Anguillara Sabazia, piani integrati: ecco le azioni possibili contro la cementificazione selvaggia

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Mancata attivazione da parte dell’Amministrazione comunale di Anguillara Sabazia a guida Sabrina Anselmo della procedura per la presentazione delle osservazioni da parte della società civile e della politica in genere prevista dalle norme che regolano il funzionamento e l’attivazione dei Piani Integrati di Intervento. Questo quanto emerge dalla nota congiunta del Gruppo Consiliare di Minoranza, Forza Italia, Partito Democratico, Fratelli d’Italia, Associazione AnguillaraSvolta, Associazione Progetto Comune.

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Una questione, quella dei piani integrati ad Anguillara Sabazia che ha portato alla fuoriuscita dal gruppo di maggioranza del Consigliere comunale Antonio Fioroni che ha puntato il dito sui punti disattesi del patto etico. “Non c’è stata nessuna consultazione pubblica sul consumo dei suoli e i piani integrati, non sono stati organizzati incontri pubblici ogni 6 mesi ma uno solo in due anni dove si faceva presente che c’erano dei problemi di comunicazione all’interno della maggioranza.”

Problemi di comunicazione interni alla maggioranza Anselmo

Un tema, quello dei problemi di comunicazione interni alla maggioranza Anselmo, che spesso ritorna e che ultimamente ha caratterizzato la questione della convenzione per la gestione associata dei servizi sociali: la vice sindaco Sara Galea in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Anguillara Sabazia aveva approvato sia il regolamento dell’Ufficio di Piano (a marzo 2018) e sia la nuova Convenzione per la gestione associata dei servizi sociali in ambito territoriale del distretto Roma 4.3 (ex F3). (a maggio 2018) per poi trovarsi di fronte ad un dietro front espresso con un comunicato del 29 ottobre dove addirittura si legge che la convenzione stipulata e controfirmata dal rappresentante del Comune – vice sindaco Sara Galea – in sede di Comitato istituzionale è “fuori da ogni logica procedurale”. Un comunicato, quello del Comune di Anguillara che faceva seguito alla lettera inviata dal sindaco di Bracciano lo scorso 24 ottobre con cui diffidava la collega sabatina ad adempiere alla convenzione. E ora la questione verrà discussa mercoledì prossimo in sede di Consiglio comunale dove probabilmente le opposizioni chiederanno spiegazioni riguardo quelle che appaiono come discrepanze interne alla maggioranza, anche nel rispetto dei ruoli, e che ora rischiano di far perdere il 40% dei finanziamenti regionali all’intero distretto Roma 4.3.

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“Nel corso delle ultime tre settimane, – scrivono nella nota congiunta del Gruppo Consiliare di Minoranza, Forza Italia, Partito Democratico, Fratelli d’Italia, Associazione AnguillaraSvolta, Associazione Progetto Comune –  gli esponenti delle forze politiche e della società civile locali firmatarie della presente, si sono riuniti per discutere nel merito dei piani integrati recentemente approvati dalla maggioranza (forse) grillina. Le informazioni e i documenti raccolti sono stati, poi, sottoposti al parere di due diversi studi legali specializzati in urbanistica.
Questi hanno fornito indicazioni e suggerimenti sui possibili percorsi che la “società comune” e la “politica” possono compiere al fine di tutelare gli interessi collettivi lesi dall’approvazione di strumenti urbanistici fortemente invasivi, e comunque non corrispondenti alla legge vigente, soprattutto laddove gli stessi sono usati in maniera erronea e senza il rispetto dei principi che ne sostanzierebbero e motiverebbero il loro utilizzo.
Tralasciando la lunghissima sequela dei rilievi tecnico-normativi emersi, che saranno oggetto di successivi atti che renderemo pubblici, vorremmo mettere a conoscenza sin da ora i cittadini di Anguillara delle prime azioni concordate.
Le norme che regolano il funzionamento e l’attivazione dello strumento urbanistico, noto come Piani Integrati di Intervento (PII), prevedono la possibilità di aprire dei termini per la presentazione delle osservazioni da parte della società civile e della politica in genere.
Non risulta, agli scriventi, che tale procedura sia stata rispettata da parte dell’Amministrazione, e per questo si è già provveduto alla richiesta di chiarimenti dalla quale emerge che “si sta provvedendo”.
Dunque, è lecito pensare che questo adempimento non sia stato ancora compiuto e, per questo, riteniamo possibile presentare osservazioni per tutti e tre i piani integrati sinora adottati. Ed invitiamo a farlo tutti coloro che ne abbiano la possibilità o abbiano rilievi da fare.
Nel merito, la minoranza consiliare, i movimenti e le associazioni apartitiche firmatari della presente, presenteranno delle osservazioni che saranno inviate anche agli organi sovracomunali quali Area Metropolitana e Regione Lazio preposti alla verifica e al rispetto delle eccezioni in esse contenute.
Tali osservazioni dovranno poi essere discusse, approvate o respinte con motivazione in sede di Consiglio comunale.
L’azione stragiudiziale sostanzierà e documenterà il mancato rispetto di alcuni requisiti (tecnici, amministrativi e procedurali) obbligatori e chiamerà a responsabilità, anche penale ed erariale in taluni casi, gli esponenti del Consiglio comunale tramite la posizione da questi espressa con il voto.
Tuttavia, pur non potendo ricorrere al tribunale amministrativo per mancanza di “legittimo intreresse” che comporterebbe il rigetto della domanda, i firmatari tutti del presente documento si rendono disponibili a fornire risorse e documenti a quei soggetti che, avendo un reale “legittimo interesse” (quali ad esempio: proprietari di terreni confinanti o vicini all’area oggetto del PII, associazioni ambientaliste di tutela del territorio da tempo operanti in zona), intendono procedere all’azione giudiziale presso il TAR.

Pertanto esortiamo gli aventi diritto a manifestarsi pubblicamente per la condivisione del medesimo obiettivo: “stop alla cementificazione selvaggia, senza se e senza ma.”

OFFICINA STAMPA 25/10/2018 IL CONFRONTO SUI PIANI INTEGRATI DISERTATO DALLA SINDACA SABRINA ANSELMO