Connect with us

Metropoli

Anguillara Sabazia, la giunta M5S di Sabrina Anselmo e la tanto sbandierata trasparenza: dove sono i soldi degli stipendi che si sono decurtati?

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Sarebbe il caso di dire “A.A.A. cercasi trasparenza, questa sconosciuta”. Un argomento delicato che si vuole affrontare e inserire in una catena di eventi negativi che stanno caratterizzando la città di Anguillara Sabazia, una località ormai divorata dal degrado, con buche stradali ovunque, il commercio in ginocchio, studenti che fanno lezione in container mal ridotti e una gestione comunale che appare allo sbando.

Intanto sorprende e indigna la brutta storia emersa alle cronache dei due dipendenti comunali preposti alla gestione del cimitero che anziché essere sul posto di lavoro sono stati sorpresi (per ben 15 volte) andare a zonzo per la città (girando tra l’altro nei bar durante l’orario di lavoro) dai finanzieri del comando provinciale di Roma. E bada bene si tratta di persone che non appena timbrato il cartellino si allontanavano dal posto di lavoro per l’intero turno. E poi ancora parliamo di emergenza cimitero? di caos nella gestione dell’emergenza? Gli amministratori che hanno il dovere di monitorare e gestire il Comune con l’attenzione e la solerzia del “buon padre di famiglia”, dov’erano quando i due dipendenti consumavano tutto il loro turno in giro?

Detto questo, la questione della mancanza di trasparenza è gravissima, soprattutto perché si parla di una maggioranza e governo targata MoVimento Cinque Stelle, dato che la sindaca Anselmo è stata eletta consigliere metropolitano in quota M5S nonostante fosse stata pseudo sospesa dal suo partito per aver omesso di dichiarare una condanna in fase di candidatura alle amministrative! E non parliamo di un reato qualsiasi ma di una condanna a un anno di reclusione, pena patteggiata e dichiarata estinta per indulto, per aver denunciato “falsamente” lo smarrimento di tre assegni “incolpando del reato di cui all’art. 648 cp (ndr ricettazione) i successivi prenditori sapendoli innocenti”.

Insomma il MoVimento Cinque Stelle, con stupore di tanti, è passato sopra questo fatto di una gravità inaudita e ha portato l’Anselmo in Città Metropolitana.

Che il MoVimento sia riuscito a chiudere un occhio sopra una “condanna omessa” dell’attuale Sindaco è dunque sconcertante ma ora c’è un’altra grossa ombra che suscita indignazione e sgomento e che riguarda la famigerata rinuncia di parte dello stipendio da parte degli amministratori politici pentastellati. Non è un obbligo ridursi lo stipendio sia ben chiaro. Ma Anselmo e la squadra lo avevano annunciato in campagna elettorale. E adesso cosa succede? La domanda, prima ancora che a questa redazione, è sorta spontanea al silurato Giovanni Chiriatti. Sì proprio quel Chiriatti che fu mandato subito a casa perché si era permesso di andare in ferie (è un lavoratore e impiegato pubblico e ne ha tutto il diritto) subito dopo l’elezione. Per lui, che ha raccolto oltre mille voti, il meritato riposo gli è stato fatale, mentre non ci si è resi conto di altre persone che andavano in giro per la città anziché lavorare. Che strano.

Comunque Chiriatti ha scritto un post su Facebook che come minimo avrebbe dovuto suscitare l’indignazione di migliaia e migliaia di persone e invece ha incassato si e no 6 pollici e 26 commenti. Ecco il post che è chiarissimo:

E allora anche questo quotidiano si è chiesto. Dove sono finiti i versamenti degli amministratori?

Tutto sembra fermo. O meno nulla è trasparente in questa storia. Il sito della Onlus a cui fa riferimento Chiriatti è con tutta probabilità “Anguillara Sabazia per il Sociale Onlus”, fondata dagli amministratori per raccogliere i fondi, in primis parte dei loro stipendi.

Il sito, prima consultabile, adesso è scomparso come si può facilmente evincere dalle ricerche effettuate al 25 novembre 2019 e facilmente replicabili da qualsiasi lettore

Anche Facebook della onlus è fermo a luglio 2017

Ma allora che succede? Cosa deve fare un cittadino per sapere dove sono i versamenti di parte degli stipendi percepiti dalla giunta Anselmo? Qualora ci dovessero essere andrebbero quantomeno pubblicati. Ma dove sono? Perché c’è questa difficoltà nel reperire le informazioni?

Se davvero gli amministratori avessero risparmiato oltre 12 mila euro allora perché non utilizzarle per rifare qualche strada che grida vendetta? Perché non condividere gli intenti con la collettività? Di riunioni con la cittadinanza per “condividere, parlare, essere trasparenti” ce ne sono davvero pochissime, quasi zero. E i consigli comunali sono sempre più animati dall’arroganza e la prepotenza a tal punto da cacciare via dall’Aula i consiglieri di opposizione che chiedono spiegazioni.

Non sarà che hanno sbagliato partito? Per avere un sussulto di orgoglio da parte di coloro che si considerano vicini ai Cinque Stelle bisognerebbe mettere in chiaro tante cose e avere il coraggio di guardare a testa alta gli elettori e tornare a parlare di onestà e trasparenza.

Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

Continua a leggere

Metropoli

Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Continua a leggere

Metropoli

Carpineto Romano, la invita per trascorrere la notte con lui poi tenta di ucciderla

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Colleferro coadiuvati dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, a conclusione di un’attività di indagine, hanno arrestato un 33enne, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.

A Carp9ineto Romano l’uomo nella serata di giovedì scorso aveva invitato nel suo appartamento una connazionale 31enne, senza fissa dimora, promettendole la somma di 100 euro per trascorrere la notte insieme.

Successivamente, l’uomo ricevendo dalla 31enne il rifiuto ad avere rapporti sessuali, prima l’aggrediva fisicamente poi la minacciava di morte ed infine tentava di scaraventarla dal balcone dell’abitazione con l’intenzione di farla precipitare dal secondo piano.

Il tempestivo intervento dei Carabinieri e quello di un vicino connazionale, consentiva di accedere all’interno dell’appartamento, previa forzatura della porta, e mettere in sicurezza la donna che, prontamente veniva trasportata dal personale del 118 presso l’Ospedale di Colleferro, ricevendo una prognosi di giorni 5 e successivamente accompagnata presso un Centro Antiviolenza della provincia di Roma.

Per questo motivo, il 33enne, d’intesa con la Procura della Repubblica, è stato arrestato e condotto nel carcere di Velletri.

Ieri mattina, il G.I.P. veliterno ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere, in attesa del processo.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti