Connect with us

Metropoli

Anguillara Sabazia. Pizzorno, Bianchini, Stronati: “Lascia Fioroni, restano i sòloni?”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma congiunta Silvio Bianchini, Francesco Pizzorno ed Enrico Stronati

“Leggendo il comunicato con il quale la Sindaca e i suoi sodali accusano di tradimento il Consigliere Fioroni, che ha recentemente lasciato la maggioranza (forse) grillina per passare all’opposizione, abbiamo avuto la conferma della reale esistenza del misterioso accordo sottoscritto dai candidati del M5S prima delle elezioni comunali.

Dall’esame di tale “contratto “ – usiamo un termine che oggi va di moda nei salotti politici – emerge chiaramente come esso abbia lo scopo di sottomettere e costringere chi lo sottoscrive all’obbedienza con il ricatto – semmai il candidato fosse disobbediente – di dover versare 2.000,00 euro/mese, sino alla fine del mandato.

Non è nostra intenzione perdere tempo e parole nel giudicare una simile follia, ci limitiamo solo ad evidenziare quanto segue affinché i nostri concittadini sappiano – visto che ora è venuto alla luce – il ricatto cui sono sottoposti tutti i componenti l’Amministrazione comunale e la Sindaca in particolar modo:

  • La penale è “contra legem”, sproporzionata e irragionevole in particolare se si tiene conto del fatto che l’importo contestato al Consigliere Fioroni è notevolmente superiore rispetto alla totalità delle somme che lo stesso potrà percepire per l’intera durata del suo mandato quinquennale di Consigliere comunale;
  • Il suddetto “vincolo” vìola l’Articolo 24 dello Statuto Comunale che recita “La posizione giuridica e lo status dei consiglieri sono regolati dalla legge . II consigliere è espressione diretta della cittadinanza e svolge le proprie funzioni senza vincolo di mandato, al solo scopo di promuovere il benessere dell’intera comunità locale”;
  • La sottoscrizione del suddetto accordo capestro è persino contrario ai principi costituzionali, quei principi che dovrebbero essere particolarmente cari anche ai grillini che più volte nel recente passato manifestarono fedeltà sino alla morte alla Carta Costituzionale.

Vogliamo, però, cercare di trovare del “buono” nella scomposta reazione della maggioranza alle “dimissioni” del Consigliere e – riprendendo i principi di fedeltà contestati a Fioroni – vorremmo sottoporre ai superstiti (forse) grillini che alloggiano a Palazzo Baronale, un semplice quesito.

Premesso che, avendo i suddetti contestato a Fioroni il mancato rispetto dell’accordo pre-elettorale sottoscritto da “tutti i candidati” (come si apprende dal comunicato della maggioranza del 7 luglio 2018), siamo piuttosto confidenti che essi lo abbiano rispettato. Anzi, siamo confidenti e fiduciosi che tutti i membri della maggioranza abbiano sinora rispettato tutte le “regole interne” che il MoVimento 5 Stelle ha – de-facto – imposto ai suoi candidati.

Tra queste “regole interne” ve n’è una (reperibile in un post online laddove costantemente vivono i grillini e datato 16 luglio 2015) e contenuta nello stesso contratto contestato a Fioroni che recita “…. le candidature sono aperte a tutti, quindi non limitate a chi sia iscritto al Movimento5Stelle, fermo restando, in caso di scelta, l’assenso alla rinuncia di una quota percentuale (indicativamente 30% per assessorato) della propria indennità di funzione”.

Controllando gli atti emessi dal Comune è facilmente quantificabile l’ammontare della somma che, ad oggi, dovrebbe essere regolarmente versata nelle casse del “fondo vincolato” della cui esistenza non siamo certi, ma della cui esistenza fu informata la cittadinanza a pag. 48 del programma elettorale presentato dai candidati grillini alle ultime elezioni comunali del 2016, disponibile al seguente indirizzo: LINK = https://issuu.com/m5sanguillara/docs/programma_elettorale_anguillara_s._

La Sindaca percepisce una indennità mensile lorda di circa 2.500,00 Euro, gli Assessori e il Presidente del Consiglio circa 1.200,00 Euro e la Vice Sindaca circa 1.500,00 Euro (somme riportate per difetto, si omettono gli importi dei gettoni di presenza dei Consiglieri comunali perché del tutto insignificanti).

Sommando otteniamo: 2500 + ( 1200 x 5 ) + 1500 = 10000.

Ogni mese, quindi, la quota accantonata, pari al 30% di circa 10.000,00 Euro, dovrebbe essere pari a 3.000,00 Euro.

Considerando che questa amministrazione è in carica da 24 mesi, nel “fondo vincolato” dovrebbero esserci circa 72.000,00 Euro.

Soldi che, sempre in base ai proclami pre-elettorali, ai continui spot sui social e al programma elettorale di cui sopra, dovrebbero essere usati per far fronte ai disagi sociali ed economici delle persone in difficoltà.

Vien da pensare, per esempio, che con suddetta consistente somma si sarebbe potuto integrare l’appalto delle pulizie degli uffici comunali, facendo tornare a lavorare i dipendenti del Comune in locali igienicamente salubri e ridando “dignità” (altro termine molto in voga ultimamente, ma sempre in TV a quanto pare) ai 5 lavoratori della ditta delle pulizie che sono stati ridotti alla fame.

Vogliamo, infine, ricordare ai cittadini, per amore della verità, che l’Amministrazione di cui abbiamo fatto parte si prese l’impegno di rinunciare in toto alle indennità relative al primo anno di mandato. Tale promessa fu regolarmente mantenuta e tutti noi (Sindaco, Assessori, Presidente del Consiglio e Consiglieri) rinunciammo integralmente (“senza se e senza ma”) alle indennità in virtù dell’ “impegno/contratto” preso in campagna elettorale, facendo trattenere tutti gli importi lordi direttamente dalla Ragioneria del Comune e lasciandoli, così, alla gestione ordinaria degli Uffici, senza inventarci l’espediente di creare ad hoc una associazione amica ove versare le dette indennità per poi gestirle a piacimento.

L’ammontare complessivo della somma “restituita” dalla passata amministrazione fu pari a circa 100.000,00 Euro e che – precisiamo, sempre per amore della verità – anche alcuni dei Consiglieri della allora opposizione condivisero tale scelta.

Tornado ai rapidi conti elencati, in virtù dell’onestà e fedeltà dichiarata dalla maggioranza nel suo comunicato del 7 luglio u.s. e in nome della “fantomatica trasparenza” grillina, chiediamo all’Amministrazione:

  1. Quando è stato istituito il “fondo vincolato”?
  2. A quanto ammonta il saldo dello stesso?
  3. La pubblicazione dei movimenti avvenuti sul suddetto fondo
  4. A quanto ammonta attualmente la indennità – anche in riferimento alla decurtazione del 30% di impegno preso in campagna elettorale – erogata dall’Ente e di cui beneficiano mensilmente Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio.

Certi di una risposta, porgiamo cordiali saluti.

Pizzorno, Bianchini, Stronati.”

Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

Continua a leggere

Metropoli

Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Continua a leggere

Metropoli

Carpineto Romano, la invita per trascorrere la notte con lui poi tenta di ucciderla

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Colleferro coadiuvati dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, a conclusione di un’attività di indagine, hanno arrestato un 33enne, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.

A Carp9ineto Romano l’uomo nella serata di giovedì scorso aveva invitato nel suo appartamento una connazionale 31enne, senza fissa dimora, promettendole la somma di 100 euro per trascorrere la notte insieme.

Successivamente, l’uomo ricevendo dalla 31enne il rifiuto ad avere rapporti sessuali, prima l’aggrediva fisicamente poi la minacciava di morte ed infine tentava di scaraventarla dal balcone dell’abitazione con l’intenzione di farla precipitare dal secondo piano.

Il tempestivo intervento dei Carabinieri e quello di un vicino connazionale, consentiva di accedere all’interno dell’appartamento, previa forzatura della porta, e mettere in sicurezza la donna che, prontamente veniva trasportata dal personale del 118 presso l’Ospedale di Colleferro, ricevendo una prognosi di giorni 5 e successivamente accompagnata presso un Centro Antiviolenza della provincia di Roma.

Per questo motivo, il 33enne, d’intesa con la Procura della Repubblica, è stato arrestato e condotto nel carcere di Velletri.

Ieri mattina, il G.I.P. veliterno ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere, in attesa del processo.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti