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Anguillara Sabazia, scuola container tra pioggia e scarafaggi al costo di 800mila euro all’anno: la situazione si fa incandescente

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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – La questione della scuola improntata alla meno peggio in dei container dal modico costo di 800 mila euro all’anno che fino ad ora sono risultati come non idonei ad ospitare alunni e personale scolastico sta diventando sempre più seria e ingestibile.

Il consigliere comunale e capoguppo del partito Democratico Silvio Bianchini ha messo l’accento su un fatto inoppugnabile: l’appalto dei container. Un appalto per centinaia di migliaia di euro che deve essere rispettato

Il 4 ottobre i bambini della materna e primaria di via Duca degli Abruzzi hanno fatto lezione di pomeriggio, ospiti nella scuola d’infanzia e primaria a tempo pieno in via degli Oleandri perché le loro nuove classi prefabbricate dove la campanella è suonata in ritardo il 24 settembre scorso (sarebbe dovuta suonare il 23) si sono allagate e hanno subito una vera e propria invasione di scarafaggi. Dopo i sopralluoghi della Asl dello scorso mercoledì, il sindaco Sabrina Anselmo ha dovuto emettere l’ordinanza di chiusura dei container a causa, principalmente, delle infiltrazioni d’acqua dal soffitto e dalle pareti delle aule e della presenza di scarafaggi nei prefabbricati.

Una decisione che arrivata dopo le proteste dei genitori , gli esposti al Nas e soprattutto a seguito dell’intervento della Dirigente scolastica Paola Napoli.

La situazione si fa incandescente

Il prossimo 8 ottobre 2019 alle ore 8.45, ad Anguillara Sabazia partirà una manifestazione da via Duca degli Abruzzi fino ad arrivare a piazza del comune. L’iniziativa parte dai genitori degli studenti ex via Verdi i quali richiedono la massima partecipazione e condivisione anche alla cittadinanza di Anguillara Sabazia. I genitori hanno tenuto a sottolineare che la manifestazione è pacifica e non ha a che fare nulla con la politica.
Inoltre, sempre i genitori dei ragazzi, hanno chiesto se possibile di indossare una maglietta bianca con scritto Davanti “205°Circolo Didattico.
Dietro” DIRITTO ALLA SCUOLA “: “Siamo una comunità – scrivono su Facebook – ed il problema è di TUTTI, vi ringraziamo anticipatamente”.

Intanto Silvio Bianchini scrive in una nota: “Vogliamo dire all’Anselmo – sottolinea – che gli appalti di lavori e forniture hanno delle polizze a garanzia su cui rivalersi qualora i lavori sono stati realizzati male o le forniture non hanno caratteristiche e certificazioni previste nel bando di gara. Invece di emettere le solite comunicazioni prive di fondamento (della parte lesa) ci risponda la Anselmo dell’appalto della scuola e gli 800.000 euro spesi per una struttura usata e fatiscente.

Vogliamo sapere dov’è la scuola della presentazione in pompa magna nella quale si lodavano le caratteristiche con foto e descrizioni da scuola Alto Atesina, con certificazione energetica e materiali ecosostenibili che ci avrebbero fatto risparmiare (su questo punto ci torneremo) sui consumi energetici e ambienti salubri.
Vogliamo sapere molte cose per questo abbiamo richiesto tutti gli atti relativi al bando di gara e fase lavori per renderci conto di come sono stati amministrati i soldi della collettività, di come è stato gestito l’appalto e com’e stato possibile collaudare e rilasciare l’agibilità (tutto in un giorno) di una struttura che dalle foto pubblicate, può sembrare tutto tranne che una scuola all’avanguardia.

Anni fa per un po di acqua in una scuola alcuni adepti presenti in maggioranza crearono una campagna diffamatoria nei confronti del Sindaco Pizzorno, cosa dovremmo fare noi oggi per 800.000 euro buttati in una struttura fatiscente e inagibile??

Su questo e altro non solo chiederemo conto ma ci dovranno spiegare anche della folle delibera di giunta per la nuova scuola da 5,1 milioni di euro senza copertura economica. Sulla questione, il Capo Area Economica ci dovrà dimostrare (e ne risponderà) dove ha intenzione di andare a raschiare il barile (vuoto), dopo che sta anticipando 1,5 milioni di lavori per il fotovoltaico delle scuole e relativo mutuo, 450.000 euro per asfaltare tre strade e 1,4milioni da sborsare per i container.

Stiamo parlando di un esposizione economica nel prossimo anno di 8,4 milioni di euro, con coperture ipotetiche prive di fondamento, per non parlare delle cause pendenti per altri 3milioni, il tutto condito da incapacità amministrativa e stupida supponenza!!!”

Castelli Romani

Asl Roma 6, all’ospedale dei Castelli operativo il nuovo reparto di terapia subintensiva

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Un servizio fondamentale per chi è colpito da ictus

Presentata l’Unità Trattamento Neurovascolare (UTN) dell’ospedale dei Castelli (ODC). Un reparto di terapia subintensiva dotata di 5 posti letto, strumentazione tecnologica e diagnostica di alto profilo e ad alta intensità di cura destinata ad accogliere pazienti affetti da lesioni cerebrovascolari acute, di natura ischemica o emorragica.

Il nuovo servizio si inserisce nella rete dell’Emergenza tempo-dipendente della Regione Lazio come unità di I livello che ha come riferimento la UTN di II livello del Policlinico Tor Vergata.

A sua volta l’Ospedale dei Castelli rappresenta la struttura di riferimento per l’ictus acuto per l’ospedale di Velletri.

Presenti il Commissario Straordinario Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli, il Direttore Sanitario Asl Roma 6 dott. Vincenzo Carlo La Regina, il Direttore Medico di Presidio (Odc) dott. Daniele Gentile, il Dr Fabrizio Sallustio Direttore UOSD Unità Trattamento Neurovascolare (UTN), Responsabile Unità Ictus-Ospedale dei Castelli, il Dr Carlo Capotondi direttore UOC Radiologia Diagnostica ed Interventistica, la Dr.ssa Carla Giancotti direttore UOC Anestesia e Rianimazione oltre ai
sindaci di diversi Comuni, istituzioni, autorità militari, civili e religiose. La presentazione ha visto anche la partecipazione di diversi sindaci del territorio e del sindaco di Lanuvio e deputato della Repubblica Andrea Volpi.

“Il nuovo reparto UTN – dichiarano il Commissario Straordinario Marchitelli insieme al Direttore Sanitario La Regina – rappresenta un servizio fondamentale dove ogni giorno si compiono gesti straordinari per salvare vite. La sua apertura è un tributo all’impegno verso il miglioramento della salute pubblica e alla dedizione del personale medico, che con professionalità, impegno e cuore si adopera per offrire cure di altissimo livello. Innovazione e dedizione alla cura delle persone sono tra i pilastri cardine che ci permettono di continuare a fare importanti passi insieme per la comunità”.

A inizio 2024, all’UTN e a tutto l’Ospedale dei Castelli è andato il premio di centro ictus “Diamond” conferito dal gruppo ISA (Italian Stroke Association)-Angels (società deputata all’implementazione dei percorsi diagnostico-terapeutici dell’ictus in Europa).

L’UTN rappresenta un reparto in cui operano, in un modello di multidisciplinarietà, diversi professionisti tra cui neurologi vascolari ossia con esperienza nella diagnosi e cura delle patologie cerebrovascolari, infermieri dedicati, fisioterapisti, logopedisti, dietisti.

“Uno degli obiettivi principali dell’UTN – dichiara il Dr Fabrizio Sallustio, Direttore UOSD Unità Trattamento Neurovascolare (UTN), Responsabile Unità Ictus-Ospedale dei Castelli – è ridurre i tempi di intervento in caso di emergenza neurovascolare. Grazie alla presenza di personale esperto e all’infrastruttura specializzata, i pazienti possono ricevere trattamenti cruciali in modo tempestivo senza doversi spostare a Roma con il rischio di gravi conseguenze e complicazioni a lungo termine. Inoltre, l’approccio multidisciplinare del reparto consente di valutare ogni caso in modo completo, individuando le migliori strategie terapeutiche per ciascun paziente”.

Tanto più lunga è l’occlusione arteriosa tanto più esteso è il danno cerebrale che ne deriva. Dal 2023 infatti, a seguito dell’evidenza di tempi di trasferimento ben oltre le 2 ore per i pazienti che, candidati alla trombectomia meccanica, venivano trasferiti a Tor Vergata per effettuare la procedura endovascolare, di comune accordo con la Radiologia Interventistica, coordinata dal Dr Carlo Capotondi e dal responsabile della team di radiologi interventisti dr Daniel Konda e il reparto di Terapia Intensiva, coordinata dalla dr.ssa Carla Giancotti e dal responsabile del reparto dr.ssa Simona Straffi, si è deciso di trattare questi pazienti direttamente presso l’Ospedale dei Castelli. Ad oggi tale scelta è stata premiata dai risultati in termini di esito clinico che attestano una percentuale di pazienti a medio-termine con indipendenza funzionale e autonomi (56%), nessuna disabilità (43.5%), disabilità moderata ma in grado di spostarsi autonomamente (18%), (disabilità grave 10%) (mortalità 12%).

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Diffamazione, Alessandra Costante (Fnsi): “Carcere per i giornalisti misura incivile”

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“Gli emendamenti presentati in commissione Giustizia dal senatore di FdI Gianni Berrino al ddl Diffamazione dimostrano che qualcuno non ha capito molto delle sentenze della Corte costituzionale in materia. Il carcere per i giornalisti è un provvedimento incivile e denota la paura di questo governo nei confronti della libertà di stampa. Questa è l’orbanizzazione del Paese”. Lo afferma Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi.

“Parlare di carcere in caso di quella che viene considerata ‘diffamazione grave’ – prosegue – significa voler mettere il silenziatore a molte inchieste giornalistiche. Appare, inoltre, del tutto pretestuosa e funzionale a un disegno liberticida la confusione tra fake news e diffamazione a mezzo stampa. Con queste norme faremo un altro salto indietro nelle classifiche internazionali sulla libertà di informazione. L’auspicio è che in Parlamento anche pezzi della maggioranza sappiano reagire di fronte a questo ennesimo sfregio all’articolo 21 della Costituzione”.

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Costume e Società

Vittorio De Sica: il Maestro del Neorealismo nel cinema italiano

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Nel panorama del cinema italiano, pochi nomi risplendono con la stessa intensità e importanza di Vittorio De Sica. Regista, attore e icona del Neorealismo, De Sica ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia del cinema, sia in patria che a livello internazionale. Il suo contributo al cinema italiano è stato non solo significativo, ma anche rivoluzionario, influenzando generazioni di cineasti e spettatori.

Nato nel 1901 a Sora, in provincia di Frosinone, De Sica ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo come attore teatrale, per poi approdare al cinema negli anni ’30. Tuttavia, è negli anni ’40 che ha raggiunto il suo apice artistico, diventando una delle figure centrali del movimento neorealista italiano. Con film come “Sciuscià” (1946), “Ladri di biciclette” (1948) e “Miracolo a Milano” (1951), De Sica ha portato sullo schermo storie di semplici persone comuni, mostrando la realtà quotidiana e le difficoltà della vita nell’Italia del dopoguerra.

La capacità di De Sica di cogliere l’essenza umana nei suoi film è stata evidente anche nei suoi ruoli da attore. La sua performance memorabile in “Ladri di biciclette”, dove interpreta un disoccupato che cerca disperatamente di recuperare la sua bicicletta rubata, è stata acclamata dalla critica e dal pubblico, confermando il suo talento poliedrico.

Ma è soprattutto il suo lavoro dietro la macchina da presa che ha reso De Sica una leggenda del cinema. I suoi film sono caratterizzati da una semplicità ed un’onestà straordinarie, con una fotografia in bianco e nero che cattura magistralmente l’atmosfera di povertà e speranza dell’Italia del dopoguerra. Inoltre, De Sica ha saputo dirigere i suoi attori in modo naturale e autentico, spesso scegliendo volti non professionisti per dare maggiore realismo alle sue storie.

Oltre ai suoi contributi al Neorealismo, De Sica ha dimostrato la sua versatilità come regista con film di diversi generi, tra cui commedie brillanti come “Matrimonio all’italiana” (1964), con Sophia Loren e Marcello Mastroianni, e drammi intensi come “Umberto D.” (1952), una toccante storia di un anziano pensionato che lotta per sopravvivere in una società che lo dimentica.

Il suo impatto sul cinema italiano e mondiale è stato riconosciuto con numerosi premi e riconoscimenti, tra cui quattro Oscar alla miglior sceneggiatura originale e un Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. Ma più importante di tutti i premi, il vero lascito di Vittorio De Sica è il suo straordinario corpus di opere cinematografiche, che continuano a ispirare e commuovere gli spettatori di tutto il mondo, dimostrando il potere senza tempo del cinema nel raccontare storie umane universali.

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