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Anguillara Sabazia, Bianchini (Pd) su ZTL di Martignano: “Falsità e incapacità che pagheranno i cittadini”

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – E’ polemica ad Anguillara Sabazia dopo il comunicato diffuso dalla prima cittadina in merito alla ZTL di Martignano.

“Chi, indegnamente, si candidò per essere la sindaca degli onesti (nascondendo la condanna, poi indultata, comminata per calunnia in una vicenda che da sola qualifica la moralità della prima e ultima cittadina grillina), – scrive in una nota il capogruppo consiliare Pd Silvio Bianchini – conferma l’inclinazione a mentire che – a volte – pervade certe persone. Alcune “qualità”, d’altronde, o si hanno o non si può far finta di possederle. Cominciamo con il dire che la ZTL fu correttamente istituita prima con atto di Consiglio Comunale – che approvava la Convenzione con l’Ente Parco per la fruibilità dell’area del lago di Martignano – e poi con successivo atto di Giunta (tutti documenti di cui si dispone copia; del resto sono facilmente rintracciabili per chiunque sull’Albo Pretorio e disponibili in originale presso gli Uffici Comunali). I cittadini, dopo aver potuto constatare l’incapacità a governare della attuale amministrazione, adesso possono – purtroppo – constatare anche come i suoi componenti non siano in grado nemmeno di cercare un atto nell’Albo Pretorio. O forse – di proposito – si è ritenuto di sottacerne l’esistenza nel maldestro tentativo di prendere in giro la cittadinanza. A riguardo mi riservo di inviare copia degli atti alle Autorità preposte.

Banalmente, il progetto della Porta del parco e della ZTL fu conseguenza di un bando POR 2007/2013 e le telecamere furono acquistate dall’Ente Parco, come peraltro stabilito nella convenzione approvata in consiglio comunale (non fornirò alcun riferimento di atti, il tempo di fare da balia a questo manipolo di #falliti é terminato, si assumano le responsabilità politico-amministrative delle loro – allucinanti – dichiarazioni).

Nell’immagine sottostante é riportato un passaggio della stessa

Quindi, la ZTL fu correttamente istituita, le telecamere acquistate ed installate con atti dell’Ente Parco a fronte di uno specifico finanziamento ricevuto.

Cosa assai diversa da quanto pubblicamente dichiarato dalla Sindaca

E se le telecamere sono ad oggi spente perché in attesa di omologazione, allora la Sig.ra Anselmo dovrebbe chiarire come ha fatto a mettere nel Bilancio di previsione 2019 la cifra di 240.000 euro per sanzioni ZTL. Una cifra spropositata che solleva più di un dubbio sulle gonfiature delle voci di bilancio.
Di quanto stupidamente e falsamente affermato dai #falliti a 5 stelle di Anguillara resta l’accusa – e la diffamazione a mezzo stampa – nei confronti dell’ex Comandante Francesco Guidi, cui rivolgo tutta la mia solidarietà. Ribadendo che lo stesso abbia agito con correttezza e poichè nel comunicato diffuso dalla Sindaca e dai suoi sodali vengono anche – illegittimamente – rese pubbliche vicende personali, invito il Comandante Guidi ad agire nelle opportune sedi – civili e penali – a tutela della Sua persona e della Sua onorabilità. Sono giorni caldi, estivi; consiglio ai miei concittadini di spendere il proprio tempo facendo un bagno nel nostro splendido lago, frequentanti gli eventi che i cittadini, le associazioni e la ProLoco hanno organizzato, nonostante l’ostilità degli attuali amministratori grillino. Evitando, perciò, di perdere tempo nel leggere gli scriteriati e falsi comunicati dei #falliti grillini nostrani.”.

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Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

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L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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Carpineto Romano, la invita per trascorrere la notte con lui poi tenta di ucciderla

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I Carabinieri della Stazione di Colleferro coadiuvati dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, a conclusione di un’attività di indagine, hanno arrestato un 33enne, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.

A Carp9ineto Romano l’uomo nella serata di giovedì scorso aveva invitato nel suo appartamento una connazionale 31enne, senza fissa dimora, promettendole la somma di 100 euro per trascorrere la notte insieme.

Successivamente, l’uomo ricevendo dalla 31enne il rifiuto ad avere rapporti sessuali, prima l’aggrediva fisicamente poi la minacciava di morte ed infine tentava di scaraventarla dal balcone dell’abitazione con l’intenzione di farla precipitare dal secondo piano.

Il tempestivo intervento dei Carabinieri e quello di un vicino connazionale, consentiva di accedere all’interno dell’appartamento, previa forzatura della porta, e mettere in sicurezza la donna che, prontamente veniva trasportata dal personale del 118 presso l’Ospedale di Colleferro, ricevendo una prognosi di giorni 5 e successivamente accompagnata presso un Centro Antiviolenza della provincia di Roma.

Per questo motivo, il 33enne, d’intesa con la Procura della Repubblica, è stato arrestato e condotto nel carcere di Velletri.

Ieri mattina, il G.I.P. veliterno ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere, in attesa del processo.

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