ANGUILLARA, PIZZIGALLO E LISTA CIVICA PRESENTANO ORDINE DEL GIORNO SU RISCOSSIONE ALTERNATIVA AD EQUITALIA

Redazione

«Porre fine a quella che sta diventando una vera e propria emergenza nazionale e, al più presto, realizzare una modifica radicale nella riscossione dei tributi per far sì che i casi di ingiustizia sociale non si verifichino più». Così i consiglieri della Lista Civica “Per Anguillara – Pizzigallo Sindaco”hanno presentato l’ordine del giorno, ai sensi dell’art. 37 del Regolamento del Consiglio Comunale, sulla riscossione in alternativa ad Equitalia.

«Occorre – spiegano i consiglieri – instaurare fin da subito un rapporto “più umano” con la cittadinanza, soprattutto in questa fase in cui la gente attraversa momenti economicamente negativi e quindi, in molti casi, se si ritarda a pagare un tributo, spesso viene fatto per mancanza di disponibilità e non per cercare di fare i furbi. La nostra istanza parte proprio dalla drammaticità di alcune situazioni e dalla ricerca di una risposta che dia maggiori garanzie di vicinanza ai cittadini. Per questo siamo dell’avviso che sia necessario rivedere profondamente il modo di riscuotere i tributi. Non si può affrontare la questione degli insolventi come se fossero dei numeri. Sono delle persone che stanno gestendo problemi seri nella loro vita. Allora, è per questo che si devono pensare a soluzioni differenti. Del resto – aggiungono i consiglieri – l’applicazione di interessi incredibili in più rispetto agli importi dovuti e la chiusura dello Sportello di Bracciano hanno creato situazioni di disagio per tutti i cittadini di Anguillara e del comprensorio lacustre».

«Ma occorre anche precisare che lasciare in anticipo Equitalia, non deve però essere accomunato allarivolta fiscale dichiarata da una serie di Comuni contro l’Imu. Non vogliamo la disobbedienza fiscale – chiariscono Antonio Pizzigallo e Christian Calabrese – ma soltanto riappropriarci del rapporto con il cittadino e ricostruire un rapporto equo e solidale con le diverse situazione di disagio che si vanno creando. Infatti – concludono i consiglieri – si fa spesso del terrorismo sui piccoli commercianti e le famiglie che non riescono a pagare, soprattutto quando arrivano cartelle esattoriali che sono più o meno dovute e subiscono modifiche successive ai primi accertamenti. Gli organi preposti alla riscossione dovrebbero recuperare un po’ di umanità verso questi cittadini, commercianti o artigiani in difficoltà, che sono pur sempre persone e non spersonalizzate società di capitale».