ANGUILLARA (RM): CARTELLE TARES NEL CAOS

Redazione

Anguillara (RM) – “Il tempo è galantuomo e ci dà soddisfazione: l’accusa di disinformazione che ci è stata rivolta dalla (dis)amministrazione comunale a conduzione Pizzorno riguardo i nodi denunciati sulla Tares 2013 dal nostro Gruppo Consiliare, torna al mittente e lo copre di ridicolo. I risultati per non essere stati ascoltati hanno prodotto ritardi nel ricevere le cartelle, file vergognose e tariffe pretese due volte dallo stesso nucleo familiare nonostante il secondo immobile non fosse utilizzato”.

Così Sergio Manciuria e Mario Fantauzzi dopo aver letto l’attestazione riportata dal Responsabile Tributi ed aver verificato in prima persona il caos al quale sono stati sottoposti i cittadini presso gli uffici competenti.

“I dati ufficiali – spiegano Manciuria e Fantauzzi – confermano il regalo del Partito Democratico sabatino alle banche (categoria 12) con una riduzione del 60% rispetto alle tariffe Tarsu 2012, e soprattutto l’incremento vergognoso compreso tra il 30% e l’ 85%  da attribuire rispettivamente le prime alle famiglie con tre persone, e le seconde alle attività di bar (+ 40%) e ristorazione. Poi le tanto sventolate esenzioni totali o parziali, vanto del comunicato pusillanime e subdolo a firma anonima, sono state sostanzialmente un fiasco perché ad ottenere lo sconto sono state solo 3 famiglie numerose, alle quali si aggiungono i 67 nuclei (rispetto ai 7462 censiti all’anagrafe) compresi nella fascia di reddito sotto la soglia di povertà, voluta dalla Giunta Pizzorno “.
 
“In sintesi – evidenziano i due consiglieri di opposizione – le esenzioni hanno interessato solo l’1% delle famiglie, mentre rispetto ai 60.000 euro stanziati dal bilancio di previsione per tutte le categorie sono state riconosciute agevolazioni per complessivi 43.000 euro (ogni tariffa ed esenzione non comprendono le quote dovute allo Stato e alla Provincia)”.

“Per ScegliAmo Italia  non è importante che sia riconosciuta la correttezza delle informazioni date alla cittadinanza riguardo le diseguaglianze tariffarie volute dal sindaco e dalla sua giunta, è irrinunciabile invece fare pressione su una maggioranza amministrativamente allo sbando su servizi, scuola, cultura, manutenzioni strade, e via dicendo, affinché trovi il coraggio di rivedere le scelte adottate e consentire alle famiglie di affrontare l’anno nuovo con minor carico fiscale: invece delle banche, Pizzorno premi i sacrifici dei concittadini. Fare il Sindaco – concludono Manciuria e Fantauzzi – non è un mestiere bensì un servizio, se come dimostra non è all’altezza, meglio che si ritiri”.