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Anguillara: ProLoco: "Andatevene via!"

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Tempo di lettura 4 minuti Ieri sera, 19 luglio 2016, assieme ad alcune persone ci siamo recati presso la sede che, secondo quanto ci è stato riferito, il martedì sera è aperta a tutti i cittadini

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di Silvio Rossi
ANGUILLARA (RM)
– A dispetto di tutti i comunicati in cui la Pro Loco di Anguillara si dichiarava come aperta, disponibile al confronto, desiderosa di ricevere idee da persone nuove, abbiamo potuto appurare, con i nostri occhi, quale è invece il vero atteggiamento che alcuni componenti del direttivo dell’associazione esprimono nei confronti di chi non appartiene al “cerchio magico”.

I fatti Ieri sera, 19 luglio 2016, assieme ad alcune persone che quasi un mese fa fecero domanda d’iscrizione alla Pro Loco di Anguillara, ma che fino ad oggi non hanno ancora ricevuto la risposta con le relative tessere, ci siamo recati presso la sede che, secondo quanto ci è stato riferito, il martedì sera è aperta a tutti i cittadini di Anguillara, iscritti e non. In effetti, anche sul sito, appare in bella evidenza la frase: “La Pro Loco informa che è sempre stata aperta a tutti e sempre lo sarà. Preghiamo, pertanto, tutti coloro che intendono partecipare a collaborare attivamente”. Ma se chi si reca presso la sede non è abbastanza gradito, la reazione di alcuni membri del direttivo, non è in linea con quei criteri di cordialità e rispetto delle persone che dovrebbe contraddistinguere un’associazione aperta a tutti i cittadini. Premesso che, in caso di direttivi a porte chiuse, sarebbe buona norma convocarli pubblicamente, in modo di far sapere alle persone che in quel giorno, specie se è lo stesso che è destinato all’incontro coi soci, non è possibile accedere alla sede. In ogni caso, c’è modo e modo per invitare le persone a uscire. Sarebbe buona creanza rivolgersi verso i propri interlocutori con la formula “signori scusate, ma abbiamo deciso di fare un consiglio a porte chiuse, perché dobbiamo fare il bilancio di quanto è stato incassato con la Sagra del Pesce, e siamo costretti a chiedervi di uscire”. Sempre ammesso che la formula a porte chiuse sia la migliore per fare i conti di quanto incassato.

Moreno Delle Fratte alias Marchese del Grillo “Io so’ io, e voi…” E già qualcuno pensa che i soci non devono sapere nulla finché non ritornano certe cifre. Invece il tesoriere della Pro Loco, Moreno Delle Fratte, ha preferito utilizzare una forma che somiglia molto al modo con cui il Marchese del Grillo si rivolgeva ai suoi compagni d’osteria: “Io so’ io, e voi…”.
Se gli interlocutori mi avessero raccontato che il tesoriere, senza neanche salutare le persone che hanno bussato alla porta della sede della Pro Loco, si è rivolto loro dicendo: “Che siete venuti a fare? Chi vi ha invitato? Andatevene via!”, avremmo stentato a crederlo. Invece, dato che abbiamo udito di persona tanta arroganza, non possiamo fare altro che unirci allo sdegno che questi cittadini, che hanno cercato solo di mettersi a disposizione per le attività che la Pro Loco deve seguire, hanno provato.

Il presidente Riccardo Papi Ancora più imbarazzante è stato il comportamento del Presidente, Riccardo Papi, che quando ha raggiunto le persone allontanate, per dire loro che le tessere non erano ancora pronte, dopo quasi un mese dalla richiesta, a precisa domanda sul motivo di tanta scortesia, ha cercato in tutti i modi di glissare sull’argomento, inscenando una sorta di commedia che poteva intitolarsi: “Non so, non c’ero, e se c’ero dormivo”.Abbiamo anche provato a chiedere al Presidente di farsi portavoce per suggerire al tesoriere di recuperare il suo comportamento, chiedendo scusa alle persone che ha trattato in siffatto modo, ma le nostre richieste sembra non venissero neanche comprese, o si cercava di fare in modo di non comprenderle.

Trasparenza? Questi comportamenti non fanno altro che alimentare la polemica che si è scatenata sulla Pro Loco di Anguillara, in particolare con le ultime decisioni relative l'ultima Sagra del Pesce. E non sono solo i comportamenti delle persone del direttivo Pro Loco non fanno pensare a concetti come quello di trasparenza. Basta consultare il sito e non c’è traccia di un bilancio, non si trova l'ombra dello statuto e non c'e' un regolamento, che in genere tutte le associazioni pubblicano. Dichiarano, per rispondere alle critiche, che sono iscritti all’albo della Regione Lazio. Dimenticano però di precisare che l’iscrizione è avvenuta solo lo scorso anno, mentre sono diversi anni che la stessa gestisce le iniziative del Comune, finanziate dall’Ente, e sono ospitati in un locale comunale. Ci chiediamo se, in virtù di ciò, quanto avvenuto fino a prima dell’iscrizione sia stato lecito.

Ufficio stampa Pro Loco?  Rileviamo inoltre che il comunicato è firmato “Ufficio Stampa della Pro Loco”. Abbiamo chiesto a Paola Anselmo, segretario della Pro Loco di Anguillara,  chi fosse l’ufficio stampa, e ci ha risposto: “Non abbiamo un ufficio stampa. C'è una ragazza che aiuta il presidente nella gestione dei comunicati”. Scopriamo però che la signora Alessandra Delle Fratte, figlia del Tesoriere, scrive sulla sua pagina Facebook: “Ufficio Stampa della Pro Loco di Anguillara Sabazia”. Ora, oltre a ricordare che la qualifica di Ufficio Stampa è giornalistica, per cui se ne può avvalere solo chi è iscritto all’Ordine dei Giornalisti, ci sorprende che proprio la signora Delle Fratte scriva tabella sulla Pro Loco su un giornale locale, non qualificandosi come Ufficio Stampa, Addetto Stampa o Portavoce, ma redigendolo come cronista, facendo un torto alla terzietà del mestiere di giornalista e adottando un comportamento in grave contrasto con la deontologia professionale.

Abbiamo avuto notizia, sia dal sindaco, che dal consigliere con delega al turismo, che la nuova amministrazione ha intenzione di cambiare i vertici della Pro Loco, sempre ammesso che ne abbia la facoltà. Da parte nostra chiediamo ai consiglieri del direttivo, quelli che ritengono che certi comportamenti non debbano essere tenuti, di fare un gesto di dignità, e di non rendersi complici di quanto avviene.

 

Nota di redazione

La redazione de L'Osservatore d'Italia fa presente che a seguito della pubblicazione di questo articolo è stata contattata dal Consigliere di Maggioranza deputato alla comunicazione istituzionale che ha fatto presente che le affermazioni di Rossi relative "Abbiamo avuto notizia, sia dal sindaco, che dal consigliere con delega al turismo, che la nuova amministrazione ha intenzione di cambiare i vertici della Pro Loco, sempre ammesso che ne abbia la facoltà. Da parte nostra chiediamo ai consiglieri del direttivo, quelli che ritengono che certi comportamenti non debbano essere tenuti, di fare un gesto di dignità, e di non rendersi complici di quanto avviene." risultano prive di fondamento. E pertanto l'amministrazione comunale chiede al giornalista di rettificare tale affermazione e di porgere le dovute scuse. 

Roma

Roma, Tor Bella Monaca: violenze domestiche e minacce di morte, arrestato un uomo per maltrattamenti aggravati

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“Vivevamo con la paura che succedesse qualcosa di peggio”, raccontano i vicini, scossi dall’episodio

Nella giornata di ieri, a Tor Bella Monaca, si è consumato l’ennesimo episodio di violenza domestica. Un uomo di 47 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di maltrattamenti e lesioni personali aggravate nei confronti della sua compagna convivente, una donna di 37 anni, originaria di Roma.

L’intervento dei Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca è avvenuto a seguito di una segnalazione ricevuta in caserma. La vittima, che presentava una ferita alla testa causata da un violento colpo sferrato dal compagno, è stata immediatamente soccorsa dal personale del 118 e trasportata al Policlinico Casilino. Sebbene le sue condizioni non fossero considerate gravi, la donna è stata trattenuta in osservazione, lasciando emergere una storia di abusi che durava da anni.

Secondo quanto riferito dalla donna ai Carabinieri, le violenze erano ormai una costante nella sua vita da circa 10 anni, sin dall’inizio della convivenza con l’uomo. Il compagno, un tossicodipendente con evidenti problemi di gelosia morbosa, l’aveva sottoposta a continue aggressioni fisiche e verbali, senza che lei trovasse mai il coraggio di denunciarlo. Solo ora, dopo l’ennesimo episodio di brutalità, ha deciso di rompere il silenzio.

Tra i dettagli più agghiaccianti emersi dalle sue dichiarazioni, vi sono le minacce di morte ricevute e i danni causati all’interno della loro abitazione, segni di un clima di terrore vissuto quotidianamente. La donna ha anche ammesso di aver subito altre lesioni in passato, mai refertate, lasciando intuire una lunga scia di violenze mai denunciate.

Il vicinato: “Sapevamo che c’era qualcosa che non andava”

I residenti della via Fabrizio Chiari, luogo dell’arresto, hanno espresso il loro sgomento per la vicenda. Alcuni di loro, scossi dall’accaduto, hanno riferito ai giornalisti di aver sentito più volte urla e litigi provenire dall’abitazione della coppia. “Sapevamo che c’era qualcosa che non andava, ma nessuno si aspettava che fosse così grave”, ha dichiarato una vicina di casa, con voce tremante. “Vivevamo con la paura che potesse succedere qualcosa di peggio, ma non immaginavamo che lei subisse violenze così terribili.”

Un altro residente ha commentato: “Lui era una persona difficile, lo sapevamo tutti. Aveva problemi di droga e spesso lo vedevamo alterato. Ma lei era sempre così riservata, sembrava che volesse nascondere tutto”.

L’arresto

Dopo aver acquisito la denuncia della donna e raccolto le prove necessarie, i Carabinieri hanno arrestato l’uomo e lo hanno condotto presso il carcere di Regina Coeli. Il Tribunale di Roma ha già convalidato l’arresto, disponendo la sua detenzione in carcere in attesa di ulteriori sviluppi. Le accuse nei suoi confronti sono gravi e includono maltrattamenti e lesioni personali aggravate, reati che potrebbero costargli una lunga pena detentiva.

L’episodio ha sollevato ancora una volta il tema delle violenze domestiche, una piaga che troppo spesso resta nell’ombra, e che coinvolge numerose vittime incapaci di denunciare i propri carnefici. Le forze dell’ordine continuano a sensibilizzare sulla necessità di rompere il silenzio e denunciare tempestivamente situazioni di abuso, per evitare che episodi di violenza degenerino in tragedie irreparabili.

Un grido di allarme sociale

Questo dramma si inserisce in un contesto sociale già problematico come quello di Tor Bella Monaca, un quartiere noto per l’alto tasso di criminalità e disagio sociale. “Speriamo che questa vicenda serva a far riflettere”, ha dichiarato un altro residente. “Qui la violenza è all’ordine del giorno, ma non possiamo rimanere indifferenti. Dobbiamo fare di più come comunità per aiutare chi soffre in silenzio.”

La speranza è che la vicenda possa portare maggiore attenzione sulla necessità di proteggere le vittime di violenza domestica e offrire loro il supporto necessario per ricostruire le proprie vite.

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Castelli Romani

Nemi, “I Corsi” senz’acqua: una battaglia che non trova ascolto

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Residenti esasperati da continui guasti idrici, l’associazione locale lancia un grido di aiuto contro il silenzio di Acea

Da anni, la zona alta di Nemi, conosciuta come “I Corsi“, si trova a dover affrontare una situazione inaccettabile: l’acqua potabile, bene primario e fondamentale, continua a mancare per lunghi periodi durante l’estate a causa di guasti alle condutture idriche. Il problema, ormai cronico, ha colpito ancora una volta i residenti nel corso dei mesi estivi, lasciando numerose famiglie senza fornitura idrica per giorni interi.

Nonostante le ripetute segnalazioni, la situazione sembra essere sempre la stessa. A pagare il prezzo più alto di questa disfunzione sono le famiglie del quartiere Corsi e del Parco dei Lecci, costrette a vivere senza acqua, per più di due giorni consecutivi in diverse occasioni solo nell’ultimo mese.

La comunità locale è esausta, e l’unica risposta ricevuta dal gestore idrico Acea sembra essere una generica scusa per il disagio, accompagnata da una sterile offerta di rimborso. Un rimedio che, però, non può compensare la gravità del problema.

L’Associazione “Corsi & Parco dei Lecci”, nata oltre due anni fa proprio per far fronte a questa emergenza, ha portato avanti una lunga battaglia contro il gestore, ma senza alcun risultato concreto. A guidare questa battaglia è la presidente Rosa Lenci, che ha recentemente inviato un’ulteriore lettera di reclamo all’indirizzo PEC di Acea, evidenziando i disagi continui subiti dagli abitanti. “Con la presente sono a comunicare la mancanza di acqua a giorni alterni per più di quattordici volte nel mese di agosto e ancora a settembre per altre cinque/sei volte, compreso oggi”, scrive nella sua denuncia, sottolineando come la mancanza d’acqua si protragga spesso per oltre 48 ore.

La presidente Lenci, ha rimarcato la gravità della situazione, ricordando che l’interruzione della fornitura di acqua rappresenta una violazione del codice penale. “Ci state portando all’esasperazione,” aggiunge con forza, evidenziando come il disinteresse di Acea Ato 2 stia esasperando i residenti, che si trovano ormai stremati da anni di disagi senza una soluzione concreta all’orizzonte.

L’associazione chiede ora un incontro urgente con un responsabile di Acea per discutere una soluzione definitiva, mentre il loro grido di aiuto continua a rimanere inascoltato. La mancanza d’acqua non è soltanto un disagio quotidiano, ma un problema di salute pubblica e di qualità della vita, che le autorità locali dovrebbero prendere in carico con maggiore serietà e urgenza.

Se da un lato Acea Ato 2 continua a rassicurare i residenti con scuse formali e promesse di rimborso, dall’altro lato il problema persiste, senza che vengano prese misure concrete per evitare nuovi guasti.

È ora che le istituzioni locali intervengano in modo deciso per garantire il rispetto di un diritto essenziale e mettere fine a questa vergognosa situazione.

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Castelli Romani

Frascati: “Crolla” la pavimentazione in piazza San Rocco

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Spaventano le immagini che ci sono arrivate oggi in redazione di piazza San Rocco a Frascati.
“Frascati crolla” è il grido che ci giunge.

la foto mostra nel dettaglio la “voragine” creatasi su piazza San Rocco

I lavori che imperversano in città mostrano la fragilità del territorio dove si sviluppa Frascati.
Anni di mancate manutenzioni e di lavori, a quanto ci dicono numerosi altri cittadini, eseguiti con poca accuratezza hanno minato la stabilità del terreno e le piogge torrenziali di questi giorni sono il “colpo di grazia”.

immagini giunte in redazione

Quello che traspare è la necessità di porre in essere un accurata ricognizione della città stessa, specie nella zona più storica ed antica.
La necessità di riqualificare, in special modo, tutto il centro storico diventa sempre di più necessaria ed urgente proprio per evitare ulteriori danni a quello che resta il fragile territorio della città tuscolana.

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