Anguillara Sabazia, amministrazione Anselmo: ancora una condanna del Tar

Il Tar ha concesso all’amministrazione 30 giorni di tempo per predisporre il disciplinare, riservandosi la nomina di un commissario ad acta

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Ancora una condanna per l’amministrazione comunale guidata da Sabrina Anselmo di Anguillara Sabazia e altri soldi pubblici che se ne vanno per una gestione che ormai fa acqua da tutte le parti. Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha infatti accolto il ricorso presentato dall’associazione “Cavalli Nel Parco” contro l’amministrazione comunale che non si è nemmeno costituita in giudizio.

L’associazione “Cavalli Nel Parco” lo scorso 9 febbraio aveva presentato al Comune di Anguillara Sabazia una richiesta finalizzata all’adozione del disciplinare, richiamato nella delibera di Giunta Comunale n.110 del 13 maggio 2010, da stipulare per l’assegnazione di un terreno in località Martignano – Piana di S. Biagio, per lo svolgimento di attività equestri.

A fronte dell’inerzia da parte degli amministratori comunali, l’associazione ha quindi presentato un ricorso volto all’accertamento del silenzio-inadempimento da parte dell’amministrazione comunale, deducendo la violazione degli artt.1, 2 della Legge n.241 del 1990 nonché degli artt.3, 97 Cost., rilevando che, in base alla suindicata delibera, il rinnovo per un anno della concessione del terreno, decorreva dalla stipula del predetto disciplinare, che ne regolava l’utilizzo. Veniva inoltre richiesta la nomina di un commissario ad acta in caso di persistente inerzia da parte dell’Ente locale.

I giudici amministrativi hanno trovato il ricorso fondato e lo hanno conseguentemente accolto, non essendo risultato allo stato predisposto il disciplinare che regola l’utilizzo del terreno in concessione, previsto nella delibera del 2010.

Il Tar ha inoltre disposto che gli amministratori comunali devono pertanto predisporre il disciplinare e sottoporlo per la stipula all’esame della parte ricorrente – associazione Cavalli nel Parco – entro il termine di 30 giorni dalla notifica o comunicazione della sentenza, riservandosi la nomina di un
un commissario ad acta.