato un cinquantenne, disoccupato e con precedenti, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia.
Nello specifico, i militari sono intervenuti a seguito di una segnalazione arrivata al 112 per una lite in un’abitazione nei pressi di via Giuseppe Saragat a Ciampino.
All’interno dell’appartamento, i Carabinieri hanno bloccato l’uomo che, in evidente stato di ebbrezza alcolica, aveva pochi istanti prima malmenato, per futili motivi, il padre convivente 81enne, invalido ed allettato, colpendolo violentemente con calci e pugni al viso e al corpo, procurandogli gravi lesioni.
L’anziano, immediatamente soccorso dai militari e da personale del 118, veniva trasportato in “codice rosso” al pronto soccorso del Policlinico di Roma Tor Vergata, riportando una prognosi di 40 gg.
Durante la perquisizione eseguita nei confronti dell’indagato, i militari hanno rinvenuto 1,5 g di cocaina, motivo per cui è stato segnalato quale assuntore di stupefacenti, alla Prefettura di Roma.
L’arrestato è stato condotto in carcere a disposizione dall’Autorità Giudiziaria di Velletri.
Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari: l’indagato deve considerarsi non colpevole sino alla condanna definitiva.

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