ANGUILLARA SABAZIA, COMITATI DI QUARTIERE: INTERVISTA A SECONDO RICCI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

di Simonetta d'Onofrio

Anguillara (RM) – Il tempo dà consiglio, recita un proverbio. Descrive appropriatamente le vicissitudini che hanno visto i politici locali nel raggiungere l’approvazione del regolamento per l’attuazione dei Comitati di Quartiere. 

Ad aprile scorso, dopo una lungo iter e infinite consultazioni tra le varie componenti politiche, anche Anguillara Sabazia, territorio di oltre 18.500 abitanti, è stata raggiunta l’unanimità sulla delibera comunale che ha riconosciuto ufficialmente uno strumento di democrazia partecipativa, i Comitati di Quartiere. A fine luglio sono stati definiti i quartieri. I cittadini, tramite queste forme di aggregazione, possono dialogare con i propri amministratori, porre richieste e pareri specifici, ottenendo risposte scritte su argomenti di interesse comune.

Abbiamo intervistato il Presidente del Consiglio Comunale, Secondo Ricci, con delega ai comitati di quartiere, per chiedergli come è arrivato al raggiungimento del risultato, atteso ad Anguillara da quasi un decennio.

Ad aprile, com’è noto è stato approvato il Regolamento dei Comitati dei Quartieri, dopo tre anni di attesa. Ora siamo ad Agosto. Si è dovuto attendere ulteriormente per la definizione effettiva dei quartieri. Perché?

L’attesa è stata dovuta ad un’iniziale arenamento da parte della Maggioranza. Infatti, proprio per questo, qualche mese fa avevo rassegnato le mie dimissioni per l’incarico che mi fu conferito dal Sindaco Pizzorno subito dopo le elezioni amministrative. Non se ne veniva fuori ed fui costretto a prendere una decisione drastica, rinunciando all’idea di portare ad Anguillara uno strumento importante, contribuire alla promozione e alla partecipazione democratica dei cittadini. Poi la “svolta”. Ed è stato intrapreso un percorso di partecipazione condiviso, rivolto non solo alla mia parte politica ma un dialogo costruttivo con l’intera opposizione. Abbiamo definito, contestualmente all’approvazione della Delibera Consiliare, una Commissione ad hoc e dopo una serie di riunioni aperte ai cittadini e di un forte confronto sono “nati” i quartieri. Certo devo dire che effettivamente ho trovato un iter più semplice all’interno del Consiglio Comunale che durante gli incontri, anche per la carenza di strumenti specifici da adottare. Ci tengo a precisare che non abbiamo messo a votazione mai nulla, ho cercato (riuscendoci) sempre di trovare il consenso all’unanimità, come era già successo nel Consiglio Comunale, maggioranza e opposizione, tutti insieme.

I verbali redatti sono stati messi in rete, le sedute sono state aperte anche all’intera cittadinanza. Azioni molto semplici e che normalmente adotta una Pubblica Amministrazione. Un compito che poteva essere posto in essere anche in passato. Perché attendere tutti questi anni, dieci anni dalla prima formulazione della proposta?

Tutti i verbali e il regolamento sui comitati di quartiere rimarranno agli atti del Comune in modo permanente, si potranno visualizzare e scaricare dal sito del comune, saranno validi anche per chi si alternerà a guidare questo Paese. Passaggio necessario affinché anche in futuro sia riconosciuto anche dagli esponenti del Centrodestra. Una grande vittoria. Nel 2008 ci fu la sola delibera di Giunta, guidata dall’allora Sindaco Minnucci, che non ebbe nessun seguito. Fu un atto “commissionato” per accontentare qualcuno…Le delibere di Giunta disincantano un po’ tutti e lasciano il tempo che trovano. Ora abbiamo ottenuto una delibera dal Consiglio Comunale. Una differenza notevole.

Perché allora, intendo nel 2008, non si riuscì a completare l’iter? Molte persone presenti nell’entourage della politica anguillarina erano presenti anche allora.

Allora fu adottato la Delibera di Giunta coadiuvata dalla Commissione statuti e Regolamenti. All’interno molti componenti non vollero sostanzialmente formalizzarne la costituzione dei comitati di quartiere. Dopo dieci anni sono riuscito a fare un lavoro certosino, venendo incontro anche alle richieste dell’opposizione. Un po’ come sta facendo il Governo Renzi con le riforme costituzionali. Allora non fu fatto questo passaggio. I numeri definiti dei quartieri furono ben 20, tanti!!! Critiche ce ne furono molte, proprio perché il buon senso sosteneva che tale processo era ingestibile, dal punto di vista amministrativo. Importante ora è stato farlo insieme a tutti, e trovare una soluzione accettata da tutti i componenti del Consiglio. Anche per questo sono lievitati i tempi d’attuazione. Ed è vero anche che all’interno della Maggioranza odierna diversi non volevano questo passaggio politico.  Avrebbero optato per una votazione a Maggioranza. Ma non avrebbe avuto lo stesso valore: sono andato nella mia strada e ho seguito il dialogo con gli altri.

Forse qualcuno della maggioranza aveva creduto che tale comportamento fosse interpretato come un inciucio. Proprio chi si rispecchia nella coalizione del Centrosinistra sembra che non lo volesse attuare, un po’ le stesse critiche che abitualmente sentiamo verso il Governo centrale… E’ così?

Non è così, non mi interessa. Le critiche ci sono sempre, qualunque cosa si faccia. Da questo momento Destra, Sinistra e centro saranno obbligati a confrontarsi con i Comitati di Quartiere e ribadisco questo concetto, saranno obbligati a confrontarsi con loro. Ci sarà sempre. L’inciucio è qualcosa di nascosto. Noi invece abbiamo fatto tutto alla luce del sole.

Quanti quartieri sono stati definiti?

Sono stati riconosciuti 9 quartieri. Io ne avrei preferiti 10. I comitati di quartiere sono stati approvati per sempre e non necessitano di nessun altro passaggio in Consiglio Comunale. La Commissione ha avuto il potere esecutivo, proprio per non allungare ulteriormente i tempi burocratici per chi voleva partire a indire le elezioni. Ad esempio Ponton dell’Elce, che già qualche mese fa aveva protocollato la richiesta di fare le elezioni per il rinnovo delle cariche.

Quindi cosa devono fare i cittadini di un quartiere per avere un organo rappresentativo come un comitato di quartiere?

Penso sia importante in questa prima fase procedere ad una divulgazione capillare del contenuto del regolamento dei Comitati di quartiere. Importante rimane spiegare i punti fondamentali di questa importante forma di democrazia partecipativa.  Essenziale è che si formi un comitato promotore locale.

Ad esempio a Ponton dell’Elce, il Direttivo uscente aveva richiesto formalmente di indire nuove elezioni. Il comitato di quartiere non c’è più, sebbene da mesi alcuni cittadini hanno chiesto di rinnovarlo, attendendo per questo la pubblicazione del regolamento e della definizione delle aree, ma a loro avviso, per queste pratiche è trascorso troppo tempo. Perché questo ritardo, non solo in questo ambito, sembra che ogni progetto che si proponga ad Anguillara abbia tempi geologici.

Se ci sono le condizioni, un punto d’incontro anche con i cittadini si potrà accelerare tutto il processo. In tempi brevi, per il 30 settembre. Sto pensando anche ad una Consulta, nominata dalla Giunta su proposta del delegato ai comitati di quartiere.  Proprio per questo motivo. Si potrebbe pensare a una riunione per metà settembre e poi procedere con lo scrutinio. Importante è far arrivare il messaggio a tutti i cittadini, massima trasparenza e pubblicità e collaborazione massima.

Importante l’ultima affermazione fatta. Credibilità e autocritica dei componenti rimangono indispensabili. Anche per le persone che si impegnano a difendere i diritti dei cittadini. Molto spesso le tante beghe tra i componenti dei comitati di quartiere non producono nulla di buono. Spesso abbiamo avuto esempi dove si sono manifestate scaramucce politiche, veri centri di potere e di pressione. Anche per questo il cittadino non partecipa alle problematiche che circondano il proprio territorio, c’è molta crisi su questo aspetto. Un’assenza di responsabilità diffusa?

Si deve cambiare sia in politica che tra i cittadini comuni. Un cambiamento culturale fondamentale per Anguillara. Il regolamento evidenzia anche questo, norme a disposizioni comuni di qualsiasi persona, in modo tale che tutti possano essere protagonisti, in qualsiasi realtà territoriale ad Anguillara. Una vera opportunità a disposizione dell’intera cittadinanza.

 Al termine dell’intervista il Presidente del Consiglio Comunale, Secondo Ricci ci ha chiesto di inserire nell’articolo i ringraziamenti all’intera Commissione che ha sostenuto con lui il percorso attuativo e i cittadini che hanno partecipato alle sedute.

Così come detto durante l’intervista e in altre occasioni abbiamo parlato anche del consiglio comunale aperto richiesto a Ponton dell’Elce, per ricordare il Ventennale dalla fondazione del primo comitato di quartiere ad Anguillara Sabazia, ma che la maggioranza di Centrosinistra non ha voluto realizzare. Sarebbe stato un bel gesto, un’occasione unica anche per l’appoggio ricevuto dall’intera opposizione. Il Presidente Ricci ci tiene a precisare che sarebbe stata un’iniziativa importante, uno spazio dedicato anche per ribadire il concetto di democrazia partecipativa e ripercorrere molte tappe sostenute dal Comitato fondato nel 1994.

Avrebbe potuto rappresentare la ciliegina sulla torta che avrebbe potuto impreziosire una lodevole iniziativa intrapresa dal Presidente del Consiglio Comunale. Purtroppo però, a quanto sembra, il Sindaco invece di ascoltare le sagge parole di chi ha lavorato tanto per accorciare la distanza tra i cittadini e il palazzo, ha preferito assecondare l’accidia che pervade la parte peggiore della sua maggioranza, che crede di potersi “bastare a se stessi”, ignorando troppe volte le richieste di chi ha (mal)posto la fiducia nel loro operato. Sarebbe stato meglio, per il Primo Cittadino, ascoltare i consiglieri e gli assessori che quotidianamente mettono la loro faccia nella soluzione dei problemi della cittadinanza, invece di dare credito a chi ignora tali pratiche, confrontandosi solamente con quella selezionata componente cittadina che invece di rappresentare la massa critica ha la stessa funzione della claque negli studi televisivi.

IN ALLEGATO ALL'ARTICOLO E' POSSIBILE SCARICARE LA CARTA DEI QUARTIERI