ANGUILLARA: RIDOTTO L'ORARIO DEGLI UFFICI COMUNALI

di Silvio Rossi

Anguillara Sabazia (Rm) – Vendere una riduzione del servizio per un favore fatto al cittadino. Basta usare la parolina “uniformare”, come se si fornisse qualcosa in più, come se si andasse incontro al cittadino. Sul portale comunale di Anguillara Sabazia è apparsa una notizia: “Nuovi orari di apertura degli uffici comunali”, in cui viene venduto come un favore alla cittadinanza, perché prima c’erano ben otto tabelle diverse di apertura dei vari uffici, e quindi per rendere meno difficile la vita del cittadino, è stato deciso di unificarli tutti, portandoli da sedici a dieci ore settimanali, con una riduzione di quasi il 40% del tempo a disposizione dei cittadini.

Sfugge a questa regola l’ufficio urbanistica ed edilizia privata, che precedentemente faceva già dieci ore settimanali, per cui, per non fare torto a nessuno, è stato ridotto a otto ore, con la chiusura, rispetto agli altri uffici, nella giornata di venerdì.


Di fronte a un Comune di Roma che ha aperto, da inizio anno, gli uffici tutti i giorni dalle 8 alle 18:30 (come documentammo in un articolo, con un servizio al pubblico disponibile per oltre 42 ore settimanali, il Comune di Anguillara riesce, tra i comuni di media dimensione nella provincia, a fornire il servizio peggiore di tutti: solo 10 ore settimanali, contro i 16 della maggior parte dei comuni limitrofi (Bracciano, Manziana, Trevignano, Cerveteri).


Una forte riduzione del servizio, un drastico calo dell’offerta alla cittadinanza, che potrebbe anche essere comprensibile, se adeguatamente spiegato, ma che diventa intollerabile se propagandato come “una migliore organizzazione del servizio”, come è stato cercato di realizzare dall’amministrazione anguillarina.
Non resta che attendere la prossima organizzazione degli orari degli uffici pubblici nella cittadina sul lago. Potremmo sperimentare l’orario che era alla base di un famoso sketch di Cinzia Leone: “Vi ricordo che l’ufficio è aperto dalle otto alle otto. No, non ho detto dalle otto alle venti, ma dalle otto alle otto – Ma che orario è? – Cogli l’attimo!”.