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Roma

ANGUILLARA SABAZIA IN "VIA DEI LAGHI"

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Emanuel Galea

Non è l’ultima trovata di Matteo Flenghi, assessore al turismo. Non per diminuire le sue capacità, però fino ad ora non ci ha dato alcun segno di iniziative in questo senso. Via dei Laghi esiste davvero. Molti, o per meglio dire tutti, la chiamano con un altro nome. Al Nucleo Urbanistico non la troverai. Da non confonderla con le vie che costeggiano il lago, come Via del Molo oppure il viale alberato Reginaldo Belloni. Nient’affatto. Via dei Laghi sta da un'altra parte. Non la puoi sbagliare. Senza che ti descrivo la precisa ubicazione, arrivi da solo a riconoscerla. Via dei Laghi prende il nome , appunto, dai numerosi laghetti che si formano in certi periodi dell’anno. Pensate voi, sarà un fenomeno geologico o qualcosa di simile. Per niente. Sono dei laghetti che si formano in certi periodi dell’anno e lasciano spazi a piccoli crateri nei periodi di secca. Dalla loro presenza in questo tratto  deriva il sopranome di questa via. Spiegazione più semplice non ci poteva essere. I nostri vicini di Velletri forse rimarranno un tantino male. Fino ad ora credevano che Via dei Laghi l’avevano solamente loro. Ammetto che quella che collega Roma con Velletri, ex strada statale 217 ed ora strada Provinciale è più lunga della nostra. Di fatti la loro è lunga  21,500 km . La nostra molto meno.. Riconosciamo inoltre che la loro Via dei Laghi ripercorre un tragitto verde, a tratti boschivo, attraversa anche essa un passaggio a livello e gira intorno ai bei paesini dei Castelli Romani. La nostra non attraversa di certo questo ricco scenario, però merita il titolo di  Via dei Laghi perché è piena di laghetti, mentre quella dei castelli ne è priva. Qualcuno può pensare  quanto sia romantico per noi gente di Anguillare, passeggiare per questa via fortunata,, piena di incanto. Magari qualcuno ci può immaginare mentre pigri e disinvolti passeggiamo al canto di uccelli ed il gracchiare delle rane, affascinati dai pesciolini che guizzano a fior d’acqua. Fermatevi con la fantasia. Niente gracchiare, nessun pesciolino che guizza a fior d’acqua. Qui si affretta a percorrere questa via rasando questi laghetti mentre sfrecciano le auto, strombazzano le moto e squadre di ciclisti pedalano in due sensi di marcia.  Sarebbe stato bello vivere quello che qualcuno ha immaginato. Purtroppo la realtà è un’altra.  I laghetti occupano lo spazio dei marciapiedi che non esistono. Sveliamo il mistero. Questi laghetti non sono altro che cunette lungo la via Anguillarese, che si riempiono d’acqua con le prime piogge d’inverno , rendendo  difficile e pericoloso camminare sul ciglio di questa strada. Purtroppo nostro Comune non dispone di risorse sufficienti altrimenti sono certo che avrebbe organizzato gommoni e chiatte fluviali oppure bettoline come quelle che percorrono il fiume Po per l’attraversamento di questa arteria principale della nostra cittadina. Come potete immaginare di romantico ce n’è ben poco. Ogni giunta che si insedia è di rito promettere di mettere in sicurezza questa strada. Ultimamente, apprendiamo che la Provincia ha concesso un contributo di euro 350.000 per la messa in sicurezza di questa via. .  Fino ad ora l’unica cosa che credo hanno messo in sicurezza siano quei 350.000 euro perché lavori su questa strada non ci si vedono. Un gemellaggio con Via dei Laghi Velletri è possibile. Questa strada me la ricordo così già da 6/7 anni. Sempre la stessa, ad eccezione dei laghetti che aumentano ogni anno. Se i nostri amministratori non provvedano a fare qualcosa andremo a finire a fare concorrenza ai canali di Venezia . Il ponte dei Sospiri non ci manca, e che sospiri ogni volta che dobbiamo attraversare i binari del passaggio a livello! Altre due o tre mesi e Via dei Laghi cede il posto a Via Anguillarese. Nel cambio non so chi ci guadagna.. Posso dire con certezza chi è che rischia. E’ l’anziano che rischia la pelle ogni volta che ha necessità di percorrere anche un piccolo tratto. E’ la mamma con la carrozzella che ogni metro deve tenere l’equilibrio e scegliere tra andare nella cunetta oppure investita da qualche macchina e sopra rutto rischia di andare sotto i piedi il decoro di una cittadina che merita più attenzione e più cura.