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Roma

ANGUILLARA: QUELL'ODORE NAUSEABONDO DI ARIA FRITTA

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Tempo di lettura 3 minuti I pifferai, i veggenti, gli astrologi della politica, i preveggenti ed i dispensari di buone notizie continuano con le loro acrobazie per attirare la gente

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di Emanuel Galea
Anguillara (RM)
– Le elezioni amministrative ad Anguillara, come in altri Comuni, bussano ormai alle porte e nell’aria s’innalza l’acre odore di aria fritta mentre un rumore assordante di vasi di coccio, strapieni del nulla, per promettere il tutto, invade le strade. Una nebbia scende sulla cittadina.  Un segnale diffuso di malessere etico ed antropologico profondo proveniente da cinque anni di mala amministrazione,  semina frustrazione ed indecisione in tutta Anguillara.

Formazioni politiche di vecchia fattura e personaggi riciclati in alchimie partitiche, lustrati a nuovo e spacciati per i “nuovi arrivi della stagione”, si affacciano sul mercato della politica locale pregna di giocolieri, veggenti, maghi e venditori di fumo. Sulle bancarelle di questo mercato espongono merce scadente, avariata. Tutto il mercato mostra un affannoso tentativo di rendere appetibile il riciclato, il già visto, il già detto, il già promesso, il mai mantenuto. Nei passaggi, tra una bancarella e l’altra, tra uno stand e l’altro, occorre fare precauzione. Disperse per terra le macerie, residui seminati dalle ultime amministrazioni.

In piazza fa capoccella colui che in cinque anni di amministrazione non si era accorto che qualcosa non andava nel paese. Non si era accorto del centro storico che languiva in catalessi, del comparto turismo fiorente di bivacchi e villeggianti del week end, dell’estate di Anguillara fatta di blue jeans, bigiotteria e fiori recisi, borse e ninnoli vari. Oggi, al mercato,  offre la sua politica al servizio del paese. Vende il suo slogan doc: “Il futuro è oggi” e qualcuno esclama "bisogna che si spieghi se è una promessa oppure una minaccia". Se domani dovesse presentare l’oggi, il suo slogan non può che interpretarsi come una minaccia.

A questo punto mi si intrecciano le idee. Non sono più sicuro di sognare che sto scrivendo, oppure se sto scrivendo un sogno. Cose assurde! Quello che non si è fatto in cinque anni di consiliatura si fa all’undicesima ora. Come se sfacciatamente si volesse dichiarare che “si poteva fare ma che si è preferito non fare per risparmiare l’effetto “pre-elezioni”. Una ingenua dichiarazione della propria incapacità. Perché dunque deve il cittadino riconfermare “uno incapace” a governare la cosa pubblica? Affidarsi a chi già si conosce non è rischiare, in gergo, semplicemente vuol dire castrarsi, recidersi gli attributi.

Mi sembra solamente di sognare e non potrebbe essere altrimenti. Per cinque anni si è lasciato il paese senza segnaletica stradale, con tanti lampioni spenti, strade con il manto disastrato, panchine devastate e ringhiere lungo viale Belloni mancanti. Prodigio che si spiega solamente nel mondo onirico, notte tempo, alla vigilia delle elezioni amministrative si accendono i lampioni, si aggiustano le panchine, si rimette la ringhiera mancante lungo la passeggiata Belloni, si stende l’asfalto su tratti di strada con il manto devastato, appare nuova segnaletica stradale e Anguillara sorride.
La domanda che faccio a me stesso, perché tutto questo si fa oggi e perché non è stato fatto ieri, e l’altro ieri? Il tarlo corrode il mio pensiero e martella incessantemente.

Il vecchio lo conosci, cosa ci sarà da perdere nel provare il nuovo? Molti cittadini, appunto, ci stanno pensando sopra. Vanno a casa, chiudono le porte e ci pensano.

L’odore acre e nauseabondo dell’aria fritta li segue e quel rumore molesto dei vasi di coccio strapieni di vuoto risuona nel buio della sera. I pifferai, i veggenti, gli astrologi della politica, i preveggenti ed i dispensari di buone notizie continuano con le loro acrobazie per attirare la gente, mentre sulla piazza del Comune si addensano le nubi,  foriere della tormenta. Per il bene di questa incantevole cittadina, vinca il migliore. Il futuro non è oggi. Domani è un altro giorno.
 

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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